Tutti insieme con Rodari, racconti favole filastrocche in diretta facebook

«È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi». In occasione della Giornata mondiale del Libro per Bambini, venerdì 30 aprile, alle ore 17, dal bibliobus in sosta nei pressi della Biblioteca “Acclavio Kids” di Taranto, in via Pisa, il Crest presenta “Tutti insieme con Rodari”, letture dai libri “Il gatto viaggiatore ed altre storie. Antologia di racconti favole filastrocche”, “Fiabe lunghe un sorriso” e “Favole al telefono” di Gianni Rodari a cura di Giovanni Guarino. Un’attività di promozione della lettura rivolta ai bambini da 5 ai 12 anni. In diretta facebook sulle pagine Crest CoopTeatrale, Biblioteca Acclavio e Basequa.

“Tutti insieme con Rodari” vuole essere uno speciale dedicato al genio della fantasia, vincitore nel 1970 del premio Andersen, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia, che, con le sue storie rivolte ai bambini di tutto il mondo, ha rivoluzionato la letteratura per ragazzi, dando voce a luoghi e personaggi che neanche si pensava l’avessero la voce, facendo (ri)scoprire a diverse generazioni il piacere della lettura. La produzione editoriale di Gianni Rodari è vasta e di imprescindibile lettura: la proposta del Crest non vuole essere esaustiva, ma semplicemente dare un’idea di quanto il suo genio creativo ci ha lasciato.

A dieci anni dalla scomparsa, l’Unità e gli Editori Riuniti hanno reso omaggio a Rodari, dando alle stampe “Il gatto viaggiatore e altre storie: Antologia di racconti favole filastrocche”, a cura di Carmine De Luca (1990). Una scelta ampia e ragionata di suoi scritti: filastrocche, racconti, novelle, poesie, favole. Scrive Tullio De Mauro nella prefazione a questo volume: «Gianni Rodari ha un grande spazio nella vita più vera della nostra cultura. Se la parola cuore si può adoperare ancora per metafora, ha un grande spazio nei nostri cuori. E ha un grande spazio nella nostra mente, nelle memorie nostre e dei nostri bambini. E “nostro” qui vuol dire non soltanto di noi italiani, ma di noi che oggi viviamo in questo difficile pianeta». Dal bibliobus, Guarino proporrà Schiaccia un piede cipollone; Un treno speciale; Il pifferaio e le automobili; Mago Girò; Re Mida il brigante filone; La favola al rovescio; Una scuola grande come il mondo; Il pompiere; L’omino delle nuvole; La grande sfida; Prendere tutto alla lettera.

Personaggi straordinari che hanno “un naso per tutti i giorni e uno per la festa”, case che volano e portano a spasso fra le colline il loro proprietario. In “Fiabe lunghe un sorriso” (1987) una vivacissima geografia immaginaria che manda in vacanza isole e fa camminare montagne, storie “aperte” che ogni lettore potrà continuare e concludere: le primissime esperienze di Rodari ci parlano di uno scrittore maturo, capace di muoversi fra i temi che caratterizzeranno la sua produzione successiva e che ne determineranno il duraturo successo. Dal bibliobus, Guarino proporrà La macchina per fare i compiti; Il biglietto n.13; Lo scultore Riccardo; La cartella parlante; Le montagne camminano; La rivolta delle macchine; L’arabo e il cammello; Farò il pittore.

Chissà se il ragionier Bianchi, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, che ogni sera raccontava alla sua bambina favole straordinarie, oggi userebbe il cellulare o l’email… In ogni caso le “Favole al telefono” (1962) sembrano non conoscere il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti, gli eventi imprevisti e le dolcissime strade di cioccolato costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che Rodari sapeva coniugare con l’osservazione della realtà. Dal bibliobus, Guarino proporrà Il palazzo da rompere; Il paese senza punta; Alice Cascherina; Il topo dei fumetti; A giocare col bastone; Il semaforo blu; Tonino l’invisibile; La fuga di Pulcinella; Processo al nipote; Sbagliare le storie; Promosso più due.

Realizzate dal Crest, le attività di promozione della lettura sono parte del progetto “Dall’Io al Noi: un equilibrio tra la cura dello spazio e delle relazioni” (meglio conosciuto sui social come Basequa, acronimo di Biblioteca Attivismo Svago Ecologia QUArtiere) promosso dalla Biblioteca comunale “Pietro Acclavio” di Taranto, con il sostegno del MiBACT. Altri partner per lo svolgimento delle variegate attività del progetto sono CSV Taranto, Kyma Mobilità, Ciurma e gruppo Plasticaqquà, con Comune di Taranto (soggetto capofila).

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Gianni Rodari
Nasce a Omegna il 23 ottobre 1920. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni fa l’insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale, intraprende la carriera giornalistica, che lo porta a collaborare con giornali come L’Unità, il Pioniere, Paese Sera. A partire dagli anni Cinquanta comincia a pubblicare libri che rinnovano profondamente la letteratura per l’infanzia. Tra questi: “Le avventure di Cipollino” (1961), “Favole al telefono” (1962), “Gip nel televisore” (1964), “La freccia Azzurra” (1964), “Il libro degli errori” (1964), “La torta in cielo” (1966), “Novelle fatte a macchina” (1972), “C’era due volte il barone Lamberto” (1978). Di grande rilievo la sua “Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie” (1973). Nel 1970 vince il premio internazionale Hans Christian Andersen, divenendo il primo italiano tra gli scrittori a riceverlo e, a oggi, ancora l’unico. Muore a Roma il 14 aprile 1980.

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