#comequandofuoripiove/1, online Vico Ospizio e Sposa sirena

Fuori… piove. Io resto a casa. E, attendendo l’arcobaleno, mi organizzo. Si chiama #comequandofuoripiove ed è il palinsesto virtuale del Crest, un modo per arrivare direttamente nelle case dei suoi spettatori e condividere alcune delle più importanti produzioni. Lo faremo sui nostri canali YouTube e Vimeo, con accesso dal sito teatrocrest.it (nel corpo centrale della homepage), dove, ogni settimana, in uscita il giovedì, saranno disponibili spettacoli in versione integrale e parziale. Una nuova iniziativa del Crest per stare vicino al suo pubblico durante l’emergenza coronavirus, in attesa di poter tornare all’Auditorium TaTÀ.

 
 
 
 
 
 
 
 

 Questi i titoli dei primi contenuti disponibili online dal 26 al 29 marzo.  

Vico Ospizio | Testo, regia e interpretazione Giovanni Guarino, musiche in scena Pino Magaldi (chitarra) e Angelo Losasso (percussioni), collaborazione all’allestimento Gaetano Colella, luci Vito Marra, foto di scena Raimondo Mussolino, produzione Crest (2009), in collaborazione con Istituto Ernesto De Martino. Un’indagine sulla storia presente che permette di cogliere “nel loro farsi” i cambiamenti in atto nella società. Il lavoro restituisce la storia degli anni ‘60/’90 a Taranto attraverso la vita di una famiglia radicata nella Città vecchia. Dallo spaccato familiare prendono visibilità le trasformazioni della città: il sicuro Arsenale militare, la crisi dei Cantieri navali, il miracolo Italsider, lo stravolgimento ambientale ed urbanistico, le lotte operaie, la crisi. Attraverso il ritmo incalzante della narrazione di Giovanni Guarino e il blues di Pino Magaldi e Angelo Losasso percorriamo anni di storia in un racconto vorticoso fra il divertente e il drammatico. Con un unico pensiero di fondo: che il recupero delle radici, di ciò che eravamo, è l’unico strumento per capire ciò che siamo e dove potremo andare. Durata 70′.

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Sposa sirena |Drammaturgia Katia Scarimbolo, scene luci e regia Michelangelo Campanale, con Valentina Franchino, Salvatore Marci, Lucia Zotti, costumi Maria Pascale, consulente alla drammaturgia Giovanni Guarino, assistente alla regia Catia Caramia, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo, foto di scena Marco Caselli Nirmal, produzione Crest (2012), in convenzione con Regione Puglia, vincitore premio “L’uccellino azzurro” (Molfetta, 2013) come migliore spettacolo e migliore attrice protagonista a Lucia Zotti. Filomena, la bella sposa di un marinaio spesso assente, si lascia sedurre da un giovane signore che poi l’abbandona. Il marito al ritorno pensa che la moglie meriti la morte, sicché la getta in mare, dove le sirene, affascinate dalla sua bellezza, la conducono nel loro palazzo, la chiamano Schiuma e le insegnano a cantare e ad incantare i marinai di passaggio che si buttano in mare a capofitto. Però Schiuma non riesce a scordare il marito, il quale una notte, compiendo l’usuale gesto dei marinai, si lancia tra le onde; le Sirene lo vogliono trasformare in corallo, ma Schiuma, innamorata ancora, ottiene una dilazione della sorte crudele e con uno stratagemma lo salva facendolo tornare solo a terra. L’uomo, pentito, non potendo più vivere senza di lei, affronta la classica prova magica di coraggio pur di riavere la sposa: ruba un fiore-talismano custodito dalle Sirene. L’impresa riesce e la sirena torna donna e sposa che aspetta il suo uomo forse perito o forse ancora marinaio giramondo. Durata 50′.

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I prossimi contenuti proposti saranno “Cane Nero” di Mauro Maggioni, dal romanzo “Uomini e no” di Elio Vittorini (giovedì 2 aprile), e “Fortunello” di Francesco Zigrino, tratto dalla fiaba “I tre capelli d’oro del diavolo” dei fratelli Grimm (domenica 5 aprile). Poi, ancora da calenderizzare, “Il deficiente” di Gaetano Colella e Gianfranco Berardi, spettacolo vincitore premio Scenario 2005 (domenica 5 aprile). Poi, ancora da calendarizzare, “Capatosta” di Gaetano Colella, spettacolo vincitore bando Storie di Lavoro 2015; “Biancaneve, la vera storia” di Michelangelo Campanale, vincitore premio Eolo Award 2018 e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati; “Come il brutto anatroccolo” di Sandra Novellino e Delia De Marco; “Ragazzi di via Pal – un racconto di periferia” di Gaetano Colella e Gabriele Duma; “L’Atleta”, esito finale dei laboratori di drammaturgia dello spazio diretto da Paolo Baroni e Marco Guarrera e di danza fusion e coreografia diretto da Vito Cassano, nell’ambito del progetto “Heroes”. E, se dovesse tardare l’arcobaleno, altri ancora.

 

Iniziativa Biglietto Sospeso | coop. C.R.E.S.T. iban IT13 J010 0515 8010 0000 0012 912

 
Il progetto | #comequandofuoripiove, palinsesto teatrale virtuale
 
In questo tempo difficile e sospeso, in attesa di poter nuovamente incontrare il pubblico all’Auditorium TaTÀ, il Crest, su iniziativa del suo ufficio stampa, ha reso disponibili online, pubblicandoli sulle piattaforme YouTube e Vimeo, oltre 30 video degli spettacoli più belli e significativi della sua storia, fino agli ultimi anni, annunciati quotidianamente sul sito e sui profili social. Ricordando che si tratta di filmati realizzati con mezzi essenziali, con lo scopo di conservare una traccia dell’effimera vita degli spettacoli teatrali (e finora destinati solo alla documentazione interna, a scopo di archivio e di studio), l’accesso alla piattaforma avviene dal sito teatrocrest.it  
 

 

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  Crest News | redazione web