Celestina e la Luna

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Crest | Teatri di Bari

Celestina e la Luna

drammaturgia Damiano Nirchio
regia Damiano Nirchio e Anna de Giorgio
con Anna Moscatelli/Maristella Tanzi e Anna de Giorgio
scene Bruno Soriato
costumi Maria Martinese
maschere Amalia Franco
disegno luci Michelangelo Campanale
elaborazioni audio video Gianluigi Strafella
illustrazioni video Peppe Frisino
tecnico di scena Nico Pisani
tecnico luci Walter Mirabile
in collaborazione con Progetto Senza Piume
 

Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è… la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi… da ragazze!
Celestina compie veramente il suo viaggio verso la città e l’Accademia delle Scienze? Incontra veramente quegli strani personaggi che ostacolano il suo cammino? Oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Di certo, le qualità, gli strumenti, le “armi” che la piccola protagonista deve affilare per vincere le difficoltà, sono reali e la costringono ad una evidente crisi e ad un necessario sviluppo che al risveglio-ritorno la troverà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità. Il sogno è uno strumento necessario alla crescita.

età consigliata: dai 5 anni | tecnica: teatro d’attore, danza, maschere, ombre | durata: 50 minuti

spettacolo in tournée | date e località

 

 
Il viaggio (di Celestina) è fisicamente dettato da una enorme montagna da scalare dalla quale fuoriescono dei personaggi caratterizzati da delle enormi maschere e da attrezzi “spaziali” tutti ideati dal genio di Bruno Soriato. Il cammino verso la città, scandito dalle stilizzate proiezioni di Peppe Frisino, porta Celestina a conoscere una vecchia oca, un instancabile asino e un melanconico gatto, i quali aiuteranno la protagonista a comprendere che i sogni si realizzano solo se si sa aspettare e si dedica tempo all’impegno e allo studio […]

L’atmosfera creata dal mix ben riuscito di luci, oggetti di scena e costumi – questi ultimi creati da Maria Martinese – conduce la mente dello spettatore dalla Terra “a un altro mondo”. La voce di Anna de Giorgio e la danza di Maristella Tanzi sono complementari e lì dove la parola diventa fluida, incide il movimento ora mellifluo, ora cadenzato ora dinamico. L’ambientazione calda della campagna ben dialoga con gli strabilianti oggetti di scena: carretti leonardeschi, fiori giganti, maschere mastodontiche, pietre ovoidali e sveglie squillanti che amplificano il cannocchiale immaginifico dello spettatore il quale, viene riportato alla realtà solo osservando Celestina crescere, studiare, andare, ritornare… andare […]

Nelle parole di Damiano Nirchio, regista e drammaturgo, la chiave di lettura dello spettacolo: “Il sogno è uno strumento necessario alla crescita”.

Liliana Tangorra_PAC paneacquaculture.net | leggi tutto

 

foto di scena Enrico De Simone

 

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