… venne l’autunno, e da novembre al Natale il passo è breve

Cronologicamente parlando, venne l’autunno. Ebbene sì, il Crest per la sua programmazione segue, meglio insegue, l’anno solare, non per capriccio ma per necessità. Infatti, la pure intensa attività di ospitalità all’Auditorium TaTÀ, declinata per target diversi, gode dell’importante sostegno che la Regione Puglia ci ha assicurato fin dal 2008 con l’avvio del progetto Teatri Abitati, consentendo di aprire uno spazio culturale nel quartiere Tamburi, primo ed allora unico spazio di proprietà pubblica. A volte tempi e regole dei contributi regionali annuali tardano ad arrivare ed eccoci a presentare ad autunno inoltrato le tante attività che ci vedranno impegnati negli ultimi mesi del 2022. Buona, anzi ottima, novità è il sostegno che giunge dal Comune di Taranto, con il quale grazie all’Assessore Marti siamo dal 2021 in convenzione. 

Notoriamente il Crest riserva particolare attenzione al pubblico dei piccoli e dei giovani, le cosiddette nuove generazioni; lo fa con la “Scena dei ragazzi”, la corposa rassegna destinata alle scuole dell’obbligo dal Comune e dal TPP e presentata pochi giorni fa alla stampa e con “favole&TAmburi”, la rassegna domenicale destinata alle famiglie, giunta alla quattordicesima edizione. Le pomeridiane della domenica colmarono un vuoto nella nostra città, diventando subito la rassegna più attesa e con tanto pubblico, finalmente mamme, nonne e papà avevano un’alternativa ai cartoni ed alle canzoni televisive. La qualità degli spettacoli, visti e scelti nell’ampio panorama nazionale, hanno conquistato generazioni di bimbe e bimbi oggi ventenni! A partire da domenica 6 novembre torna “favole&TAmburi” che fino al 2 aprile condurrà i piccoli a scoprire o riscoprire storie e personaggi, ma soprattutto li sorprenderà per la ricchezza di linguaggi – assolutamente al passo con i “bambini digitali” – messi in scena da compagnie storiche, come Teatro Gioco Vita, Giallo Mare Minimal Teatro, Cada Die Teatro, solo per citarne alcune. Ovviamente sono previste promozioni per le famiglie più numerose. Da sempre la nostra programmazione ci vede collaborare con le maggiori librerie della città, così che quest’anno per gli spettatori di “favole&TAmburi” saranno messi in palio sconti importanti per l’acquisto di libri.

Altro tassello di programmazione destinata alla fascia degli adolescenti, sicuramente la “più difficile” da coinvolgere e incantare, è “Scena futura”, ovvero la rassegna che da 12 anni proponiamo a studenti e docenti delle scuole superiori, nella convinzione che le pomeridiane della prosa, a cui sono state abituate diverse generazioni, non centrassero l’obiettivo di incuriosire e confrontarsi con l’immaginario giovanile. Gli anni ci hanno dato ragione, infatti il pubblico di “Scena futura” è cresciuto negli anni così come va crescendo l’interlocuzione con i docenti che colgono, nell’offerta di spettacoli pensati e costruiti per gli adolescenti, materiali e occasioni per affrontare e approfondire tematiche importanti (solo per esempio: parità di genere, lotta alla mafia, bullismo, …) sulle quali spesso cala il rischio di ricorrere a vecchi e desueti stereotipi. Nasce anche dall’ascolto di bisogni e curiosità espressi dai docenti la ricca offerta di “Scena futura 22/23” che offre ben nove titoli e nove diverse compagnie con spettacoli che hanno vinto premi (“Paloma, ballata controtempo” di Factory compagnia transadriatica, “Stocc ddò” di Meridiani Perduti Teatro, “Barbablù e Rossana” di Compagnia Mattioli) e che, soprattutto grazie a drammaturgie forti ed interpretazioni intense si faranno strada nel cuore e nei pensieri dei nostri adolescenti.  In fondo, la sfida che lanciamo loro è che scoprano quanto “dal vivo è un’altra cosa”, quanto il teatro possa divertire ed emozionare ben più che TikTok.

La nostra programmazione serale ha sempre ospitato il cosiddetto teatro contemporaneo – nuova drammaturgia, nuovi linguaggi e danza – ma negli ultimi anni, la presenza del benarrivato teatro comunale e il fiorire di cartelloni teatrali/musicali hanno determinato la scelta di rassegne che, lungi dall’essere onnicomprensive, elaborano nel loro complesso una riflessione tematica oppure la conoscenza di nuovi linguaggi performativi, nel desiderio di far diventare la visione di uno spettacolo un vero momento di incontro tra pubblico e artisti e tra pubblico e… pubblico. Insomma, il sabato sera all’Auditorium TaTÀ si va per trascorrere una serata interessante, tra amici e con un calice di vino.
In particolare la sezione autunnale di Periferie, diventa per il secondo anno “Periferie e non solo”, in collaborazione con VicoliCorti, perché gli spettacoli teatrali vengono accompagnati nella serata dalla visione di corti cinematografici che con altro linguaggio trattano gli argomenti o l’autore al centro dello spettacolo teatrale visto. Ecco, tale accostamento regala davvero occasioni di confronto tra e con il pubblico e tra e con gli artisti del teatro e del cinema, oltre che un approccio a linguaggi diversi. 

Quattro spettacoli dal 5 novembre al 17 dicembre per incontrare una riscrittura per musica e racconto dello scespiriano “Il mercante di Venezia”, per ridere con il romanzo di Yasmina Reza, “Il dio del massacro”,  che ha ispirato un film divenuto popolarissimo e del quale noi vedremo una messa in scena teatrale, e poi ancora godere di Shakespeare col suo poemetto “Venere e Adone” reinterpretato in chiave contemporanea da un giovane che si interroga sulla propria sessualità, per ultimo incontrare Ulisse, eroe imperfetto, eroe rock&blues dalla vita spericolata. Rimandiamo al programma specifico per i titoli dei corti proposti dall’associazione Il Serraglio – VicoliCorti.

Alla programmazione delle rassegne, il Crest intreccia radici e crescita con una incessante attività di animazione e formazione con il territorio; il territorio delle scuole di ogni ordine e grado, il territorio delle periferie, della povertà culturale, dei ragazzi e dei giovani a rischio, ma anche il territorio dei giovani attori in formazione, delle donne e degli uomini che scoprono il teatro per conoscere sé stessi e… altri. Prende il via in questi giorni “Lungomare Leogrande”, ossia cinque brevi laboratori espressivo-teatrali con i ragazzi di cinque diverse scuole medie in cinque quartieri di Taranto, per un approccio ai testi e alle inchieste dello scrittore Alessandro Leogrande, per conoscerne e approfondire il suo pensiero artistico e sociale, da promuovere nella terra in cui è nato. Dal più noto romanzo-inchiesta di Leogrande, la scrittrice Nadia Terranova ha tratto una sorta di antologia dal titolo rivelatore “La Frontiera raccontata ai ragazzi che sognano un mondo senza frontiere”. Ed è da quest’ultima raccolta che ciascun laboratorio darà avvio al percorso espressivo del gruppo di lavoro. Ogni scuola lavorerà su un racconto differente, con l’obiettivo di esplorare culture, paesi, personaggi, problemi e dolori diversi per comprendere e dare motivazione ai valori della inclusione, della libertà, della democrazia. Taranto ha dedicato al suo giovane scrittore prematuramente scomparso la passeggiata del Lungomare che in basso costeggia le rive dello Ionio, di qui il titolo del progetto che vedrà la sua conclusione sabato 26 novembre, giorno in cui ricorre il quinto anniversario della sua scomparsa. Infatti, nell’ambito delle celebrazioni promosse dal Comune di Taranto, gli elaborati delle scuole, le rispettive comunicazioni teatrali saranno messe in scena nella mattinata del 26 novembre al Teatro comunale Fusco, quale ulteriore occasione di conoscenza e di socializzazione.

Da novembre al… Natale il passo è breve. Si torna in periferia percorrendo strade e piazzette con il Bibliobus per interventi di promozione ed educazione alla lettura ad alta voce. Con “I racconti del Natale”, il Bibliobus/slitta di Babbo Natale coinvolgerà bambini e ragazzi, ma anche mamme e papà indaffarati nella ricerca dei regali natalizi invitandoli all’ascolto ed alla lettura di pagine scritte da autori straordinari.  Andando sempre per periferie, grazie alla collaborazione delle parrocchie si potrà assistere a “La bottega dei giocattoli”, lo spettacolo del Crest che dal 2013 racconta una delle più belle storie musicali del Natale ai bambini di tantissime città italiane. La nostra proposta per il Natale delle famiglie e dei bambini di Taranto destina loro un’altra chicca che emozionerà adulti – che avranno modo di rivivere ricordi della loro infanzia – e bambini – che scopriranno la magia dei burattini per la strada. La famiglia Ferraiolo, che da oltre un secolo diverte intere famiglie in giro per l’Italia con il suo Teatro dei burattini, tornerà a Taranto nell’ultima settimana di dicembre per presentare nelle strade del centro le loro commedie in cui il protagonista Pulcinella di volta in volta litiga, ride, scherza con Felice Sciosciammocca, con zia Teresa, con il Diavolo e tanti altri personaggi della tradizione napoletana.

Insomma, il Crest non si ferma mai ed all’Auditorium TaTÀ c’è sempre gente, come adesso in sala ci sono giovani attori per un seminario professionale sulla Commedia dell’Arte, prime fasi di lavoro per la nuova nostra produzione, e poi nelle prossime settimane arriveranno i piccoli con il laboratorio promosso da “Junior TaTÀ”, gli adolescenti del “Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze”, i giovani e gli adulti di “To Play”, perché l’Auditorium TaTÀ è un teatro abitato, davvero.

Clara Cottino
direttore artistico CREST

Conferenza stampa di presentazione della stagione 2022-23 del Crest nel foyer dell’Auditorium TaTÀ di Taranto. All’incontro, giovedì 20 ottobre, sono intervenuti Grazia Di Bari, consigliera della Regione Puglia con delega alla Cultura, e Fabiano Marti, assessore alla Cultura del Comune di Taranto, oltre a Clara Cottino, Giovanni Guarino e Sandra Novellino, consiglieri d’amministrazione della cooperativa teatrale Crest.

il reportage di Omega News su YouTube

crediti immagine: archivio Crest CoopTeatrale 

 

 

 

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