Il dono degli dei

Nel segno della leggerezza e dell’armonia, della bellezza e della mitologia. Per il progetto “Heroes”, il Crest incontra il partner più “naturale”, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, casa dei miti e degli eroi, custode delle tracce preziose da essi lasciati, testimonianze del nostro umano bisogno di coltivare miti ed eroi, oggi come ieri. E, al MArTA, che rappresenta oggi la prima, concreta e bella “prima pietra” della possibile Taranto futura, il Crest si accosta nel segno della leggerezza e dell’armonia, della bellezza e della mitologia, con la danza, per gli antichi greci “dono degli dei”, appunto il titolo della breve rassegna. Due serate di primavera inoltrata da godersi nel suggestivo chiostro del museo (ingresso da via Cavour 10) in compagnia della danza contemporanea: 30 maggio, “Trittico. Cantillazioni” di e con Amalia Franco, Anna Moscatelli e Renata Frana e sabato 15 giugno, “Trittico. Lasciare andare con grazia” di e con Amalia Franco. Sipario ore 18. A causa del numero limitato di posti, per accedere agli spettacoli (senza costi aggiuntivi rispetto al biglietto d’ingresso al Museo), è necessaria la prenotazione: 099.4538639 o prenotazioni@novaapulia.it
“Trittico. Cantillazioni” è un’opera in tre miniature che vive nella contaminazione di diversi codici espressivi, quali la danza, il teatro di figura, l’arte visiva e la musica classica indiana, attraversando il mito nella sua dimensione più ampia, nel punto in cui si confondono le storie e le culture. Al centro vi è l’immagine della vacca/toro che attraversa le storie mitiche di molte culture apparentemente distanti, rappresentando sempre un simbolo legato alla fertilità, alla creazione e agli dei. Di e con Amalia Franco, Anna Moscatelli, Renata Frana, coreografie Anna Moscatelli e Amalia Franco, musiche Renata Frana, marionette Amalia Franco, luci Anna Moscatelli, concept Amalia Franco, coproduzione Associazione Culturale Teatro Insonne con il sostegno di Regione Toscana – Sistema regionale dello spettacolo dal vivo | Consorzio Coreografi Danza d’Autore con il supporto di Teatro del Lavoro, Spazio 13 e Crest /Trac – Centro di Residenza Pugliese.
“Trittico. Lasciare andare con grazia” è un’opera per corpi danzanti e corpi inanimati ispirata alla Medusa. I testi tratti da Rainer Maria Rilke e le particolari marionette di Amalia Franco accompagnano la performance di danza della stessa Franco, dando corpo a tre vivide rappresentazioni di Medusa e agli effetti che la sua chioma serpentina produce: gli uomini si fanno pietra dinnanzi al suo sguardo. Di e con Amalia Franco, testi tratti dall’opera di Rainer Maria Rilke, marionette Amalia Franco, luci Anna Moscatelli, costumi Antonia Matichecchia, oggetto scenografico Emilio Porchetti, creazione sostenuta dal progetto di Residenza Artistica del MiBACT 2016/2017, con il supporto di La Terra Galleggiante, Settimo Cielo, Laboratori Permanenti, Officine Caos.

La rassegna “Il dono degli dei” è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 del Crest in ATS con l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” di Ruvo di Puglia (BA), in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.

[brevi biografie]

Amalia Franco (1985)
Artista indipendente. Fonda la sua ricerca principalmente sulle contaminazioni tra danza, marionette ibride e maschere espressive, che realizza lei stessa. È manipolatrice e danzatrice per la compagnia internazionale La barca dei matti, diretta da Natacha Belova, IfoperatorProduction. Come performer lavora per il Teatro del Lavoro.

Anna Moscatelli (1982)
Performer. Studia a Londra, dove consegue il BA (Hons) Dance Theatre Honour Degree al Trinity Laban Conservatoire of Music&Dance. Danza per Kirstie Simpson e e Joclecio Azevedo. In Italia lavora con Sosta Palmizi, I nuovi scalzi, La luna nel letto, Senza Piume, Teatri di Bari, Eleina D.

Renata Frana (1988)
Artista eclettica. Si dedica all’arte visiva e a quella musicale. Strumentista di musica classica indiana e afghana. Cofonda il duo KU, suona nel progetto Hartmann e accompagna alla dilruba il maestro Usta Daud Khan Sadozai. Frequenta regolarmente i seminari della scuola Labyrinth fondata dal celebre musicista Ross M. Daly a Creta.