Celestina e la Luna al XL Festival nazionale del Teatro per Ragazzi

Spesso non basta un solo sognatore per fare arrivare i sogni a destinazione. Lo spettacolo “Celestina e la Luna”, drammaturgia Damiano Nirchio, regia Damiano Nirchio e Anna de Giorgio, con Maristella Tanzi, Anna de Giorgio, Nico Pisani, scene Bruno Soriato, costumi Maria Martinese, maschere Amalia Franco, registrazioni e missaggi audio Gianluigi Strafella, illustrazioni video Peppe Frisino, disegno luci Michelangelo Campanale, tecnico luci Walter Mirabile, coproduzione Crest | Teatri di Bari, in collaborazione con Progetto Senza Piume, è nella decina finalista della 40esima edizione del Festival nazionale del Teatro per  i Ragazzi di Padova, presentato da Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune patavino. Dal primo ottobre al 4 dicembre, tutti i sabati e le domeniche, al Piccolo Teatro Don Bosco sono in programmazione i dieci spettacoli selezionati dalla giuria del concorso. In particolare, “Celestina e la Luna” sarà sul palco di via Asolo sabato 8 (ore 16) e domenica 9 ottobre (ore 10.30 e ore 16). Ingresso con contributo di 6 euro a copertura delle attività istituzionali dell’Associazione. Info: 393.9812287 – 335.277788. Sito web teatroragazzi.com

Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è… la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi… da ragazze!
Celestina compie veramente il suo viaggio verso la città e l’Accademia delle Scienze? Incontra veramente quegli strani personaggi che ostacolano il suo cammino? Oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Di certo, le qualità, gli strumenti, le “armi” che la piccola protagonista deve affilare per vincere le difficoltà, sono reali e la costringono ad una evidente crisi e ad un necessario sviluppo che al risveglio-ritorno la troverà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità. Il sogno è uno strumento necessario alla crescita.

Il Festival nazionale del Teatro per i Ragazzi, ovvero il più antico festival italiano di settore. Nato nel 1981 da un’idea del suo fondatore, Luciano Castellani (autore e regista teatrale), che, assieme a Giovanni Calendoli (storico del Teatro italiano e fondatore della prima cattedra della Storia del Teatro delle università italiane), ha sentito l’esigenza di studiare, sperimentare e creare alternative per i giovani, offrendo proposte che stimolassero le giovanissime menti alla creatività, l’autonomia e il senso critico. Successivamente, l’Istituto di sperimentazione e diffusione del teatro per i ragazzi e i giovani, attraverso il suo Centro studi, ha voluto guardare il mondo del disagio, spesso utilizzando il teatro come mezzo di confronto, di condivisione e di crescita. Direttori artistici del festival sono stati personalità della cultura e dell’arte come Giovanni Calendoli, Ottavia Piccolo, Emanuele Luzzati, Nuccio Messina e Paolo Poli. Attualmente, è diretto da Renata Rebeschini. Il festival promuove diversi premi: premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati, assegnato dalla giuria tecnica allo spettacolo vincitore del festival; premio Rosa d’Oro, in ricordo di Rosetta Calendoli, assegnato allo spettacolo più votato dai giovani spettatori; premio Tesserine d’Oro, riservato ai ragazzi che fanno disegni relativi agli spettacoli; premio Piccoli Spettatori, destinato a nuovi testi teatrali per l’infanzia. 

Non è la prima partecipazione del Crest al festival patavino. Con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia” di Michelangelo Campanale, il collettivo tarantino è stato finalista alla 36esima edizione, vincendo e ottenendo il Premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati dalla giuria tecnica del concorso.

 
Damiano Nirchio
Attore, autore e regista, barese classe 1975, grande appassionato di mare, musica e letteratura. Ha radicato in Puglia il suo lavoro di teatrante (Diaghilev, Crest, La luna nel letto, Teatri di Bari). “Hom Run”, un omaggio a John Steinbeck e Ken Loach, è il suo ultimo lavoro, scritto e diretto a quattro mani con Anna de Giorgio: prima di confrontarsi con il palcoscenico (lo scorso novembre in forma di studio all’auditorium Vallisa di Bari), il testo è giunto in semifinale al Premio InediTO – Colline di Torino e si è classificato al secondo posto al Concorso Autori Italiani – Premio della rivista Sipario. Come drammaturgo e regista, firma gli spettacoli “Il Principino”, sottotitolato “breve cronaca familiare da un trivani vista ciminiere” e ispirato al “Piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, “Senza Piume” (premio Eolo Awards 2010 come migliore novità dell’anno), “Come Pollicino”, “Dalla parte del lupo” e “Ahia!” (premio Eolo Awards 2017 come migliore spettacolo dell’anno, migliore drammaturgia e miglior attore non protagonista) e “Don Chisciotte”. Nel 2011 fonda, insieme ad Anna de Giorgio, la compagnia Senza Piume, che vuole essere una bottega artigiana dove continuare a studiare e a interrogarsi sui significati più “grandi” partendo da coloro che sono più “piccoli”. Collabora da anni con il Crest, come attore nelle produzioni “L’arte di TaTÀ (2003, testo Cira Santoro e Silvia Traversi, regia e coreografie Silvia Traversi), “StorieGiganti” (2006, testo Michelangelo Campanale e Katia Scarimbolo, regia Michelangelo Campanale), “Cenepentola” (2011, testo Gaetano Colella e Francesco Ghiaccio, regia Gaetano Colella) e come regista nello spettacolo “Celestina e la Luna (2019, anche autore, coproduzione Teatri di Bari).
 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta – Bari) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 la cooperativa teatrale Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

crediti immagine: Enrico De Simone

 

 

 

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