Nicola e Bartolomeo, due uomini soli in uno show dal finale scontato

Ellis Island come Lampedusa. Per il cartellone “Periferie e non solo”, sabato 18 dicembre, alle ore 21 all’auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Cabaret Sacco & Vanzetti”, testo Michele Santeramo, ideazione e regia Gianpiero Borgia, con Raffaele Braia e Valerio Tambone, musiche Papaceccio MMC e Roberta Carrieri, costumi Manuela Paladin Šabanovic, scene Vincenzo Mascoli, produzione Teatro dei Borgia, in coproduzione con Teatri di Bari e Dramma Italiano del TNC Ivan de Zajc di Fiume-Croazia, con il sostegno EticaArte e con il patrocinio di Amnesty International-Italia e Ministero degli Affari Esteri. A seguire proiezione del cortometraggio “Humam” di Carmelo Segreto (2020, 12′), prodotto da Carmelo Segreto, in coproduzione con Raya Visual Art e Lorenzo Adorni.

“Cabaret Sacco & Vanzetti” racconta la storia di Nicola e Bartolomeo, due anarchici italiani arrivati negli Stati Uniti negli anni ‘10 del secolo scorso e transitati da Ellis Island, l’isola al largo di New York che per gli emigranti di allora era come Lampedusa per gli immigrati di oggi. Sacco e Vanzetti vengono accusati di omicidio e condannati a morte dopo un processo farsa nel quale più che le prove, largamente infondate, pesarono le idee politiche e l’origine italiana dei due.

“Cabaret Sacco & Vanzetti” è il racconto, divenuto paradigmatico, di due umili, due ultimi, due migranti, due eroi moderni divenuti simbolo universale delle battaglie per i diritti di uguaglianza e giustizia. Condannati alla sedia elettrica per un delitto che non avevano commesso, vittime di un crimine giudiziario, Sacco e Vanzetti caddero anche a causa della “politica del terrore” contro i “rossi” che l’America del tempo praticava, con speciale ferocia quando si trattava di immigrati.

La storia di Sacco e Vanzetti, il loro rapporto, che muterà nei tanti anni insieme fino a divenire una grande amicizia, ha il ritmo di una ballad, una melodia continua sempre presente nello spettacolo: ogni giorno Nicola e Bartolomeo devono improvvisare la loro vita, mantenendo però salda la loro fede in una vita migliore, più libera, combattendo un mondo in cui regna  il pregiudizio.

Sottratta alle trappole della retorica e del melodramma, grazie al lavoro di Gianpiero Borgia sul testo di Michele Santeramo, la storia di Sacco e Vanzetti è così restituita alla dimensione della Storia attraverso le armi del teatro, il linguaggio del cabaret e il corpo di due attori infaticabili, Valerio Tambone e Raffaele Braia, che si offrono senza riserve. Le migrazioni, il pregiudizio razziale, l’intolleranza e la giustizia sono temi che attraversano la contemporaneità e scuotono la coscienza di tutti. Per questo il  Teatro dei Borgia rinnova il proprio impegno sul fronte dell’Arte Civile, raccontando la vicenda dei due migranti italiani, vittime e simbolo di ogni discriminazione e ingiustizia.

Biglietto serale 10 euro, ridotto 8 euro (under 25 e over 65). Prenotazioni obbligatoria al numero 366.3473430 (anche whatsapp) in orario d’ufficio. Nel rispetto della normativa vigente, per accedere all’area dell’evento è necessario il green pass rafforzato, non richiesto ai minori di 12 anni.

Il cartellone “Periferie e non solo” è realizzato dal Crest nell’ambito del progetto regionale “Custodiamo la cultura in Puglia 2021”, in collaborazione con Provincia di Taranto, Comune di Taranto e associazione Il Serraglio – Vicoli Corti.

 
Gianpiero Borgia
Regista, attore di teatro e codirettore, con Elena Cotugno, della compagnia Teatro dei Borgia. Si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1996. Studia con Mauro Bolognini, Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Elsa Wolliaston, Marco Bellocchio, Jurij Alschitz, Ferruccio Marotti, Piero Tosi. Poi inizia il suo percorso nella regia teatrale e consegue il Master Gitis della European Association for Theatre Culture, che lo porta da Roma a Mosca, a Stoccolma e a Berlino ad incontrare maestri come Anatolij Vasil’ev, Oleg Kudriasciov e Sasha Anurov. Per due anni assiste alla regia Jurij Alschitz, che lo abilita all’insegnamento e allo sviluppo della sua metodologia teatrale. Nel 2001 fonda la Compagnia delle Formiche. Firma le regie di numerosi spettacoli presentati in festival, teatri e università di diversi paesi europei. Nel 2013 si consolida la collaborazione artistica con Elena Cotugno e i due danno vita al Teatro dei Borgia. Dal 2001 svolge attività di acting coach e idea e dirige numerosi workshop e progetti culturali. Fonda, assieme a Christian Di Domenico, l’accademia d’arte drammatica ITACA, unico centro pugliese di formazione stabile per il teatro, di cui è direttore per undici anni, fino al 2012.
 
Teatro dei Borgia
È un ensemble che si avvale del lavoro di attori e attrici provenienti da diversi paesi europei e formatisi nel solco della tradizione teatrale russa. Progetta, produce e realizza spettacoli, percorsi di formazione, eventi ed esperienze di teatro. Ha sede a Corato, in provincia di Bari, e opera a livello internazionale. Ha prodotto spettacoli in Italia e all’estero, partecipando a prestigiosi festival nazionali e internazionali, come il Festival dei Due Modi di Spoleto, l’International Fringe Festival di Edimburgo, Festival Toscana delle Culture di Arcidosso e il Festival Methodica di Stoccolma. Negli ultimi anni ha prodotto spettacoli ispirati ai classici del teatro, ma con un’attitudine alla novità e al contemporaneo, nella ricerca di nuove forme drammaturgiche e registiche che coinvolgano pubblico giovane o interessato alla novità teatrale. Dalla “Medea” di Euripide è nato il progetto “Medea per strada”, di carattere sociale, che affronta l’attualissimo tema dello “straniero” e in particolare quello dello sfruttamento della prostituzione, la schiavitù e la tratta di esseri umani.
 

 
crediti immagine: Luca Del Pia
 

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a cura dell’ufficio stampa e comunicazione
responsabile tore scuro