Divino Incanto al Frontemare di pendio Lariccia

«La vita è troppo breve per bere del vino cattivo», mutuando il filosofo e drammaturgo tedesco Lessing. Sabato 1 agosto, alle ore 21.30, lo spettacolo del Crest, in collaborazione con Armamaxa teatro, “Divino Incanto“, scritto diretto e interpretato da Gaetano Colella ed Enrico Messina e con Leopoldo Calò alla chitarra, è ospite del Frontemare di Taranto (pendio Lariccia, nella vecchia isola). Ingresso libero. Info: 392.2903233.
Due celebri sommelier si preparano ad una presentazione dei prestigiosi vini Buonsangue di cui sono titolari. Proprio mentre si apprestano ad aprire la degustazione irrompe sulla scena l’illustre Antonio Buonsangue, padre dei due e celebre fondatore della cantina omonima, completamente ubriaco. Nell’imbarazzo generale scopriamo che il celebre viticoltore soffre ormai da anni di una rarissima malattia: si sveglia ubriaco tutti i giorni e non riesce a tornare sobrio se non beve almeno un litro di vino. Una sbronza all’incontrario. Pertanto i due figli cominciano da subito a ingozzarlo di vino, nella speranza che il loro padre torni sobrio e presentabile e la degustazione possa andare avanti. Ma la cosa non sarà per niente semplice… In un guazzabuglio di rime, canti e storie frizzanti i tre danno vita a un racconto che canta le lodi del nettare divino e che narra le straordinarie ascese e le altrettanto repentine cadute di una grande famiglia di viticoltori conosciuti in tutto il mondo. La famiglia Buonsangue.