Città nascosta, tour e due performance al MuDi

Lettere da Taranto. Nell’ambito del progetto “viagraziadeledda senzanumerocivico”, lunedì 22 giugno 2015, alle ore 20.30 al MuDi – Museo Diocesano di Taranto, in vico I Seminario, nel centro storico, va in scena il secondo e ultimo appuntamento di  “Città nascosta”, contenitore di percorsi tematici e performance a cura del Crest, d’intesa con Custodes Artis. In programma un tour museale, preceduto e seguito da due saggi conclusivi di altrettanti laboratori teatrali, “Il fantasma di Laclos” e “Terroni”. Ticket (visita museale) 3 euro. Info: 099.4707948.
Aprirà la performance “Il fantasma di Laclos”, esito finale del laboratorio teatrale condotto da Sandra Novellino e Delia De Marco. I vecchi pescatori tarantini evitano di passare davanti all’isola di San Paolo, in Mar Grande. Ritengono che porti male, che sia imputabile di tutti i naufragi nella zona e che la colpa di tutto sia da attribuire al fantasma di Laclos, che più di qualcuno giura di aver visto vagare inquieto sull’isolotto nelle notti di tempesta. Autore della celebre opera-scandalo “Le relazioni pericolose” (1782), Pierre Choderlos de Laclos, ufficiale napoleonico di stanza a Taranto, morì di dissenteria nel convento di San Francesco il 5 settembre 1803 e sepolto sull’isola di San Paolo, la più piccola delle Cheradi. Pubblicato nel 2006 da Edit@, il libro di Helene Claude Frances “Il fantasma di Laclos” rievoca la triste vicenda del generale di brigata attraverso le lettere (inedite) di personaggi, alcuni reali, altri rievocati dalla fantasia. In scena Francesca Arangio, Giulia Basile, Annamaria Casarano, Cristina Chirizzi, Antonio Malvaso, Marisa Nisi, Francesco Pagano, Gemma Rossi, Andrea Santoro, Lorenzo Scialpi, Francesco Scurini.
A seguire la visita al MuDi. La collezione permanente si sviluppa in sette sezioni tematiche articolate su tre livelli della prestigiosa struttura museale, l’antico seminario arcivescovile di Taranto. Tra le oltre trecento opere d’arte sacra, si potranno ammirare statue, suppellettili, arredi e paramenti liturgici, tele e manufatti di oreficeria meridionale.
Chiuderà la performance “Terroni”, esito finale del laboratorio teatrale condotto da Andrea Simonetti. Nel 1995 il tarantino Giancarlo De Cataldo, magistrato, drammaturgo e sceneggiatore, pubblica con la casa editrice Theoria, poi riproposto nel 2006 dalla Sartorio, il libro “Terroni”, in cui fra ricordi e realtà, si raccontano le vicende della Taranto degli anni ’90 popolata da tante tipologie di terroni: i migratori, gli stanziali, gli ostinati, gli indifferenti, gli innamorati e molti altri ancora. L’ambientazione del saggio è un luna park, posto attrattivo e, al contempo, pericoloso. Uno spazio dove ci si perde facilmente nei luoghi comuni dei personaggi del sud e dove magicamente ci si ritrova quando le immagini vengono riflesse in un labirinto di specchi. Un’area che racchiude quella meravigliosa giostra che è il sud, dal quale forse i suoi abitanti dovrebbero scendere, per ritrovare le coordinate e rimettersi in gara con un nord sempre più arrembante. In scena Angelica Campanella, Annamaria Casarano, Loredana Iurlaro, Marisa Nisi, Chiara Ritelli, Vincenzo Ruggieri, Gabriela Russano, Francesco Scurini.