Il Misantropo

Tutti contro uno. Per la stagione di prosa del Comune di Taranto, mercoledì 21 (ore 21) e giovedì 22 febbraio (ore 18), al TaTÀ di Taranto, in via Deledda al quartiere Tamburi, va in scena “Il Misantropo” di Molière, traduzione e adattamento Francesco Niccolini, regia Tonio De Nitto, con Ippolito Chiarello e Angela De Gaetano e con Sara Bevilacqua, Dario Cadei, Ilaria Carlucci, Franco Ferrante, Luca Pastore, Fabio Tinella, scene Porziana Catalano e Iole Cilento, costruzioni Damiano Pastoressa, costumi Lapi Lou, luci Davide Arsenio, musiche Paolo Coletta, assistente alla regia Daniele Guarini, produzione Factory Compagnia Transadriatica/Accademia Perduta-Romagna Teatri. Durata 105 minuti. Biglietto 20 euro, ridotto 15 euro. Info: 099.4725780 – 366.3473430.
Alceste è un uomo integro, di sicuro un po’ rigido: non vuole mentire e non vuole essere accomodante in cambio di favori e falsi complimenti dalla corte di nani e ballerine che lo circonda, e che vive di menzogne, spintarelle, amicizie di comodo, padrini lobby e partiti. Come se questa etica ferrea non gli creasse abbastanza problemi, soffre pure la disgrazia di essere perdutamente innamorato della donna più bella, corteggiata e capricciosa della città, Selimene la velenosa: giovane e bella, con un milione di uomini intorno che appena lei apre bocca, respira, sospira o prende un tè, le piombano intorno, per sfiorarla e corteggiarla. Bulimica di adoratori, Selimene non si accontenta dell’amore sincero di Alceste: vuole la devozione di tutti. E Alceste tutto ciò proprio non lo sopporta. Questo è il punto di partenza e di arrivo di un “innamorato atrabiliare”, come recita il sottotitolo: un nevrastenico, rissoso irascibile spirito libero che non vuole scendere a patti con nessuno.