Ultimo round. Storia del pugile sinti Johann ‘Rukelie’ Trollmann
«“Rukelie” nella lingua sinti significa albero. Io mi sento davvero un albero. Un albero che si piega quando soffia il vento per non farsi abbattere». Per il cartellone Periferie, rassegna di teatro, sabato 27 gennaio, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Ultimo round. Storia del pugile sinti Johann ‘Rukelie’ Trollmann” di Gaetano Colella e Andrea Simonetti, regia Gaetano Colella, con Andrea Simonetti, costumi Mariagiovanna Stallo, disegno luci Vito Marra, tecnico luci Walter Mirabile / Vito Marra, foto di scena Walter Mirabile, produzione Crest, in collaborazione con Associazione Mente Acrobatica. Durata 50’. Biglietto intero 15 euro, ridotto 12 euro (under 25 e over 65): biglietti interi acquistabili anche online su vivaticket [qui]. A precedere (nel foyer, ingresso libero, ore 20) “Letture per la Giornata della Memoria”, reading di pagine dei copioni degli spettacoli scritti e diretti da Mauro Maggioni per il Crest “Cane Nero” (2000) e “Le rose di Franz” (2001), rispettivamente a cura di Pietro Minniti e Valerio Tambone. Info 366.3473430 attivo anche whatsapp.
Johann Trollmann, pugile tedesco di origini zingare nato nel 1907, fu un atleta dalle potenzialità incredibili, paragonato spesso al famosissimo Muhammad Alì, anche per le movenze leggiadre e sinuose, molto più simili a quelle di un danzatore che allo stile di un pugile. Caratteristiche vincenti ma non apprezzate dall’ambiente nazista che nel 1933 gli tolse il titolo dei pesi medi e iniziò a contrastarne la carriera. Da quel momento Trollmann lottò contro la Federazione pugilistica tedesca e cercò sempre di irridere il sistema.
Nel 1938 fu costretto alla sterilizzazione in quanto sinti, nel 1942 venne deportato in un campo di lavoro e sfruttato come sparring partner negli incontri di pugilato organizzati dalle guardie naziste, divenendo vittima sacrificale, umiliato e deriso pur di mangiare, di resistere. Nel 1944 Trollmann, ormai stremato e ridotto pelle e ossa, rialzò il capo e con un ultimo sforzo sconfisse il suo aguzzino, il Kapò Emil Cornelius. La vittoria gli costò la vita: Trollmann venne trovato morto in circostanze misteriose. Si parlò di morte accidentale. Ma nessuno ci credette e ci crede.
Nel 2003 la federazione pugilistica tedesca ha deciso di riconsegnare la cintura, sottratta a Trollmann settant’anni prima, alla figlia Rita Vowe-Trollmann, nominando così ufficialmente Johann Trollmann detentore del titolo di campione tedesco dei pesi medio-massimi.
note bio
Gaetano Colella. Attore, autore e regista. Nato a Mola di Bari nel 1978, laureato al Dams dell’Università di Bologna. Si forma nella compagnia Le Belle Bandiere con Elena Bucci e Marco Sgrosso. Lavora a teatro con Valter Malosti, Claudio Morganti, Emma Dante, Maurizio Viani, Mimmo Borrelli. Partecipa a diverse fiction tv (Rai e Mediaset), cortometraggi e film. Scrive la sit-com radiofonica Cagnara nel colle (2007, con Gianfranco Berardi) per Rai Radio2 e il radiodramma Esodo (2014) per Rai Radio3. Vince il premio Solinas “Experimenta Serie” sostenuto da Rai Fiction per la serie tv Up&Down (2018, con Andrea Simonetti). È autore di Capatosta e altre storie (Edit@, 2016), libro che raccoglie tre opere per il teatro (Capatosta, Esodo e l’inedito Marevomito). Dal 2001 al 2007, è direttore artistico e presidente del Lindbergh Teatro, nel 2004 “incontra” il Crest: firma undici testi e nove regie, recita in nove spettacoli, vince il premio Scenario 2005 per Il deficiente e il bando Storie di Lavoro 2015 per Capatosta. Anche co-direttore artistico del collettivo tarantino (2010-17), cura le quattro edizioni di “stArt up teatro” (2012-15), vetrina nazionale di scena contemporanea.
Andrea Simonetti. Attore, autore e regista. Nato a Taranto nel 1981, diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Lavora a teatro con Luca Ronconi, Massimo Castri, Mauro Avogadro, Maurizio Scaparro, Carmelo Rifici e Daniele Salvo, al cinema con Giovanni Veronesi, Alessandro Di Robilant, Francesco Castellani, Paolo Sorrentino, Alessandra Cardone, oltre ad essere assistente alla regia di Sergio Rubini e Alessandro Valenti. Firma tre cortometraggi: Alle corde (2013), La fuitina (2016) e Dorothy non deve morire (2020). Per Up&Down (2018, scritto con Gaetano Colella) vince il premio Solinas “Experimenta Serie” in collaborazione con Rai Fiction: episodio pilota di una serie tv proposta in prima visione su Rai3 e online su RaiPlay. È alla terza partecipazione con il Crest, recitando negli spettacoli Capatosta (2014, vincitore bando Storie di Lavoro 2015), Un racconto di periferia (2015) e Ultimo round (2024, vincitore bando Life is Live 2023 promosso da Smart Italia e Fondazione Cariplo).
parliamone | dopo lo spettacolo, la Compagnia incontra il pubblico.
Il progetto Periferie – tredicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia e Provincia di Taranto.
[fonte consultata: canale Vimeo Crest CoopTeatrale]
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