Giovannin senza parole al XII Dinamico Festival

Leggerezza e poesia. Sotto il tendone. Sabato 10 (ore 17) e domenica 11 settembre (ore 18.15), al Parco del Popolo – tenda del Teatro nelle Foglie, in scena “Giovannin senza parole” di Catia Caramia, regia Andrea Bettaglio, con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi, produzione Crest, per Dinamico Festival 2022, un progetto di Dinamica Associazione di Promozione Sociale. Durata 55′. Biglietto: intero 12 euro; ridotto (fascia d’età 12-25 anni e over 70) 10 euro; bambini (fascia d’età 5-11 anni) 6 euro. Info: 379.2817031 (numero attivo da lunedì a venerdì ore 10-12 e 14-16, festivi ore 16-22) / dinamicofestival@gmail.com

Presentato in prima nazionale lo scorso 19 maggio al Teatro Radar di Monopoli (Bari) per il XXV Maggio all’infanzia, festival di teatro per le nuove generazioni, lo spettacolo mescola il lavoro d’attore al lavoro sul clown, alla manipolazione di oggetti e alla musica dal vivo, per accompagnare con leggerezza questa sorta di viaggio dal buio alla luce, restituendo ai personaggi e al loro sogno di libertà la dolcezza scanzonata del clown.

Esiste un paese, dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Questo è un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto, si sa, è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non sa.

«La storia che mettiamo in scena è un apologo buffo pensato per i ragazzi e per i ragazzi che siamo stati. Affrontiamo il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese. Perché, si sa, che gli errori sono solo un tentativo di fare quello che non si sa», dalle note di produzione.

Il Dinamico Festival nasce per portare la cultura del circo contemporaneo in Italia, e in particolare a Reggio Emilia. Il festival, nato nel 2010, si è evoluto nel tempo, diventando in pochi anni un evento molto sentito: organizzato nei parchi della città porta a Reggio Emilia artisti e compagnie da tutta Europa. Da sempre ha una filosofia ben precisa che lega l’offerta artistica a una proposta di momenti conviviali e di aggregazione, legati al mondo dell’enogastronomia locale, in particolare da coltivazione biodinamica.

Dal 7 al 12 settembre, il XII Dinamico Festival è organizzato dall’associazione Dinamica, che si ispira ai principi del rispetto della persona e dell’ambiente, dell’importanza della socialità e della condivisione dell’arte e della festa, ed opera in conformità ad essi.

 
Catia Caramia
Attrice e autrice. Laureata in teorie e pratiche dell’antropologia alla “Sapienza” Università di Roma, avvia la formazione teatrale nel 2000 con Robert Mc Neer, per proseguire dal 2010 con Cèsar Brie, col quale collabora in diversi progetti di creazione e formazione. Tra gli altri, studia con Tapa Sudana, Elena Bucci, Danio Manfredini, Leonardo Capuano, Alessandro Serra, Lucia Calamaro, Vivian Gladwell, Joan Estrader, Rita Pelusio; Gonzalo Alarcòn, Roberto Anglisani, Fabrizio Saccomanno. Approfondisce la ricerca vocale con Iva Formigoni, Matteo Belli, Germana Giannini, Lisa Paglin, Marianna Brilla e lavoro sulla danza con Atsushi Takenouchi e Julie Stanzak. Lavora con Pontedera Teatro, Teatri di Roma, Campo Teatrale, Progetto Mu, La luna nel letto, Crest. Con il collettivo tarantino è alla quarta collaborazione come attrice: “La storia di Hansel e Gretel” (2009, regia Michelangelo Campanale), “L’agnello” (2012, testo Francesco Ghiaccio, regia Gaetano Colella), “Biancaneve, la vera storia” (2017, testo e regia Michelangelo Campanale, spettacolo vincitore Eolo Award 2018) e “Giovannin senza parole” (2021, anche autrice, regia Andrea Bettaglio).
 
Andrea Bettaglio
Attore, regista, scenografo. Laureato in comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche all’Istituto Superiore di Comunicazione di Milano, comincia la formazione teatrale nel 2000 con Massimiliano Briarava Cossati, seguitando con Cèsar Brie. Dal 2004 ad oggi approfondisce il lavoro sull’attore con Emma Dante, Luca Ronconi, Tapa Sudana, Teatro delle Albe, Teatro Due Mondi, Teatro de los Andes, Centro Teatrale Umbro, Rita Pelusio. Nel 2002 studia l’utilizzo dei trampoli con Walter Di Munzio e nel 2016 il lavoro sul canto con Filomena De Leo. Impara a suonare diversi strumenti musicali (bombardino, trombone, tromba, chitarra, ukulele, armonica). Fa parte del collettivo circense Circo Paniko. Lavora con Teatro Elfo Puccini, Teatri di Roma, Campo Teatrale, La luna nel letto, Crest. Con il collettivo tarantino è alla prima collaborazione come attore: “Giovannin senza parole” (2021, anche regista, testo Catia Caramia).
 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta – Bari) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 la cooperativa teatrale Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

crediti immagine: Tea Primiterra

 

 

 

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