Heroes, portare il Museo fuori, nella Città (vecchia)

Un vecchio e misterioso personaggio narra le gesta di un grande atleta del mondo antico, Icco di Taranto. Ma perché lo fa? Per il progetto “Heroes”, venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 giugno, alle ore 21 nel chiostro del MuDi – Museo Diocesano di Arte Sacra di Taranto, in vico I Seminario (Città vecchia), il Crest presenta “L’Atleta”, esito finale dei laboratori di drammaturgia dello spazio diretto da Paolo Baroni e Marco Guarrera, in collaborazione con Liceo artistico “Calò”, e di danza fusion e coreografia diretto da Vito Cassano, in collaborazione con Centro Studi Danza Koros e A.S.D. Studio Teatro Danza, e con gli attori Salvatore Marci e Antonella Ruggiero e i danzatori della Compagnia Eleina D, costumi Maria Pascale, regia Michelangelo Campanale. Ingresso 10 euro: prenotazione obbligatoria ai numeri 0994725780 – 3663473430.
“Heroes” è il progetto regionale triennale (2017/2019) ideato e realizzato dalla cooperativa teatrale Crest di Taranto in ATS con l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” di Ruvo di Puglia, nel cui ambito vengono maturando sinergie e condivisione di esperienze e di competenze tra gli operatori delle due diverse realtà professionali.
L’ATS condivide l’appartenenza a territori marginali nel contesto regionale e nazionale: Taranto vive sotto lo scacco perenne dell’ex Ilva (oggi ArcelorMittal); Ruvo di Puglia sconta una posizione periferica nell’area metropolitana di Bari e nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. A fronte di questo, entrambe le città custodiscono un patrimonio storico-archeologico di notevole rilievo, unico nel panorama italiano che, attraverso il MArTA di Taranto, il Museo Jatta di Ruvo di Puglia e i centri storici ricchi di attrattori storico-artistici, potrebbe rivivere, riconnettendosi alla contemporaneità, ritessendo quel filo tra il proprio passato e le nuove identità, che nel mare magnum della globalizzazione e del digitale sembra quasi scomparire. Intendiamo avviare una riflessione sui legami che connettono tra loro tanto epoche quanto individui, in un incessante passaggio del testimone da padri a figli, da maestri ad allievi, dal passato al futuro, affinché l’importante  patrimonio storico-archeologico diventi un capitale da far fruttare e non già un patrimonio inerte da custodire; una tradizione in cui riconoscersi e non un canone cui adeguarsi per sovrapporre strategie di brand e marketing; un valore da vivere e conquistare e non un feticcio da omaggiare. Intendiamo farlo soprattutto con il teatro, che, nel suo etimo “theaomai”, ricorda come il guardare degli antichi spettatori greci non fosse una visione passiva, ma uno strumento di riflessione e un momento attivo della vita della comunità civile. È questo tipo di sguardo che intendiamo recuperare attraverso il nostro progetto artistico: prossimità e distanza, tradizione e innovazione per rendere visibili non solo le discontinuità ma anche gli elementi di connessione fra l’eredità culturale del passato e la ricerca contemporanea.
La Tomba dell’Atleta troneggia nella sala VII del secondo piano del MArTA, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Il suo ritrovamento risale al 1959 ed è l’unico atleta del mondo greco di cui sia stata interamente recuperata la sepoltura, il suo scheletro rappresenta un cimelio dal valore inestimabile. La sua identità è un mistero, a tutti è noto semplicemente come “Atleta di Taranto”. Una sepoltura monumentale singola che lo indica come una vera leggenda dell’epoca per aver vinto quattro Giochi panatenaici in una delle specialità più difficili e poliedriche, il pentathlon: un uomo capace di competere con successo nelle arene di Atene e, perciò, onorato come un dio.
Sulle tracce del misterioso Atleta conosceremo Icco di Taranto, uno dei più famosi atleti del mondo antico, vincitore del pentathlon nella 77esima Olimpiade (472 a.C.) nonché medico e ginnasiarca greco, che visse a Taranto nel periodo di maggiore floridezza della città, divenendo rettore del famoso Ginnasio della polis. Famoso come esempio di vita sobria e sostenitore della temperanza fisica e psichica prima delle gare, Icco di Taranto, maestro dei più valenti ginnasti della sua epoca, dettava i comportamenti e i rituali dell’atleta guerriero.
Il percorso di produzione ha preso le mosse dallo sviluppo del progetto collettivo sul tema “portiamo il museo fuori, nella città” e, dalle suggestioni ispirate dalla Tomba dell’Atleta, sono stati avviati diversi processi di formazione intorno a linguaggi artistici diversi: artistico-scenografico, riservato agli studenti del Liceo artistico “Calò” e articolato sulla formazione e costruzione di una “macchina scenografica interattiva”, e teatrale-coreografico, destinato ad allievi delle scuole di danza e organizzato sulla ideazione e realizzazione di coreografie ispirate alle specialità del pentathlon.
Gli artisti e i maestri coinvolti hanno perseguito l’obiettivo di arrivare alla rappresentazione di un evento in cui tutti i linguaggi, alla pari, concorrano alla costruzione di un unico corpo organico, per approdare ad una messinscena site specific di grande impatto, capace di creare visionarietà rispetto ad un progetto di futuro della città a partire dalla bellezza e dalla identità.
È recente la candidatura avanzata dall’Amministrazione Comunale di Taranto affinché la città ospiti i Giochi del Mediterraneo del 2025. Si tratta di una manifestazione sportiva multidisciplinare di grandissima importanza organizzata sulla falsariga dei Giochi Olimpici, cui partecipano le nazioni che si affacciano sul mare Mediterraneo.
Lo spettacolo potrà favorire una relazione felice tra passato e futuro, costituendo una sorta di primo momento per dare corpo ad una candidatura che desidera promuovere e lavorare per una città diversa.

I percorsi di formazione de “L’Atleta” sono parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, Bari) in ATS, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.