Barbablù e Rossana | matinée scolastica

Ispirato all’antica fiaba di Perrault, che poi così antica non è. Per il cartellone “Scena futura”, rassegna in matinée per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, mercoledì 8 marzo, alle ore 10.15 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Barbablù e Rossana” di e con Monica Mattioli, regia Monica Mattioli e Alice Bossi, consulenza Viviana Seveso, costumi Barbara Livecchi, scenografie Elena Colombo, disegno luci Beppe Sordi, foto di scena Andrea Pellegata, produzione Compagnia Teatrale Mattioli. Durata 50′. Repliche giovedì 9 e venerdì 10 marzo, allo stesso orario, per il cartellone “La scena dei ragazzi“, rassegna per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado promossa dal Comune di Taranto e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest.

Un’attrice-narratrice, mantenendo il sapore originale della fiaba, dà corpo e voce ai due protagonisti: Barbablù e Rossana, appunto, utilizzando alcuni oggetti simbolo. Le rose rosse segnano l’inizio di un amore. La chiave apre la stanza proibita. Le lanterne dorate segnano la strada da non percorrere. E la barba di corde blu ammalia, abbraccia, protegge ma, via via, stringe fino a fare male. Immagini poetiche ed evocative, momenti esilaranti, atmosfere ricche di tensione emotiva, musiche avvolgenti per raccontare una fiaba antica che forse così antica non è. Una storia d’amore? Forse. O forse una storia come tante. Come tante storie di ogni giorno.

“Barbablù e Rossana” insegna ad ascoltarsi e a non lasciarsi manipolare, ribellandosi di fronte a relazioni che soffocano, inibiscono e annullano. Pensiamo sia fondamentale che le donne e gli uomini di domani imparino fin da piccoli “che cos’è l’amor”, inteso come espressione di rispetto, di sincera, reciproca e libera condivisione dei propri sentimenti

 nota bio

Monica Mattioli. Attrice, regista e autrice. Lavora nel TicoTeatro e con Danio Manfredini, nel Magopovero di Asti (oggi Casa degli Alfieri) e nel Teatro del Sole di Milano. Nel 1992 fonda con Roberto Corona e Gianluigi Gherzi la compagnia teatrale Corona Gherzi Mattioli, con cui vince due premi ETI Stregagatto: “Ari Ari” (1993) e “Muneca” (1998). Nel 2000 istituisce la Compagnia Teatrale Mattioli, iniziando un’importante ricerca sull’immaginario infantile, che segna l’avvio del suo nuovo percorso artistico. Crea spettacoli su tematiche sociali per bambini anche molto piccoli attraverso un teatro carico di immagini evocative, di poesia, ironia e comicità. Le produzioni della compagnia lombarda nascono sempre da un’attenta ricerca che Monica Mattioli compie con i bambini nelle scuole attraverso laboratori teatrali, avvalendosi di preziose collaborazioni con pedagogisti, insegnanti, educatori. Per la Compagnia Mattioli sono un irrinunciabile campo di sperimentazione e di messa a fuoco sul mondo immaginario del bambino ricco di emozioni, domande, desideri e sentimenti.

parliamone | dopo lo spettacolo, l’associazione Ethra Accademia Sociale affiancherà il Crest nel dibattito con gli studenti.

Info e prenotazioni al numero 099.4725780: Ufficio Scuola Crest, interni centralino 3 (Cinzia Sartini, responsabile) e 8 (Carla Molinari).

Il progetto “Scena futura” – decima stagione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.

 


 
video [fonte consultata: Canale YouTube Compagnia Teatrale Mattioli]

 

 
 
  Crest News
media e comunicazione