Storie pietre persone, Falanto e le tracce di Magna Grecia per Kētos

Alla ricerca delle mura greche, riflettendo su quello che la città avrebbe potuto essere e non è stata. Martedì 9 novembre, alle ore 17 in piazza Castello nella Città vecchia di Taranto, il Crest propone “Falanto e le tracce di Magna Grecia”, primo percorso tematico di “Storie pietre persone”, storytelling territoriale a cura di Giovanni Guarino, a chiusura del progetto “Kētos-Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei”, promosso dall’Associazione Jonian Dolphin Coservation (soggetto capofila), con il sostegno di Fondazione Con il Sud.

Della durata di circa 2 ore e 30 minuti, la “passeggiata” è strutturata da un momento di storytelling sulle storie del quartiere. Un patrimonio di voci, memorie e sentimenti. Destinatari e interlocutori preferenziali sono le guide/operatori turistici della città di Taranto ma la partecipazione (max 25 persone) è libera, gratuita e aperta a tutti con prenotazione obbligatoria al numero 366.3473430.

Il percorso parte dalla lettura di una lettera dell’archeologo Luigi Viola indirizzata al Ministero dell’Istruzione Pubblica – Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, datata 9 novembre del 1883. La lettura sarà lo spunto per riflettere, nel mentre si cammina alla ricerca delle mura greche, su quello che la città di Taranto avrebbe potuto essere e non è stata, ma che può ancora essere in ragione del suo patrimonio storico, artistico e architettonico, in ragione della distruzione e/o preservazione dello stesso. Partenza da piazza Castello (tempio dorico), proseguendo per palazzo d’Aquino (torre ipogea delle mura greche), via di Mezzo, largo Blasi (tracce di mura greche scomparse), via Cava e il salto di quota in salita san Martino. La conclusione avrà luogo negli spazi di Kētos, in vico Vigilante, nel prezioso scrigno di storia passata di palazzo Amati.

Lo storytelling territoriale “Storie pietre persone” è realizzato del Crest nell’ambito del progetto “Kētos-Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei” promosso dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation nell’ambito del bando storico-artistico e culturale “Il bene torna comune”, promosso dalla Fondazione Con il Sud per valorizzare gli immobili inutilizzati o usati in modo parziale al Sud, in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività attraverso attività socio-culturali e sostenibili. Oltre alla cooperativa teatrale Crest, partner per lo svolgimento delle attività di in/formazione sono Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare, Associazione Marco Motolese e Associazione Terra, con il patrocinio del Comune di Taranto.

Giovanni Guarino
Attore e operatore culturale, socio e vicepresidente della cooperativa Crest, è il responsabile del settore progettazione e animazione del territorio, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando negli anni come narratore una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile.

crediti d’immagine: Alexander Corciulo