Ossigenarsi a Taranto
Ossigenarsi. Perché la questione Taranto ha generato, nella sua drammaticità, una produzione artistica senza precedenti: videomaker, registi di cinema e teatro, attori, fotografi, danzatori, scrittori e cantanti hanno preso Taranto e l’hanno messa al centro della propria ricerca artistica. Giovani, a volte giovanissimi, artisti si sono calati nella realtà, l’hanno elaborata, trasformata o semplicemente raccontata. Ed è così che la città dei due mari, nella fase più critica della sua storia recente, ha generato un’energia creatrice di cui il Crest vuole dare testimonianza con questo progetto, in programma venerdì 21 e sabato 22 febbraio 2014 al TaTÀ, nell’ambito del suo laboratorio di cittadinanza attiva “Apriticielo”. Info: 099 4707948 – 366 3473430.
CORTI | venerdì 21 febbraio 2014_ore 21
biglietto serata 3 euro
● Alle corde di Andrea Simonetti (25′)
Cosimo ha 30 anni. Vive a Taranto assieme al padre Giuseppe, un ex pescatore di 70 anni, che, col vizio del gioco, si è indebitato fino al collo, perdendo anche il suo peschereccio. I due vivono in una vecchia casa al quartiere Tamburi. Cosimo è un pugile talentuoso che aspetta di fare il salto nei professionisti, i pesi medi della federazione nazionale italiana. Lavora all’Ilva per mantenere sé e il padre e, non di meno, per coprire mensilmente i debiti di Giuseppe. Il suo desiderio di riscatto è fortissimo. Vuole arrivare tra i professionisti, e riprendersi la sua vita. Ma vuole anche ricomprare il peschereccio al padre, per restituirgli la libertà e il mare. Vince due incontri molto importanti e davanti a lui si prospetta il match decisivo, quello del famoso “salto”…
● E se domani… di Iyas Jubeh e Gabriele Papa (22′)
Il falso casting e il timido Luca. E se domani nasce… come un’avventura dall’esito incerto tra frammenti di racconti, desideri e aspirazioni dei ragazzi di Taranto inconsapevoli protagonisti di un finto casting e Rinata, il piccolo e ostinato sogno di Luca. “Nulla è impossibile”, “e se domani potessi viaggiare, vorrei poter conoscere nuove culture, popolazioni” “se domani tutto il paese in cui vivo iniziasse ad appassionarsi al teatro e la musica…”. “Accocciare un sacco di soldi e andare in giro con la moto”. E Rinata? Luca, l’unico che non è riuscito a raccontare il proprio sogno, riuscirà a realizzarlo?
● Storie di Taranto di Paolo Pisanelli (20)
Un viaggio attraverso le tensioni e le passioni di una città immersa in una nuvola di smog. Le rabbie e i sogni dei suoi abitanti sono accompagnati dalla cronaca di una radio nomade e intermittente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti, odori irrespirabili e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio. Quella di Taranto è una storia che riguarda tutti: è lo specchio del degrado di un’Italia in crisi esistenziale che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione di un Mezzogiorno prevalentemente rurale, ora si trova incagliata nei conflitti aperti tra industria e ambiente, tra identità e alienazione, tra salute e lavoro.
TEATRO | sabato 22 febbraio 2014_ore 21
biglietto serata 15 euro
biglietto singolo spettacolo 10 euro
● L’eremita contemporaneo – Made in Ilva Instabili Vaganti (50′)
La composizione drammaturgica di Anna Dora Dorno trae ispirazione dal diario di un operaio dell’Ilva di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai, intervistati dalla compagnia che lavorano nella stessa fabbrica, l’acciaieria più grande d’Europa, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider.
● my personal tarànto Isabella Mongelli (50)’
In scena una donna/ragazza e un uomo/ragazzo, non hanno nomi, l’ambientazione è distopica, i colori intermedi, tanto fumo, sedie di plastica e cose che volano. Una terza persona ogni tanto entra e ruba qualcosa dalla scena. Taranto dal punto di vista di una persona anagraficamente appartenente alla città ma che se ne distanzia, la guarda da fuori, la vive come un turista o uno straniero con carta di identità a breve scadenza.
FOTOGRAFIA | sabato 15 – venerdì 28 febbraio 2014
ingresso libero
● 21PerCento di Francesca Amoruso e Fabio Duma
La percentuale di ossigeno contenuto nell’atmosfera è del 21%. Qui a Taranto sembra di meno. “Ma Taranto è bella, ha il mare, una storia secolare. Nessuno ha una città così bella. Sì, ma è invivibile, è inquinata, la gente muore”. Contraddizioni. Quello che è la nostra città, una contraddizione. Se questa è Taranto, allora anche quest’altra lo è. La mostra fotografica vuole essere un momento di riflessione su ciò che ci rende unici, in positivo e in negativo. Inoltre, non tralascia di raccontare l’esperienza di progettazione e di sviluppo della stessa, perché rappresentativa della realtà in cui ci siamo trovati ad operare.