Skiuma la sposa sirena, secondo episodio del podcast Historiando su Spreaker

«”Sposa mia, per salvarti bisogna cogliere il fiore di cristallo, il più bello”. “Ma, strappando il fiore, tutte le sirene moriranno ed io con loro, Michele”, disse terrorizzata la giovane sposa. “No, tu non morirai. Tornerai donna. La vecchia del bosco me l’ha promesso”». Domenica 2 maggio alle ore 11 sull’app Spreaker, Giovanni Guarino racconta “Skiuma, la sposa sirena”, tratto dall’antologia “Fiabe italiane” di Italo Calvino, secondo episodio del podcast “Historiando” a cura del Crest, registrato a Palazzo Amati, sede riconosciuta di Kētos, ovvero del Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, nella Città vecchia di Taranto.

La numero 132 dei duecento cunti popolari dell’antologia “Fiabe italiane” curata da Italo Calvino per la collana “I millenni“ di Einaudi nel 1956, “La sposa sirena” prende le mosse dai personaggi del racconto “La Monacella – La storia di Skiuma”, fiaba popolare di area tarantina della seconda metà del ‘700. Attraverso la magia del cunto, il racconto testimonia il desiderio di accostarsi all’elemento naturale su cui si adagia Taranto: il mare, per scandagliare un immaginario così saldamente e profondamente legato alle radici popolari. Il mare come ispiratore di sogni e progetti, luogo di lavoro e di piacere, di fatica e di ozio, ma per l’infelice coppia di innamorati del racconto prescelto, il mare è anche luogo di tristezza, dolore, nonché rifugio nel meraviglioso e casa del fantastico. Riferimenti naturali relativi alla fiaba sul territorio cittadino sono “la secca” delle Sirene, che si trova al centro della rada di Mar Grande, e il torrione del castello Aragonese, chiamato “della Monacella”, demolito assieme ai torrioni Sant’Angelo, Mater Dei e del Vasto, che estendevano l’antica fortificazione sino a Mar Piccolo, durante i lavori di scavo e costruzione del canale navigabile (1883).

Da ascoltare e scaricare gratuitamente senza registrazione, i contenuti sono disponibili online sulla piattaforma per desktop di Spreaker al’indirizzo https://www.spreaker.com/show/historiando-narrazioni-dalla-citta-vecchia e sull’app per smartphone e tablet di Spreaker (e Spotify) digitando nella barra di ricerca “Crest Coop Teatrale”. Già pubblicato l’episodio “… e venne Falanto”, i prossimi file audio “Per grazia ricevuta. L’alluvione del 1883” e “Mocha Dick, la vera storia di Moby Dick” saranno caricati, uno a settimana, la domenica alle ore 11.

Realizzato dal Crest, il format audio “Historiando” è parte del progetto “Kētos-Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei” promosso dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation nell’ambito del bando storico-artistico e culturale “Il bene torna comune”, promosso dalla Fondazione Con il Sud per valorizzare gli immobili inutilizzati o usati in modo parziale al Sud, in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività attraverso attività socio-culturali e sostenibili. Altri partner per lo svolgimento delle variegate attività del progetto sono Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare, Associazione Marco Motolese e Associazione Terra, con il patrocinio del Comune di Taranto.

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Giovanni Guarino
Attore e operatore culturale, socio e vicepresidente della cooperativa Crest, è il responsabile del settore progettazione e animazione del territorio, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando negli anni come narratore una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile.

crediti immagine: archivio CREST coop teatrale