Il Sogno di Shakespeare. Al limite tra amore e fantasia

Il perdersi per ritrovarsi. Per il cartellone Periferie, rassegna di teatro, sabato 24 febbraio, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Il Sogno di Shakespeare”, regia Savino Maria Italiano, con Giorgio Consoli, Carolina Eusebietti, Thilina Feminò, Lidia Ferrari, Ivano Picciallo, Pietro Quadrino, Piergiorgio Maria Savarese,  maschere Aliano e Stefano Perocco da Meduna, foto di scena Alberto Catera, coproduzione Teatri di Bari / I Nuovi Scalzi. Durata 105′. Biglietto intero 15 euro, ridotto 12 euro (under 25 e over 65): biglietti interi acquistabili anche online su vivaticket [qui]. Info 366.3473430.

Un libero riadattamento del Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare, tra le opere più rappresentate del Bardo. Un gruppo di artigiani s’incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: La tragica commedia di Piramo e Tisbe.

Un impedimento amoroso, e un amore non corrisposto, costringe quattro innamorati a fuggire dalla città, e ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate. Il bosco, che allegoricamente rappresenta il viaggio della vita, il perdersi per ritrovarsi, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono giocare con i poveri innamorati. Come gli dèi con gli uomini o i pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruoli prima di donar loro il giusto amore. Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e reale, attore e personaggio, che metterà a nudo la compagnia al termine della rappresentazione.

La commedia scespiriana, nella sua costruzione drammaturgica perfetta, ripropone un meccanismo di struttura classico della Commedia dell’Arte fondato sugli equivoci degli innamorati. La componente fantastica è l’elemento che caratterizza quest’opera, mescolando teatro di maschera, farsa, prosa e musica. Una commedia dai toni gipsy-blues che mette al centro l’attore nel suo rapporto con il pubblico e con se stesso, in un crescendo di ritmo che porterà la compagnia a svelarsi per quella che è: un gruppo di attori che crede nei sogni.

note bio

Savino Maria Italiano. Regista, capocomico, attore, performer. Nato a Potenza nel 1985, laureato in filosofia. In ambito artistico approfondisce i linguaggi e le tecniche teatrali a Roma con i percorsi formativi di Thomas Otto Zinzi e successivamente il metodo di Anatolij Vasil’ev con Daniele Nuccetelli, Maurizio Lucà, Monica Samassa, Giovanni Guardiano, Svetlana Kevral. Nel 2006 incomincia il suo studio sulle tecniche della maschera di commedia dell’arte, dapprima come autodidatta e dal 2007 con il maestro Claudio De Maglio e prof. Ferruccio Marotti. La ricerca artistica e l’approfondimento del linguaggio non verbale continua attraverso lo studio del clown con Gonzalo Alarcon, del mimo con Michele Monetta, della danza contemporanea con danzatori e coreografi come Marigia Maggipinto, Diana Damiani, Pilobolus, Michele Abbondanza, Collettivo Explorer, Giorgio Rossi. Segue workshop con i maestri Carlo Boso e Leonardo Petrillo (commedia), Memo Dini (acrobatica), Bruno Lomele (armi sceniche). Cofondatore e direttore artistico della compagnia I Nuovi Scalzi, collabora come artista associato con l’Associazione Sosta Palmizi e per alcune progettualità con Teatro dei Borgia e Crest.
 
I Nuovi Scalzi. Fondata ufficialmente nel 2011 con sede a Barletta, la compagnia è riconducibile ad un’associazione culturale che nasce nel 2007 da un gruppo di giovani artisti provenienti da percorsi formativi differenti. Lavora intersecando l’espressività delle maschere, i linguaggi del nuovo circo-teatro e della giocoleria, la visual grafic art. In particolare, il gruppo si forma intorno ai due performer Savino Maria Italiano e Olga Mascolo, ai quali si aggiungono successivamente Ivano Picciallo e Piergiorgio Maria Savarese. Negli anni, la ricerca artistica della compagnia si perfeziona con maestri esperti di Commedia dell’Arte, fra tutti Claudio De Maglio, poi Carlo Boso, ed altri (Pierre Byland, Emma Dante, Michelangelo Campanale, Giorgio Rossi) con cui continua a specializzarsi. Numerose le partecipazioni ad eventi, workshop e festival teatrali, in Italia e all’estero, dove riceve menzioni e premi speciali dedicati alla peculiarità delle performance e alle prestazioni dei singoli attori.

parliamone | dopo lo spettacolo, la Compagnia incontra il pubblico. 

Il progetto Periferie – tredicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia e Provincia di Taranto.

 


 
[fonte consultata: canale YouTube I Nuovi Scalzi]

 

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  Crest News | redazione web