Videocassette cercasi. Per l’elegia di Giulia Bean al Vhs

Cabe, plastica e nastro magnetico. Senza tempo. Per l’attività 2019 del Trac – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, dal 15 al 21 novembre in residenza al TaTÀ di Taranto, la coreografa e performer friulana Giulia Bean invita a esplorare assieme a lei, in un colloquio di ricerca, le key words del progetto “Cabe, a Vhs Elegy”: paternità, archivio, essere figli. Ognuno potrà sbirciare dentro le proprie Time Capsules (capsule del tempo), concetto introdotto da Andy Warhol. Ma il progetto performativo (vincitore del bando Trac 2019 per la sezione “Trampolino”) necessita di 300 videocassette usate, e poco importa cosa contengano (film, feste, viaggi, …). I nastri magnetici, o Vhs che dir si voglia, vanno recapitati agli uffici del Crest di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, entro giovedì 31 ottobre, previa telefonata al numero 389.9292215 per concordare il giorno e l’orario della consegna. 
Prossimo al debutto nazionale (il 26 gennaio 2020 al Teatro San Giorgio di Udine per la stagione di nuova scena contemporanea curata dal CSS Teatro stabile di innovazione del Fvg), “Cabe, a Vhs Elegy” è la conclusione di un percorso che parte da memorie personali, poi condivise, per indagare il rapporto padre-figlia e la propria identità. Attraverso movimento e parola la coreografa si interroga su ciò che rimane della vita di una persona negli oggetti che lascia: in questo caso, un padre che lascia a una figlia 349 videocassette. Di e con Giulia Bean, drammaturgia Chiara Braidotti, cura del movimento Vittoria Guarracino, con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese – Crest – TaTÀ di Taranto, con il sostegno di PimOff.

Giulia Bean
Coreografa e performer. Nata a Monfalcone (Gorizia), consegue con lode il diploma accademico di II livello in coreografia all’Accademia Nazionale di Danza (Roma), studiando con coreografi di fama nazionale ed internazionale quali Adriana Borriello, Richard Haisma, Michele Di Stefano, Lenka Vagnerova, Nelisiwe Xaba e Frey Faust. Nel 2017, assieme a Silvia Autorino, realizza per il 42mo Cantiere Internazionale D’Arte (Montepulciano) una versione di “Le sacre du Printemps” di Igor Stravinskij, con musiche eseguite dal vivo a quattro mani, in collaborazione con Accademia Nazionale di Danza. Nel 2018 segue come tirocinante la compagnia di Lenka Vagnerová (Praga) durante la nuova creazione dello spettacolo “Avant Tout” del regista Lionel Menard. Da sempre affascinata al mondo analogico e all’esplorazione dei corpi non accademicamente educati, affianca la pratica con non professionisti attraverso le tecniche dell’improvvisazione. Ha un rigore scientifico nel raccogliere movimenti ed emozioni, digerirli, annotarli e trasformarli in qualcosa di nuovo, attraverso il filtro e l’impollinazione incrociata con altre arti.

crediti fotografici Allegra Palù