Sentire il corpo, laboratorio di teatro danza

Un (nuovo) alfabeto da condividere. Dal 28 al 30 aprile 2017, al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, il Crest propone “Sentire il corpo”, laboratorio di teatro danza a cura di Valentina Elia, nell’ambito della offerta formativa per la stagione 2016-17. Il percorso nasce dal desiderio di trasmettere una modalità per entrare in ascolto profondo col proprio corpo, riscoprirlo, per connettersi con il “sentire” e non con il “capire”. Risvegliare i sensi e la percezione per affinare la consapevolezza del corpo, di come può disegnare immagini nello spazio e diventare strumento per creare. Ricercare le modalità affinché il mondo interno si apra a quello esterno, per ricevere e dare stimoli e trasformarli in atto creativo e poetico. Il proposito non è di dimostrare un modo per danzare, bensì di condividere un nuovo alfabeto con cui ognuno può comporre le proprie frasi ed esprimersi attraverso movimenti autentici e organici. Entrare in uno stato intuitivo è la chiave che permette di prendersi un tempo per sperimentare, divertirsi, sbagliare, emozionarsi e, soprattutto, stupirsi. Rivolto a chiunque voglia mettersi in gioco e desideri dedicare un tempo più dilatato all’ascolto del corpo, per riscoprirne le capacità espressive, il laboratorio prevede l’utilizzo di diverse tecniche del teatro e della danza. È oltremodo raccomandato vestirsi comodi (e a strati) e munirsi di calzettoni per poter stare scalzi. Gli orari del laboratorio sono dalle 18 alle 22 venerdì 28 e dalle ore 10 alle 19.30 sabato 29 e domenica 30 aprile.  Il costo di iscrizione è di 60 euro (preiscrizione obbligatoria entro mercoledì 26 aprile 2017 all’indirizzo email formazione@teatrocrest.it).

Valentina Elia è nata a Ceglie Messapica (Brindisi). Scopre il teatro danza, e, innamorandosene, ne approfondisce la conoscenza. Dapprima si dedica maggiormente al teatro, diplomandosi alla Scuola Internazionale di Teatro Circo a Vapore di Roma. Qui si confronta con diversi stili teatrali (metodo Lecoq, elementi di acrobatica, giocoleria, teatro fisico). Collabora con il Centro culturale “La luna nel pozzo” di Ostuni (Brindisi), esperienza che le insegna a considerare il teatro anche come un efficace mezzo pedagogico. Frequenta il corso di teatro danza alla Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Successivamente, con diversi maestri (tra questi Kirstie Simson, Anne Julie Stanzak, Claude Coldy, Maria Consagra, Marigia Maggipinto, Giorgio Rossi) approfondisce la tecnica e, soprattutto, la ricerca di un linguaggio più personale. Assieme alla formazione sviluppa l’esigenza di creare. Nascono così incontri che danno vita a collaborazioni, spettacoli e performance, in teatro e per strada. “GIoACCHINO” è il primo spettacolo di teatro danza di cui è autrice e interprete. Lavora molto per il territorio cegliese: conduce laboratori teatrali e di movimento ludico, cura la poetica del movimento in seminari per adulti, collabora con varie realtà locali, come Armamaxa Residenza teatrale e Associazione culturale “Casarmonica”. Danza nello spettacolo “La bottega dei giocattoli, una produzione del Crest, cooperativa teatrale di Taranto con cui collabora da diversi anni.

photo © Yulia Longo