TRAC, Teatro La Fuffa in residenza artistica al TaTÀ

Come Adamo ed Eva nell’eden del ventunesimo secolo. Ospite del Crest, polo di Taranto dei TRAC – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, dal 23 novembre al 2 dicembre all’auditorium TaTÀ, in via Deledda ai Tamburi, Teatro La Fuffa è in residenza per lavorare al progetto “Barbie e Ken – Riflessioni su una felicità imposta” (vincitore del bando per residenze artistiche dedicate al teatro per le “nuove generazioni”). Il gruppo di lavoro italo-svizzero annovera Filippo Capparella, Saskia Simonet e Letizia Buchini. La residenza si avvale della collaborazione di Giorgio Testa (tutor per la drammaturgia) e Michelangelo Campanale (tutor per il disegno luci).

Due attori in scena. Sono Ken e Barbie nello scaffale del Toys Center. Due bambolotti creati dall’uomo a sua «immagine e somiglianza» che si trovano costretti ad eseguire dei comportamenti stereotipati indotti dal loro “ruolo” in quanto “modelli” per bambini. I due fatalmente e involontariamente si ribelleranno a quello schema mettendo in dubbio il loro sapere surrogato e andando incontro a tutte le domande e le contraddizioni umane.

Ken e Barbie diventano qui due Vladimiro ed Estragone sospesi in una dimensione senza tempo. È a loro concessa una visione parziale e già predeterminata di quella che sarà la loro vita, concessa da un “potere” invisibile che li ha fagocitati. I due protagonisti sono mossi dall’assidua ricerca della felicità. Il meccanismo verrà sovvertito dai dubbi di Barbie, quando si chiederà se esiste qualcos’altro oltre alla felicità. La distruzione di Ken e Barbie sarà proporzionale ad un loro assomigliare all’essere umano.

L’apice della disgregazione sarà quando Ken e Barbie, quasi del tutto umani, borghesi, dopo una lite alla stregua del “peggior” Ibsen, romperanno il meccanismo di cui sono vittime in quanto modelli e si troveranno in un candido paradiso terrestre post-apocalittico a conversare statuariamente come fossero l’Adamo ed Eva nell’eden del ventunesimo secolo.

Teatro la Fuffa
Nel 2019 Filippo Capparella, autore, attore e regista italiano (Treviso, 1994) e Saskia Simonet, autrice, attrice e regista svizzera (Friburgo, 1993) creano un primo studio de “La principessa azzurra”. Il progetto vince la dodicesima edizione del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro (gradimento del pubblico e giuria artistica), concorso promosso dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine. Nel gennaio del 2020 i due diplomati dell’Accademia friulana fondano la Compagnia. In scena in Italia e Svizzera, nelle versioni italiana, francese e tedesca, lo spettacolo finito “La principessa azzurra” vince il Premio Mauro Rostagno 2020 e il premio Donne da palcoscenico 2021. Insieme all’attrice Letizia Buchini, Capparella e Simonet avviano il primo studio di “Barbie e Ken – riflessioni su una felicità imposta” nel gennaio 2021 in una residenza autogestita e autoprodotta allo studio “Armonia Dinamica” a Treviso, seguita nell’aprile 2021 da una residenza autogestita e autoprodotta nella sala comunale di Santa Maria la Longa (Udine) e nel giugno 2021 da residenza nel MP Teatro di La Ribalta a Novara, dove il progetto, che tratta temi quali gli stereotipi di genere, la sessualizzazione dei corpi e l’educazione infantile, si è potuto confrontare con un pubblico di giovani tra i 13 e i 21 anni.