Per grazia ricevuta a Palazzo Amati/Kētos

Una città tra fede e speranza. Lunedì 28 settembre, alle ore 18 nello slargo antistante Palazzo Amati di Taranto, in vicolo Vigilante (Città vecchia), va in scena “Per grazia ricevuta. L’alluvione del 1883 a Taranto”, narrazione teatrale di e con Giovanni Guarino, produzione Crest, per la rassegna Rota rota stave ‘na vote…, parte del progetto Kētos – Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei sostenuto da Fondazione Con il Sud. In via privilegiata agli abitanti dell’antica Isola, la partecipazione è gratuita ma i posti sono limitati (25) dalle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19.
Nella Taranto di fine ‘800, attanagliata dalla miseria, giunge a dare nuova speranza la notizia che il Governo italiano vuol dare il via alla costruzione di un canale navigabile e di un arsenale militare che, grazie alla dura lotta del senatore Cataldo Nitti, si decise di fare a Taranto. Una notizia questa che rinfrancò le speranze della popolazione, il lavoro sarebbe tornato anche se il prezzo da pagare era la distruzione di pezzi di storia della città. Ma la provvidenza così benevola fino a quel momento, decise di voltare le spalle. La narrazione teatrale racconta quei giorni attraverso le vicissitudini di una famiglia di pescatori.
A seguito dello sbarramento con una diga del fossato del Castello Aragonese per la costruzione del canale navigabile ed a causa di una fitta e copiosa pioggia, il 14 settembre 1883 Mar Piccolo arrivò ad inondare vicoli, stretti e case, provocando danni e morti. Anche nella “nostra” famiglia uno dei sei figli risultò disperso, ed alla disperazione si diede risposta con la fede, mettendo in campo tutte le risorse offerte dalla religiosità popolare: preghiere e litanie, pane benedetto e beneficenza, voti ed ex-voti invocando l’aiuto dell’Addolorata. Aiuto che non tardò ad arrivare…

Giovanni Guarino
Attore e operatore culturale, socio e vicepresidente della cooperativa Crest, è il responsabile del settore progettazione e animazione del territorio, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando negli anni come narratore una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile.
 

Kētos – Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei
 
Promosso dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation (soggetto capofila) nell’ambito del bando storico-artistico e culturale “Il bene torna comune”, il progetto è sostenuto dalla Fondazione Con il Sud per valorizzare gli immobili inutilizzati o usati in modo parziale al Sud, in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività attraverso attività socio-culturali e sostenibili. Partner per lo svolgimento delle attività: Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare, Associazione Marco Motolese, Associazione Terra, cooperativa teatrale Crest.