Il più furbo | matinée scolastica
Sgraziato, goffo, e molto, molto simpatico. Per il cartellone “La scena dei ragazzi“, rassegna per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado promossa dal Comune di Taranto, lunedì 3 e martedì 4 aprile, alle ore 10.30 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena in scena “Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo”, dall’opera di Mario Ramos, con Andrea Coppone, adattamento teatrale Enrica Carini e Fabrizio Montecchi, regia e scene Fabrizio Montecchi, sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos), musiche Paolo Codognola, coreografie Andrea Coppone, costumi Tania Fedeli, disegno luci Anna Adorno, foto di scena Mauro Del Papa, produzione Teatro Gioco Vita. Durata 50’.
Nel folto del bosco, un grande e cattivo lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Mentre si avvicina alla casa della nonna, pregusta già il pranzetto: sarà uno scherzo da ragazzi divorarsele entrambe… Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il lupo (che si crede davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa… rimanendo chiuso fuori!
Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al lupo (che ancora si crede il più furbo) non rimane che nascondersi nel bosco. Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro lupo fa imbarazzanti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, …) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo!
In scena un solo attore/danzatore. Grazie al repertorio di tecniche d’ombra proprie di Teatro Gioco Vita e alla danza ci conduce dentro un mondo sorprendente, dove la dimensione favolistica e quella realistica s’incontrano, producendo quell’effetto comico e grottesco proprio della storia raccontata. Le figure in ombra, essenziali ma cariche di espressività e humor, e il linguaggio, diretto e scanzonato, contribuiscono a rafforzare i temi che la storia, senza moralismi, ci propone.
Lo spettacolo è tratto dai libri illustrati di Mario Ramos “Le plus malin” (2011), “C’est moi le plus beau” (2006) e “C’est moi le plus fort” (2001), editi da L’école des loisirs (Parigi).
note bio
Teatro Gioco Vita. Nasce a Piacenza nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale, grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Diretta da Diego Maj, la compagnia incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici. I progetti creativi che vanno oltre il linguaggio delle ombre si inseriscono nell’idea di aprire a nuovi orizzonti produttivi nella scena per i ragazzi e i giovani come pure nella ricerca e nella danza.
Mario Ramos. Nasce a Bruxelles nel 1958, da madre belga e padre portoghese. «I primi racconti per immagini che mi hanno stupito sono i film di Charlot e gli album di Tintin». Studia comunicazione grafica e diventa illustratore lavorando soprattutto nel campo del disegno pubblicitario e della stampa. Influenzato dal lavoro di Tomi Ungerer e Saul Steinberg, nel 1983 comincia a illustrare libri per l’infanzia e dal 1992 si dedica interamente a quest’attività, scrivendo e illustrando trentatré album (tradotti in dodici lingue), di cui undici sono pubblicati in Italia da Babalibri. «Con carta e matita, tutto è possibile. È magico!». I suoi lupi, maiali, scimmie e altri personaggi fanno ridere e pensare grandi e piccoli in tutto il mondo. Muore nel 2012.
Info e prenotazioni al numero 099.4725780: Ufficio Scuola Crest, interni centralino 3 (Cinzia Sartini, responsabile) e 8 (Carla Molinari).
Il progetto “La scena dei ragazzi” è promosso dal Comune di Taranto e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest.
video [fonte consultata: canale Vimeo Teatro Gioco Vita]
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