Il «Pinocchio» di Burambò un burattino allo specchio
Mercoledì 4 settembre si chiude a Taranto la rassegna del Crest «In CORTILE al TaTÀ»
Nell’arena del TaTÀ di Taranto con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
Si chiude la rassegna estiva «In CORTILE al TaTÀ», otto spettacoli «tout public» programmati dal teatro Crest di Taranto nella ristrutturata arena nella sede della compagnia, in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi. L’appuntamento è per mercoledì 4 settembre (ore 19) con «Secondo Pinocchio», spettacolo scritto, diretto e interpretato da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli della celebrata compagnia dauna Burambò
Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle, il burattinaio lo libera ricordandogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata. Questo permetterà al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori.
Pinocchio decide, infatti, di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, usando come controfigura una marionetta di legno, che nascerà in una delle prime scene, quando il falegname Geppetto creerà il suo straordinario figliuolo, già dispettoso e pieno di vita. Per andare incontro al babbo, Pinocchio affronterà il mare in tempesta scampando alle fauci del pescecane, per poi approdare naufrago sull’isola delle api industriose, dove incontrerà il suo doppio, con il quale parlerà in segreto, come davanti ad uno specchio.
Presto, gli affanni di Geppetto diventeranno simili a quelli dei due animatori che si ritrovano a inseguire il monello di legno per fargli mille raccomandazioni, puntualmente trasgredite. Ma ci sono anche altri personaggi interpretati dai due animatori, il gatto e la volpe, il guidatore del carro e la fatina che prepara la medicina, creature con le quali, in questa particolare versione, si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale, utilizzando una serie di espedienti teatrali attraverso i quali le emozioni e i sentimenti della bella storia narrata da Collodi verranno attraversati col fine di farne affiorare non solo gli aspetti realistici, quelli maggiormente capaci di commuovere, ma anche i risvolti più paradossali, che di volta in volta susciteranno negli spettatori un’inevitabile ilarità. Ma per sapere come Pinocchio diventerà un bambino in carne ed ossa, bisogna vederlo questo spettacolo pieno di sorprese, dall’inizio alla fine.
«In CORTILE al TaTÀ» è parte del progetto «Un teatro sotto le ciminiere» avviato dal Crest nell’ambito delle azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo – P.A.C.T.
Biglietti 3 euro. Info e prenotazione al numero 333.2694897 (anche tramite WhatsApp).
addetto stampa
Francesco Mazzotta
328.6296956
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