Come il brutto anatroccolo | matinée scolastica

L’autobiografia fiabesca di uno scrittore dalla penna geniale. Per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, lunedì 17 e martedì 18 aprile, alle ore 10.30 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Come il brutto anatroccolo”, da H.C. Andersen, testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco, con Delia De Marco, Cinzia Greco, Giuseppe Marzio, Andrea Santoro, scenotecnica e disegno luci Michelangelo Campanale, costumi Maria Pascale, cura del movimento Valentina Elia, musiche originali Mirko Lodedo, tecnico luci Walter Mirabile, foto di scena Angela Ascari, produzione Crest. Durata 50’.

«Che cosa importa essere nati in un pollaio di anatre, quando si è usciti da un uovo di cigno?». Così scrive Hans Christian Andersen (o H.C. Andersen, come si è chiamato per tutta la vita) nel bel mezzo della fiaba che lui stesso considerava la sua autobiografia. Pubblicata nel 1843 e inserita l’anno successivo nella raccolta “Nuove avventure” (titolo originale “Nye Eventyr”), “Il brutto anatroccolo” è un’opera d’arte sublime originata dalla geniale penna di questo scrittore danese nato a Odense, città sull’isola di Fionia, che, nonostante un’infanzia piena di dolore e disperazione, ha conservato per tutta la vita la sua fede nella bellezza dell’esistenza. Il vero anatroccolo è Andersen stesso.

Di tutta la covata c’è solo un uovo che non si schiude, allarmando mamma anatra. Quando l’uovo finalmente si rompe e il piccolo ruzzola fuori, si scopre che è molto “molto grande e brutto”, diverso da tutti gli altri suoi fratelli. Ma il ripudiato “brutto” accetta il suo destino, senza nascondersi e lascia le ali protettrici di mamma anatra per un viaggio alla conoscenza del mondo e dei suoi abitanti. Non si arrenderà mai alle regole e alla superbia altrui. Perché un cuore buono non diventa mai superbo. Ogni volta riprenderà il viaggio imparando a riconoscere ciò che appartiene alla sua natura, come l’acqua e il volo. Si scoprirà cigno, il più bello di tutti, e, per la prima volta, non avrà paura ma pudore. Proprio come un bambino quando si scopre ragazzo.

ll Crest parla ai bambini più piccoli con la fiaba (consigliata dai 4 anni) che pone per eccellenza il problema della diversità, prefigurando il difficile e doloroso viaggio che fa approdare all’accettazione di sé, ad una consapevole autostima. Una fiaba, all’apparenza semplice e leggera, narrata con maestria e fantasia da quattro attori e da musiche originali di Mirko Lodedo, che segnano il cammino.

note bio

Crest. Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto il premio Eolo 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia” (anche premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati 2017), nonché tre edizioni del premio “L’Uccellino Azzurro” (festival “Ti Fiabo e ti Racconto” di Molfetta – Bari) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 la cooperativa teatrale Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’Auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi. Nel 2023 vince il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro “per il suo particolare impegno nel lavoro in un’area di criticità ambientale”.

Sandra Novellino. Animatrice, attrice e regista. Nel 1981 entra a far parte del Crest, frequentando tutti i laboratori di formazione e spaziando, negli oltre quarant’anni di impegno e partecipazione attiva, dall’animazione alla formazione, dalla produzione alla logistica. Alla Biennale Danza di Venezia, è performer per Virginio Sieni, nei quadri coreografici “Visitazione Taranto” (2013) e “Fuga in Egitto” (2014), produzioni Virgilio Sieni Danza, in collaborazione con Crest, con il sostegno di Dansystem – The Puglia Dance Network. Dal 1981 al 2003 recita in oltre venti produzioni del Crest, firmando quattro regie, spettacoli di cui è anche autrice: “Delizie tarantine” (2018), “Aladino” (2012), “La bottega dei giocattoli” (2014) e “Come il brutto anatroccolo” (2018), gli ultimi lavori due ideati e codiretti con Delia De Marco.

Delia De Marco. Attrice e regista. Frequenta workshop condotti da Elena Bucci, Paolo Nani, Michael Margotta, Michele Riondino, Alberto Cacopardi, Marigia Maggipinto, Elisa Barucchieri. Approfondisce il teatro di narrazione con Mimmo Cuticchio e Giovanni Guarino, la Commedia dell’Arte con Savino Maria Italiano e Olga Mascolo. Insegna recitazione e presenza scenica alla Scuola di piccolo circo del Circo Laboratorio Nomade. Dal 2006 lavora con il Crest: prima animatrice, poi attrice, regista e conduttrice di laboratori teatrali. Per il collettivo tarantino, firma due regie, “La bottega dei giocattoli” (2014) e “Come il brutto anatroccolo” (2018), lavori entrambi ideati e codiretti con Sandra Novellino, recitando in otto spettacoli, “Fortunello” (2008), “Cenepentola” (2011), “Aladino (2012)”, “La bottega dei giocattoli” (2014), “La dea in trono” (2016), “Come il brutto anatroccolo” (2018), “La straordinaria vita del generale Dumas” (2020) e “Chiaroscuro” (2021).

Info e prenotazioni al numero 099.4725780: Ufficio Scuola Crest, interni centralino 3 (Cinzia Sartini, responsabile) e 8 (Carla Molinari).

 


 
video della prima versione dello spettacolo (2018) con cast originale del debutto

[fonte consultata: Canale YouTube Crest CoopTeatrale]
 

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