I giocatori

Esistenze alla deriva. Per la stagione di prosa del Comune di Taranto, organizzata dal Tpp, martedì 16 (ore 21) e mercoledì 17 febbraio (ore 18) al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena  “I giocatori” di Pau Mirò, traduzione e regia Enrico Ianniello, con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, collaborazione artistica Simone Petrella, costumi Francesca Apostolico, direzione tecnica Lello Becchimanzi, produzione Teatri Uniti, in collaborazione con Otc e Institut Ramon Llull. Biglietto intero 20 euro, ridotto 15 euro. Info: 099.4707948.
Enrico Ianniello mette in scena il nuovo testo di Pau Mirò, trentanovenne autore di Barcellona, “Els Jugadors, Jucatùre”, ovvero “I giocatori”, premio Butaca 2012 come miglior testo in lingua catalana e premio Ubu 2013 come miglior novità straniera. L’atmosfera è pinteriana, in delicato equilibrio tra il riso e la tragedia. In un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. La stanza è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l’eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto: “rouge et noir”.
«Come per “Chiòve” ho ambientato la vicenda a Napoli, anche se questa volta si tratta di una collocazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi. Questa assenza di un luogo definito mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Pau Mirò: quattro uomini senza un’età dichiarata, senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Quattro uomini che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l’unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire», annota Enrico Ianniello, qui regista e interprete.

photo: I giocatori © Giuseppe Di Stefano