Polysemi, In viaggio

La viaggiatrice inglese armata di amore, taccuino e di un curioso cappellino. Mercoledì 29 luglio, alle ore 20 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, il Crest presenta “In viaggio”, evento finale del workshop teatrale per adulti (over 25 anni) condotto da Sandra Novellino, Delia De Marco e Giuseppe Marzio, con la collaborazione di Leopoldo Calò (musiche), Peppe Frisino (scenografia) e Maria Martinese (costumi), nell’ambito del Progetto Interreg 2014-2020 Polysemi (Lead Partner: Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”), finalizzato alla creazione di un “Parco dei viaggi letterari in Grecia e Magna Grecia”. Ingresso gratuito, solo su prenotazione al numero 366.3473430.
Il viaggio da cui il laboratorio prende le mosse è quello intrapreso in Puglia nel 1884 da Janet Ross, scrittrice e giornalista britannica vissuta a cavallo fra l’Otto e il Novecento. La Ross restò parecchio colpita dalla bellezza e dalle tradizioni della regione, in particolare di Taranto, tanto da scriverci un libro con le sue relazioni di viaggio pubblicato a Londra nel 1889, successivamente tradotto in Italia col titolo “La terra di Manfredi”. Quasi a precorrere il grande Ernesto De Martino, la viaggiatrice inglese ci conduce per mano alla scoperta di una terra allora poco conosciuta e perciò oggetto di diffidenza da parte di chi ne temeva i pericoli (delinquenza e brigantaggio) là dove invece c’era solo da preoccuparsi della “cattiva qualità degli alberghi”.
A partire dal personaggio Janet Ross, dal carattere caparbio e appassionato e, per i suoi tempi, sicuramente precorritrice di un modello di donna indipendente, il gruppo ha lavorato intorno a due nodi tematici forti: il viaggio e le origini. Il viaggio, non soltanto come tragitto ma anche come esperienza di luoghi e di persone, quasi un percorso di formazione e di crescita che si dipana attraverso sempiterne emozioni: il dolore, l’amore, la nostalgia, il rimpianto, la speranza nel futuro. Le origini, intese come radici culturali, importanti, diremmo essenziali in quanto fondative dell’identità di ogni comunità, pur nella loro diversità. Ecco allora, a Taranto, i riti della settimana santa, il disagio femminile sublimato nella frenesia della taranta, il paesaggio e la storia indissolubilmente legati al mito.
La drammaturgia della comunicazione finale, ispirata dal diario di viaggio della Ross, è frutto dell’elaborazione personale dei partecipanti al workshop, giacché “è incredibile come il teatro possa riportare in vita storie così poco conosciute, ma pressoché straordinarie”. In scena, al loro debutto: Vito Abbondanza, Tiziana Alzetta, Antonia Balzano, Angela Blasi, Annalisa Cangiulli, Rosanna Di Ponzio, Fiore Flora, Cosima Locritani, Sonia Mariella, Cosimo Masiello, Tiziana Messe, Nunzia Mortato, Marisa Nisi, Maria Pancotto, Valentina Parabita, Maria Pastorelli, Anna Pierri, Rosaria Sangermano, Grazia Vacca.

Travelling
 
The English traveler armed with love, notebook and a curious hat. Wednesday 29 July, at 8 pm at TaTÀ in Taranto, in via Deledda ai Tamburi, the Crest presents “In viaggio”, the final event of the theater workshop for adults (over 25 years) conducted by Sandra Novellino, Delia De Marco and Giuseppe Marzio, with the collaboration of Leopoldo Calò (music), Peppe Frisino (scenography) and Maria Martinese (costumes), as part of the Interreg 2014-2020 Polysemi Project (Lead Partner: University of Bari “Aldo Moro”), aimed at creating of a “Park of literary travels in Greece and Magna Grecia”. Free admission, by reservation only at number 366.3473430.The journey from which the laboratory starts is the one undertaken in Puglia in 1884 by Janet Ross, a British writer and journalist who lived between the nineteenth and twentieth centuries. Ross was quite impressed by the beauty and traditions of the region, especially Taranto, so much so that she wrote us a book with her travel reports published in London in 1889, later translated into Italy with the title “The land of Manfredi”. As if to precede the great Ernesto De Martino, the English traveler leads us by the hand to discover a land then little known and therefore an object of distrust by those who feared its dangers (crime and banditry) where instead there was only worry about “bad hotel quality”.
Starting from the character Janet Ross, with a stubborn and passionate character and, for her time, surely a forerunner of an independent woman model, the group worked around two strong thematic knots: travel and origins. The journey, not only as a journey but also as an experience of places and people, almost a path of formation and growth that unfolds through simplifying emotions: pain, love, nostalgia, regret, hope in the future. The origins, understood as cultural, important roots, we would call essential as they are the foundations of the identity of each community, despite their diversity. Here then, in Taranto, the rites of Holy Week, the female unease sublimated in the frenzy of the taranta, the landscape and history inextricably linked to the myth.
The dramaturgy of the final communication, inspired by Ross’s travel diary, is the result of the personal elaboration of the participants in the workshop, since “it is incredible how theater can bring back to life stories so little known, but almost extraordinary”. On stage, at their debut: Vito Abbondanza, Tiziana Alzetta, Antonia Balzano, Angela Blasi, Annalisa Cangiulli, Rosanna Di Ponzio, Fiore Flora, Cosima Locritani, Sonia Mariella, Cosimo Masiello, Tiziana Messe, Nunzia Mortato, Marisa Nisi, Maria Pancotto, Valentina Parabita, Maria Pastorelli, Anna Pierri, Rosaria Sangermano, Grazia Vacca.

Janet Ross (1842-1927)
Janet Cornwall Duff Gordon, moglie del banchiere internazionale Henry Ross, fu abile giornalista e scrittrice, inviata del Times dal 1863 al 1867, anno in cui si stabilisce col marito in Toscana. Grande viaggiatrice intraprese il suo tour in Italia nella primavera del 1888 alla ricerca di iscrizioni tombali. Aveva ricevuto un’educazione classica, storico-artistica, e si era appassionata sia alle vicende storiche che all’arte medievale. Le tappe del viaggio coincisero con i centri nei quali era possibile richiamare alla mente momenti ed episodi relativi a Federico II e al figlio Manfredi della casa degli Hohenstaufen. Viaggiò in Puglia durante la Settimana Santa in compagnia del pittore Carlo Orsi e del senatore manduriano Giacomo Filippo Lacaita al quale dedicò “The land of Manfred, prince of Tarentum and king of Sicily. Rambles in remote parts of southern Italy, with special reference to their historical associations”, pubblicato a Londra da John Murray nel 1889, tradotto in italiano da Ida De Nicolò Capriati col titolo “La terra di Manfredi” per i tipi di Valdemaro Vecchi Editore nel 1899, ristampato a cura di Maria Teresa Ciccarese Capone col titolo “La Puglia nell’800 (La terra di Manfredi)” per i tipi di Lorenzo Capone Editore nel 1978. Il libro è formato da ventisette capitoli in cui si segue il lungo viaggio della lady anglo-fiorentina in diversi territori pugliesi: da Trani ad Andria, dal Gargano a Bari, da Taranto (in particolare, la scrittrice inglese soggiornò nella Masseria Leucaspide di Statte, residenza dell’amico mazziniano sir James Lacaita, come la Ross lo chiamava, conosciuto a Londra negli anni dell’esilio) ad Oria, da Manduria a Lecce, da Galatina ad Otranto per risalire, poi, verso Manfredonia, Foggia per concludere il viaggio a Benevento, città che ricorda la morte del figlio di Federico II.

crediti fotografici Delia De Marco