Brucia brucia Carnevale, porta via tutto il male

Jè muerte ‘u tata uè

Carnevale, Carnevalizze / Ti sì mangiata ‘a sazizza
Te la sì mangiata strafucanne / T’è rimasta tott ’ncanna
Jè muerte ‘u tate uè / Jè muerte ‘u tate uè
Quest’ete l’ultima chiàngiuta / Quest’ete l’ultima mangiata
Quest’ete l’ultima sonata / Quest’ete l’ultima ballata

Tra canti, balli e suoni. Annunciato dai parenti stretti del caro estinto (la moglie, Maria ‘a tre ccule, la figlia, Jangelina ‘a sgangata, e il figlio, Peppe Fizz ‘nmmocca) e seguito da un corteo di alunni dell’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”, venerdì 17 febbraio, alle ore 11 nella Città vecchia di Taranto, prenderà le mosse il funerale di Carnevale. La sfilata allegorica, ormai un appuntamento classico nell’Isola, terminerà con il processo e la condanna a morte di Carnevale, capro espiatorio di tutti i mali della società e del vecchio anno che ci si lascia alle spalle.

Il codazzo festante partirà dall’istituto scolastico di vico Carducci, dove, dopo aver percorso via Duomo, via Cava, largo De Tullio, farà rientro per dare l’ultimo saluto a ‘u tata: “Brucia brucia Carnevale, porta via tutto il male“. A differenza del passato, per motivi ambientali, l’enorme pupazzo non verrà distrutto col fuoco, ma solo, si fa per dire, ridotto in mille pezzi, e più, dagli irrequieti astanti.

Coordinata dal Crest (Giovanni Guarino e gli operatori Elisabetta Cordaro, Nicoletta D’Ignazio, Jlenia Mancino e Andrea Romanazzi), l’attività è parte del progetto regionale “Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze” finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, a cui da anni aderisce, tra gli altri, l’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”, scuola secondaria di I grado diretta dalla dott.ssa prof.ssa Antonietta Iossa.

 

 
 
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