Tarzan ragazzo selvaggio | matinée scolastica

Nella lingua delle scimmie. Per il cartellone “La scena dei ragazzi“, rassegna per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado promossa dal Comune di Taranto, giovedì 30 marzo, alle ore 10.30 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Tarzan ragazzo selvaggio” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, liberamente ispirato a “Tarzan of the Apes” di Edgar Rice Burroughs, con Luigi D’Elia, regia di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, spazio scenico Deni Bianco e Luigi D’Elia, luci Paolo Mongelli, foto di scena Eliana Manca, coproduzione Teatri di Bari | INTI, con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro Empoli nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 Mibact-Regione Toscana, lo spettacolo sostiene Survival International. Durata 60’.

Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siano stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà, ma qui abbiamo il dono del teatro che fa esistere per un’ora nel rito antico e carnale del racconto, del corpo dell’attore e del respiro del pubblico la storia un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero all’altro come le scimmie. “Tarzan”, era lo strano verso che facevano le scimmie per chiamarlo o indicarlo. Che nella loro lingua, perché ogni animale ha una sua lingua e un suo canto, voleva dire “pelle bianca”. Questo spettacolo, nato durante la più importante crisi sanitaria e ambientale del nostro tempo, racconta la sua storia, nuda e cruda, senza nessuna concessione alle promesse degli adulti e del progresso. Con il più grande amore per il mistero intoccabile della crescita, dell’umano e della nostra Terra.

“Tarzan of the Apes” di Edgar Rice Burroughs, il primo romanzo dell’infinita saga di Tarzan, scritto poco prima dello scoppio della Grande Guerra, si mescola alla scrittura scolpita nel legno dei due autori, ma anche a “Il Ragazzo selvaggio” di Truffaut, “Cuore di Tenebra” di Conrad e la Londra povera e disperata descritta da Jack London nel suo “Popolo dell’Abisso”. Dopo oltre dieci anni di ricerca sul racconto della natura selvaggia e dopo il loro “Zanna Bianca” (premio Eolo 2019 come miglior spettacolo), D’Elia e Niccolini tornano davanti ad un pubblico di ragazzi, un po’ più disincantati anche loro, ancora più realisti e con la testarda convinzione che ragazzi e adulti possano trovarsi insieme a vivere storie vere e selvagge senza nessuno sconto, senza paracadute e buonismi, senza compromessi.

nota bio

INTI. È un progetto d’arte e di paesaggio di Luigi D’Elia e Simonetta Dellomonaco. Ed è anche la nuova compagnia che cura e distribuisce la ricerca sul racconto della natura condotta in questi anni da Luigi D’Elia e Francesco Niccolini. I due autori lavorano insieme dal 2009 quando senza contributi, senza un teatro e senza nemmeno volerlo, hanno fatto il loro primo spettacolo. Da lì hanno scoperto e continuato a nutrire un modo di fare teatro e libri per l’infanzia e i giovani che li lega nel loro rapporto verso l’arte e verso la terra e che li ha portati a produrre cinque narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano degli ultimi anni: “Storia d’amore e alberi”, “La Grande Foresta”, “Aspettando il vento”, “Il giardino delle Magie”, “Zanna Bianca”, sono il frutto di questa intesa silenziosa e serena.

Info e prenotazioni al numero 099.4725780: Ufficio Scuola Crest, interni centralino 3 (Cinzia Sartini, responsabile) e 8 (Carla Molinari).

Il progetto “La scena dei ragazzi” è promosso dal Comune di Taranto e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest.

 


 
video [fonte consultata: Canale YouTube Luigi D’Elia]
 
 

 
 
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