La favola delle stagioni

domenica 2 febbraio 2014_ore 18

Tib Teatro (Belluno)

La favola delle stagioni
ovvero la storia di Persefone, il fiore di narciso e il chicco di melograno…

drammaturgia e regia Daniela Nicosia
con Susanna Cro e Labros Mangheras

Una madre e una figlia, appartenenti alla razza degli dei di Grecia. La mamma della nostra storia, Demetra, era la dea dei raccolti, dell’agricoltura, la figlia detta Core, bellissima, si chiamava Persefone. Zeus, il capo degli Dei, l’aveva promessa in sposa, all’insaputa della madre, al dio Ade, bruttissimo, e padrone degli Inferi, cioè dell’Aldilà, cioè del regno delle ombre, del regno dei morti insomma! Certo, l’avesse saputo, Demetra, la madre, non avrebbe mai permesso quelle nozze luttuose! Per questo motivo Ade, con la complicità di Zeus e di un bellissimo fiore di narciso, rapisce la ragazza e se la porta sottoterra. Una madre separata a forza dalla figlia, scatena un putiferio, non si dà pace, vero? Figuratevi una madre Dea! Un triplo putiferio, altro che pace, il finimondo! «Sono la Dea del raccolto, dell’agricoltura? Bene! Nessun seme, nessuna spiga mai più germoglierà, i campi saranno secchi per la siccità, tutto sepolto sottoterra per sempre resterà, nessun raccolto maturerà, nessun nutrimento per uomini e Dei più ci sarà! Di fame ognuno morirà! Unica via d’uscita che io possa rivedere mia figlia Persefone! Subitooo!» tuonò Demetra.
A Zeus non restò alternativa e nemmeno ad Ade, che si convinse a lasciar tornare sulla terra la bella Persefone, solo, però, dopo averle fatto gustare il chicco di melograno… Era furbo Ade, perché quel chicco gustato insieme era una specie di sortilegio, una promessa rubata, affinché lei tornasse periodicamente da lui. Da allora Persefone ogni anno, per due terzi dell’anno, torna sulla terra e la terra si riempie di fiori, di frutti, di nuovi semi che, dopo la semina, per l’altro terzo dell’anno, se ne stanno sottoterra, nel gelo dell’inverno, proprio come Persefone che, in quei mesi freddi, se ne torna laggiù dal marito, per riscaldarsi un po’ tra le sue braccia, nel gelo dell’inverno, in attesa di donarci, col suo ritorno in terra, ogni anno, una nuova primavera…

età consigliata: dai 3 agli 8 anni | tecnica: teatro d’attore | durata: 55 minuti

La favola delle stagioni