Venere in pelliccia

venere-in-pelliccia-ph-fabio-lovino-1Una sexy dark comedy. Per il cartellone comunale di prosa, sabato 7 (ore 21) e domenica 8 gennaio (ore 18) al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena “Venere in pelliccia” di David Ives, traduzione di Masolino D’Amico, regia Valter Malosti, con Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, scene e disegno luci Nicolas Bovey, progetto sonoro Gup Alcaro, costumi Massimo Cantini Parrini, aiuto regia Elena Serra, elettricista Omar Scala, musiche di e trasformazioni da Richard Wagner, una produzione Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso, in collaborazione con Infinito srl e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano/Amat. Biglietto 20 euro, ridotto 15 euro. Info: 099.4725780 – 366.3473430.
Una sala prove. Dopo una lunga giornata di audizioni un regista non ha ancora trovato la protagonista dell’opera di Sacher Masoch, di cui ha curato l’adattamento. Verso sera, quando tutti sono già andati via, gli si presenta una ragazza rozza e sboccata che, insistentemente, gli chiede di poter fare un’audizione. È chiaro da subito che questa donna non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere la parte. La scombinata Vanda Jordan (omonima della controversa eroina del romanzo di Masoch) si trasformerà davanti agli occhi del regista nella protagonista del romanzo, Wanda Von Dunayev. Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un esilarante combattimento, un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco ambiguo fatto di seduzione, potere e sesso. Un duello teatrale in cui i confini tra realtà e finzione vanno lentamente sfumando, lasciando il regista e gli spettatori ostaggio di un finale enigmatico e misterioso. I costumi sono del premio David di Donatello 2016 Massimo Cantini Parrini, i suoni del premio Ubu 2014 Gup Alcaro.