La storia di Hansel e Gretel a Culturara Estate 2022

Il giornaliero inganno dell’immagine. Per la terza edizione di Culturara Estate, sabato 2 luglio, alle ore 21.30, nella piazza davanti alla Casa della Cultura di Calderara di Reno (Bologna), in via Roma 29, in scena “La storia di Hansel e Gretel”, testo Katia Scarimbolo, scene luci e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Cinzia Greco, Giuseppe Marzio, Luigi Tagliente, costumi Cristina Bari, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnico di scena Vito Marra, produzione Crest, vincitore premio “L’uccellino azzurro” (edizioni 2009 e 2015). Durata 60′. Ingresso libero. 

Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino. Per i contadini della zona è “il bosco della strega”, per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa l’origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto “ombroso” come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia: il giornaliero inganno dell’immagine nasconde verità opposte o semplicemente più complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina.

In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d’abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella… dall’abbondanza.

Aperto il 28 maggio, Culturara Estate 2022, il cartellone culturale estivo di Calderara di Reno, chiuderà il 25 settembre dopo un’estate ricca di appuntamenti.  Per la terza edizione della rassegna culturale estiva sono in programma attività rivolte a tutti, famiglie e adulti, promosse da Culturara – il sistema che unisce la Casa della Cultura “Italo Calvino” gestita da Cronopios, il Teatro Spazio Reno e la Biblioteca Rinaldo Veronesi – in collaborazione con le Associazioni del territorio: spettacoli scelti tra le migliori produzioni teatrali italiane, concerti, cinema d’autore italiano e internazionale, spettacoli di danza, laboratori e una mostra. Culturara Estate fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena. Tutte le attività sono gratuite e ad ingresso libero.

 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 la cooperativa teatrale dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

crediti immagine: Marco Caselli Nirmal

 

 

 

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