La scena dei ragazzi 2024_25
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la stagione 2024_25 all’Auditorium TaTÀ
rassegna teatrale rivolta alle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado
16-17 dicembre 2024, ore 10.30
Drammatico Vegetale
SOGNI. ARLECCHINO E LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI
testo e regia Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni | con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni, Giuseppe Viroli | regia Pietro Fenati | scenografia e immagine virtuale Ezio Antonelli | pupazzi, oggetti Pietro Fenati, Sara Maioli, Elvira Mascanzoni | musiche originali Luciano Titi
Scegliendo come prima chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia (La bambina dei fiammiferi di Hans Christian Andersen), lo spettacolo ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dall’arte figurativa.
Accendendo i suoi fiammiferi, la bambina entrerà nel luogo fantastico del teatro, un mondo magico fatto di colori, musica e immagini suggestive. Incontrerà Arlecchino che con la sua gioia di vivere, accompagnerà la fanciulla in questo straordinario viaggio. Insieme attraverseranno le fiabe più famose: La Bella Addormentata, Hansel e Gretel, Biancaneve e i sette nani, Il piccolo principe, I tre porcellini, Cappuccetto Rosso e vivranno esperienze indimenticabili.
Intorno il mondo fantastico di Arcimboldo e Botero, Ernst, Magritte, Dalì, Mondrian, Burri, Mirò, Klee. Nei bagliori dei fiammiferi, come nell’arcobaleno di Arlecchino e degli artisti, c’è un messaggio di speranza. La poesia illumina il freddo della vita e della mente. La primavera scioglie la neve.
Nuove tecniche multimediali completano lo spettacolo di una scena virtuale, con proiezioni video, animazioni, disegno e grafica in tempo reale.
dai 6 agli 11 anni | teatro d’attore con videoproiezioni e figure
23-24 gennaio 2024, ore 10.30 | Spettacolo vincitore Festival Vimercate dei Ragazzi 2022
Teatro dell’argine
C’ERA UNA SVOLTA
di e con Caterina Bartoletti, Patrizia Proclivi, Ida Strizzi | con la voce di Lucia Gadolini | scenografie Cristina Bartoletti e Giovanni Dispenza | regia di Giovanni Dispenza
“C’era una volta, tanto tempo fa, in un lontano paese, una principessa. O forse era una bambola, forse una bambina, una ragazza. Insomma… c’era una volta qualcuno. Perché c’è sempre qualcuno. Se no, che storia sarebbe?!?”
Tre personaggi abitano la scena, tentano di comunicare: essere, esistere, accettarsi, essere accettati, vedersi, essere visti. Due i piani: lontano e vicino. Da lontano: una voce che narra, che spiega, che mette alla prova i personaggi, una voce adulta che interroga e, a volte, mette in difficoltà. Da vicino: i personaggi che in scena vibrano, dialogano, ballano, si incontrano; ognuno con un colore e con le proprie diversità. E in questo sovrapporsi di piani e diversi linguaggi quali danza, teatro, luci e colori, si mescolano insieme parola, gesto e scrittura creando un racconto che vorrebbe veicolare un semplice messaggio: perseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni allontanandosi da schemi precostituiti e magari (perché no?) provando a romperli! Ecco la vera sVolta!
“C’era una volta…C’era, sì, una volta. Però adesso basta! Ora… c’è una svolta. Perché questa volta …il finale lo decidi tu.”
dagli 8 ai 13 anni | danza, teatro, luci e colori, si mescolano insieme a parola, gesto e scrittura
27-28 gennaio 2025, ore 10.30
Crest
GIOVANNIN SENZA PAROLE
di Catia Caramia | regia e scene Andrea Bettaglio | con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi | costumi Maria Martinese | musiche originali Nicolò Toschi | disegno luci Michelangelo Campanale | cura del suono Roberto Cupertino | aiuto regia Catia Caramia | tecnico luci Vito Marra
Esiste un paese, dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Questo è un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto, si sa, è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non sa.
La storia che mettiamo in scena è un apologo buffo pensato per i ragazzi e per i ragazzi che siamo stati. Affrontiamo il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese. Perché, si sa, che gli errori sono solo un tentativo di fare quello che non si sa.
dai 6 agli 11 anni | teatro d’attore, teatro circo
3 – 4 febbraio 2025, ore 10.30
Teatro del Buratto
CRACRÀ PUNK
testo e regia Gigio Brunello | con Marco Lucci | burattini e scene Marco Lucci, Sig. Formicola | costumi Mauro Mesina, Kim Hyoung Hui | luci Pino Bernabei, Luigi Proietti
Caduto dal cielo per una svista della cicogna, un neonato si trova davanti alla porta di Ada, la signora Morte. Come resistere di fronte a tanta tenerezza? Così Ada si abbandona a un desiderio impossibile: diventare mamma.
I giorni passano fra giochi sulla neve, indovinelli, ninne nanne e Bebè diventa un ragazzo, appassionato di musica Punk.
Insieme alla cresta blu sorge in testa la domanda finora evitata: chi è suo padre? Ada non ha una risposta pronta e per tenerlo con sé inventa una storia impossibile.
Da quel momento per Bebè non rimane che partire in cerca dei genitori: attraverserà il mare, farà tornare il sorriso sulle labbra della regina e in mezzo a una burrasca incontrerà la cicogna Tiresia, l’unica in grado di rivelare la verità e indicargli la strada.
dai 5 ai 10 anni | teatro di figura
11 – 12 febbraio 2025, ore 10.30
Crest
ULTIMO ROUND
di Gaetano Colella e Andrea Simonetti | con Andrea Simonetti | costumi Maria Giovanna Stallo | disegno luci Vito Marra | tecnico luci Walter Mirabile/Vito Marra | regia Gaetano Colella
Johann Trollmann, pugile tedesco di origini zingare nato nel 1907, fu un atleta dalle potenzialità incredibili, paragonato spesso al famosissimo Muhammad Alì, anche per le movenze leggiadre e sinuose, molto più simili a quelle di un danzatore che allo stile di un pugile. Caratteristiche vincenti ma non apprezzate dall’ambiente nazista che nel 1933 gli tolse il titolo dei pesi medi e iniziò a contrastarne la carriera. Da quel momento Trollmann lottò contro la Federazione pugilistica tedesca e cercò sempre di irridere il sistema. Nel 1938 fu costretto alla sterilizzazione in quanto sinti, nel 1942 venne deportato in un campo di lavoro e sfruttato come “sparring partner“ negli incontri di pugilato organizzati dalle guardie naziste, divenendo vittima sacrificale, umiliato e deriso pur di mangiare, di resistere.
Nel ’44 Trollmann, ormai stremato e ridotto pelle e ossa, rialzò il capo e con un ultimo sforzo sconfisse il suo aguzzino, il Kapò Emil Cornelius. La vittoria gli costò la vita: Trollmann venne trovato morto in circostanze misteriose. Si parlò di morte accidentale. Ma nessuno ci credette e ci crede.
dai 12 anni | teatro d’attore, narrazione
17 – 18 febbraio 2025, ore 10.30
Fondazione Sipario Toscana/Artevox
BRICIOLE DI FELICITÀ
regia ArteVOX Teatro | consulenza artistica David Faraco (DK) | con Alessia Candido e Matteo Piovani | muppet Marco Lucci e Sig. Formicola | illustrazioni Rossana Maggi | video design e animazione Maria Elena Fusacchia | scene Marta Galli e Maria Elena Fusacchia | oggetti di scena Giorgia Goldoni | musiche originali Gipo Gurrado e Francesco Saverio Gliozzi
Non lontano da qui esiste un bosco di case sospese, dove irrompe all’improvviso il Venditore di Felicità.
Vende felicità in barattolo! Ma come, la felicità si vende? Gli abitanti del villaggio la comprano, ne hanno un gran bisogno!
Peccato però, i barattoli sono vuoti! Ma dov’è finita la felicità? Chi l’ha presa? dove si trova? Ai piedi delle case sospese, nel “buco”, vive Ohibò.
Ohibò è strano, non parla la loro lingua ed è diverso da loro… sembra felice.
Che abbia preso lui la loro felicità? Inizia così un’avventura che porterà gli abitanti del villaggio ad uscire dalle loro case, a relazionarsi tra loro, a parlarsi e infine a conoscersi davvero.
Quando scopriranno il segreto di Ohibò si accorgeranno di aver scoperto il segreto della felicità.
dai 3 agli 8 anni | teatro di figura e videoproiezioni
27 – 28 febbraio 2025, ore 10.30
Crest | I nuovi Scalzi
LE TRAGICOMICHE Vita da eroi
testo e regia Savino Maria Italiano | con Lidia Ferrari, Savino Maria Italiano, Giuseppe Marzio, Abril Milagros Gauna | scene e disegno luci Michelangelo Campanale | maschere Roberta Bianchini | costumi Lisa Serio | tecnici di scena Vito Marra/Roberto Cupertino
Quattro buffoni, eredi della tradizione teatrale fliacica, rivisitano l’epica di Achille e della guerra di Troia. Attraverso una lente comica e ironica, lo spettacolo rilegge i grandi miti classici, svelando le emozioni, le debolezze e le aspirazioni dei personaggi. Un viaggio nel tempo e nell’animo umano, dove l’antico si intreccia con il contemporaneo.
Lo spettacolo si ispira ad una forma di teatro molto antica che nasce e si sviluppa fra il V e III sec a.C. nella Magna Grecia, in particolare modo a Taranto: il teatro Fliacico a cui si intende ridare luce perché ha influenzato il modo di fare teatro dei latini e successivamente dei comici dell’arte italiani, i quali hanno dato vita al mestiere del teatro moderno.
Lo spettatore è condotto tramite la presenza narrante multipla dei fliaci a conoscere ogni personaggio coinvolto nel poema omerico, o meglio, appartenente al panorama entro cui si muovono le vicende narrate da Omero. Con la propria natura istrionica, i fliaci, ripercorrono i momenti salienti della vicenda, legandoli ad altri drammi e personaggi come “Ifigenia in Aulide”, per esempio.
dagli 11 anni | teatro d’attore
10 – 11 marzo 2025, ore 10.30
Giallomare Minimal Teatro
TRAME SU MISURA
di Renzo Boldrini | con Renzo Boldrini | immagini dal vivo Daria Palotti
Trame su misura è un progetto teatrale composto da differenti spettacoli incentrati su testi, editi e inediti, di Renzo Boldrini che riscrive in chiave contemporanea alcune famose fiabe. Utilizzando un originale stile scenico che “mixa” lettura ad alta voce, narrazione teatrale, disegno e composizione grafica dal vivo, videoproiezione ed animazione di figure e oggetti si raccontano due storie.
Il lupo e i sette capretti, ripensata in chiave ironica immaginando sette caprette, sorelle di particolare bellezza, fra le quali spicca Giulietta la capretta nera che grazie alla sua sfumatura di colore eviterà che il lupo Romeo divori le sette sorelle: lui rimane abbagliato da Giulietta, da tanta bellezza decidendo di mangiare solo la capretta nera…. ma con gli occhi!!! Una fiaba dove trionfa l’amore a dispetto delle differenze di colore, aspetto e provenienza. Ne I tre porcellini, il lupo, come se conoscesse già il copione della storia, inizia il suo attacco dalla casa di mattoni, passando senza incidenti dal camino, per distruggere poi la casa di legno e, dopo aver gustato i due primi fratelli, dirigersi verso la casa di paglia del più piccolo dei porcelli. Ma ecco il colpo di scena: il porcellino non ha paura e sfida il lupo a chi ha più fame. Chi mangia di più nel bosco fra il lupo o il maiale?
dai 3 agli 8 anni | teatro d’attore e immagini dal vivo multimediali
12 – 13 marzo 2025, ore 10.30 | Spettacolo vincitore Premio Eolo Awards 2022
Teatro delle Apparizioni
KAFKA E LA BAMBOLA VIAGGIATRICE
adattamento e drammaturgia Valerio Malorni e Fabrizio Pallara | regia Fabrizio Pallara | con Desy Gialuz e Valerio Malorni | scene e costumi Fabrizio Pallara e Luigina Tusini | immagini video Massimo Racozzi | ideazione e costruzione bambola Ilaria Comisso
Un pomeriggio, un parco di Berlino, nel 1923. Lo scrittore Franz Kafka, un uomo piuttosto timido e introverso, incontra una bambina disperata perché ha perso la sua bambola preferita. Da questo semplice incontro nasce un’idea geniale: si inventa “postino delle bambole” invece di dire alla bambina che la bambola è persa per sempre, Kafka decide di raccontare una storia fantastica. La bambola, spiega, è partita per un grande viaggio intorno al mondo!
Kafka e la bambola viaggiatrice è il racconto delle separazioni e dell’abbandono, di come si impara a stare dentro al cambiamento, e di quanto si possa raccogliere dagli incontri, anche i più inattesi. Dentro una scena essenziale e con l’aiuto di videoproiezioni, che animano e descrivono i luoghi, le fantasie e il viaggio straordinario della bambola, si sviluppa un dialogo profondo tra i due protagonisti, capace di dare un senso, un ordine alla realtà, e di trasformare il dramma della perdita in un’occasione di crescita.
dagli 8 ai 13 anni | teatro d’attore, teatro di figura, videoproiezioni
18 – 19 marzo 2025, ore 10.30
Terrammare Teatro
AI MARGINI DEL BOSCO
testo e regia Silvia Civilla | con Agostino Aresu, Chiara De Pascalis | musiche dal vivo Rocco Nigro | costumi Carla Alemanno | illustrazioni Daniela Cecere | scenografia Sabrina Balestra | luci Antonio Apollonio
tratto da “Hansel e Gretel” dei Fratelli Grimm
Olaip è un piccolo uccellino con un grande sogno: volare! Ma la paura lo tiene legato a terra, mentre il suo stormo si prepara per un lungo viaggio verso terre lontane.
Per fortuna, incontra il saggio Gufo Gù, un amico speciale che lo aiuterà a superare le sue paure e a scoprire il coraggio che è dentro di lui.
Insieme, Olaip e Gufo Gù entreranno nel magico mondo di Hansel e Gretel.
Seguendo le avventure di questi due fratellini coraggiosi, Olaip imparerà che con l’aiuto degli amici e un pizzico di ingegno, si può superare qualsiasi ostacolo.
dai 4 ai 10 anni | teatro d’attore, danza, commedia dell’arte, musica dal vivo
24 – 25 marzo 2025, ore 10.30 | Spettacolo vincitore premio Eolo Ewards 2023
La piccionaia
SBUM!, YES WE CAKE
di e con Marta e Diego Dalla Via | regia Marta Dalla Via | disegno luci e scene Roberto Di Fresco | costumi Elisabetta Granara
Uno vale uno. La festa è di tutti. Se c’è una torta ognuno deve avere la sua fetta. Se siamo troppi e la torta non basta? Basta fare una torta più grande. Ma come fare una torta più grande, se la torta è già grande come tutta la terra? E come fare fette più piccole se son già fette sottili come sottilette? Ci vorrebbe almeno qualcuno che sapesse quante fette affettare.
Non è semplice trovare soluzioni. Sempre che esistano semplici soluzioni. Servono esperti di Stato. Esperti di torte con esperienza di futuro. Se non esistono dove trovarli? Se non esistono bisogna inventarli. Se non esistono bisogna educarli.
dagli 11 anni | teatro d’attore
27 – 28 marzo 2025, ore 10.30 | Spettacolo vincitore Premio Eolo Ewards 2017
Senza Piume in coproduzione con Teatri di Bari
AHIA!
con Lucia Zotti/Monica Contini e Raffaele Scarimboli | drammaturgia e regia Damiano Nirchio | assistente regia e drammaturgia Anna de Giorgio | pupazzi Raffaele Scarimboli | luci e suoni Carlo Quartararo
Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mondo. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possibile? Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sapere.
Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immediatamente ottenibile, faticoso. Tutto questo per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità.
dai 7 agli 11 anni | teatro d’attore, teatro di figura, teatro delle ombre, videoproiezioni
2 – 3 aprile 2025, ore 10.30
Principio Attivo
LA FABBRICA DEL TEMPO
con Dario Cadei e Giuseppe Semeraro | regia , drammaturgia, disegno luci e scene Michelangelo Campanale | cura del movimento Vito Cassano | scenotecnica Michelangelo Volpe | costumi Maria Pascale | tecnico Vincenzo Dipierro
Che cosa pensano i bambini guardando andare e tornare gli adulti dal lavoro ogni giorno? Forse si chiedono che cosa facciano lì, perché ci vanno sempre di corsa, ma soprattutto: perché continuano ad andarci se spesso sembrano tristi? Essere grandi non significa essere liberi di scegliere? Ma nella vita, si ha tempo per scegliere?
L’incontro fra le due compagnie, Principio Attivo e La luna nel letto, entrambe attente all’utilizzo del linguaggio del corpo in scena, conduce lo spettatore in un immaginario libero da risposte certe a domande difficili, in cui due clown configgono tra loro come nella vita configgono la dimensione umana e quella materiale, il desiderio e il dovere, il tempo interno e quello esterno che procede inesorabile.
Il gruppo artistico si ispira al linguaggio utilizzato nel cinema muto di Flitz Lang, Buster Keaton e Charlie Chaplin per comunicare anche ai più piccoli un tema cosi complesso.
dagli 8 ai 14 anni | teatro fisico
29 – 30 aprile 2025, ore 10.30
La luna nel letto
JACK E IL FAGIOLO MAGICO
da un’idea di Maria Pascale | con Maria Pascale | voce registrata Lorenzo Gubello | testi, regia e scene Michelangelo Campanale | assistente alla regia Annarita De Michele | assistente alla scenotecnica e costumi Maria Pascale | registrazioni audio Michelangelo Volpe
Ve l’hanno mai detto che dei semplici fagioli possono essere magici? Così magici da farci arrivare in cielo?
Ve lo hanno mai detto che si può correre a più non posso sulle nuvole? Che non bisogna essere grandi e non c’è neppure bisogno del permesso?
E ve lo hanno mai detto che tra le nuvole si può trovare di tutto, anche un grande castello, e che nel castello…?
Cosa può accadere tra terra e cielo, si potrebbe raccontare per ore!
Una cosa è certa: quando sulla terra le cose si complicano, si può sperare nel cielo e, statene certi, tutto si trasforma in una grande avventura! Parola del piccolo Jack!
Ispirato ad una fiaba della tradizione orale inglese – la prima pubblicazione apparve nel libro The History of Jack and the Bean-Stalk, stampato da Benjamin Tabard nel 1807 – lo spettacolo racconta la storia di un bambino che pur essendo piccolo riesce a trovare il lieto fine alle sue disavventure, guidato dal suo istinto, dalla sua fiducia nella vita e dalla sua intelligenza.
Una storia emblematica che una attrice, anche burattinaia e macchinista come Maria Pascale, restituisce al pubblico dei piccolissimi e dei suoi accompagnatori attraverso il gioco della narrazione e della messa in moto di una macchina scenica di piccole dimensioni, raffinata, intrisa di dettagli, marchingegni, giocattoli, segni, sguardi e visioni pittoriche.
dai 3 agli 8 anni | teatro d’attore, di figura
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La scena dei ragazzi 2024_25
informazioni e prenotazioni:
ufficio scuola CREST | via Grazia Deledda snc, 74123 Taranto
+39 333.2694897 (interno 3) | fax 099 4725811
Cinzia Sartini (responsabile) | mail cinziasartini@teatrocrest.it | int. 3
Carla Molinari | mail carlamolinari@teatrocrest.it | int. 8
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Il progetto “La scena dei ragazzi” è promosso dal Comune di Taranto e dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con il Crest.
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