CREST coop teatrale
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CREST cooperativa teatrale
Nato a Taranto nel 1977, il Crest – acronimo di Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale -, prima con Gianni Solazzo, Mauro Maggioni e Gaetano Colella e poi con Clara Cottino, Giovanni Guarino e Sandra Novellino, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Inserito dal 1992 dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “… compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”, il Crest ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. L’obiettivo, da sempre, è stato anche quello di superare le barriere tra i pubblici: le sue produzioni sono presentate in programmazioni serali e rassegne per le scuole, in cartelloni di ricerca e stagioni di prosa, oltre che in festival di settore. Da segnalare che è stato finalista per il Premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si è aggiudicato tre edizioni del Premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Ha vinto l’Eolo Award 2018 e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Nel 2023 vince il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro “per il suo particolare impegno nel lavoro in un’area di criticità ambientale”.
Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 il Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’Auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi appunto, il più contiguo alle svettanti ciminiere ex Ilva (oggi Acciaierie d’Italia). Un auditorium che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza, la musica. Un auditorium sempre aperto, che alla produzione di spettacoli e all’ospitalità di altre compagnie teatrali, unisce proposte di formazione, incontri e laboratori per le scuole, percorsi di ricerca drammaturgica, attività, comunque, volte al dialogo e al confronto con il territorio, attraverso la promozione e la cura di eventi teatrali di particolare interesse (stagioni di prosa, festival, rassegne).
In associazione temporanea di scopo (ATS), il Crest e l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, BA) partecipano a “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.
Il Crest è socio Agis e Assitej Italia.
CREST
Union of Expressive Research and Theatre Experimentation
Crest sees light in Taranto in 1977 and, first with Gianni Solazzo, Mauro Maggioni and Gaetano Colella and then with Clara Cottino, Giovanni Guarino and Sandra Novellino, has been carrying out a coherent and innovative theatre route in a both socially and culturally adverse environment, telling about complicated lives, stubborn dreams, encounters between different cultures and conditions, trying to combine the languages of tradition with those of contemporary theatre research. Since 1992 Crest has been inserted by the Cabinet of Ministries in the list “of the troupes carrying out a high and qualified level of activity in the field of theatre for childhood and youth”. Mention needs to be made that Crest has been finalist for the ETI-Stregagatto Award with its plays “La neve era bianca” (The snow was white) in 1999, “La mattanza” (Tuna fishing) in 2000, “Cane nero” (Black dog) in 2001 and produced the play which was the winner of the 2005 Scenario Award, “Il deficiente” (The moron).
Crest distributes its plays on the national territory and carries out training projects on a regional level. Privileged interlocutors are the children and the youth, as well as teachers, with the aim of creating a point of strong cultural and professional reference. However, another aim is to overcome barriers among audiences. Crest productions have been represented in evening performances and school festivals, in research projects and in field festivals. Furthermore, it maintains a constant relationship with the adult audits of the territory through the promotion and organization of theatre events of particular interest (prose seasons, festivals, shows).
After a thirty-year activity as “homeless”, since 23 January 2009 Crest has been availing itself of 1000 square metres of “liveable theatre”, namely TaTÀ, in the most working-class neighbourhood of the town, “Tamburi”, the closest to Ilva’s soaring chimneys. Ours is a theatre whose purpose is to become a pole of attraction for Italian and foreign artists, and to become a mediation model between the theatre and other forms of communication/creation such as writing, painting, video, ballet, and music. A constantly open theatre which, together with the production of plays and the hospitality of other theatre troupes, combines training proposals, encounters and school laboratories, drama research routes, and activities which are anyway aimed at dialogue and confrontation.
Crest is member of Agis and Assitej Italia.