La dea in trono

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La dea in trono

da un’idea di Gaetano Colella, narrazione teatrale di e con Giovanni Guarino, in scena Delia De Marco, Valentina Elia e Giuseppe Marzio, costumi Francesca Ruggiero, foto di scena Armando Fonseca

Un viaggio alla scoperta del mito di Persefone, figlia di Zeus e Demetra, che Ade, il terribile dio delle tenebre, rapì per farne la propria sposa, e quello di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, regina dei cuori, di quelli degli dei e, non di meno, di quelli degli uomini. Le vicende mitologiche delle due dee si intrecciano alla storia relativa alla famosa “dea in trono” (si tratta di Persefone, dea degli inferi? o piuttosto di Afrodite, signora del talamo e dea della fecondità?, come hanno dimostrato analisi recenti), una statua in marmo databile verso la metà del V secolo a.C., contesa fra Taranto e Locri, oggi vanto del Pergamonmuseum di Berlino, fiore all’occhiello della cosiddetta Museumsinsel, l’isola dei musei, una vera e propria isoletta sul fiume Sprea, nella quale sono i più antichi musei della capitale tedesca.

Quante storie si nascondono dentro ad un museo? Ori, suppellettili, statue, orci, anfore, orecchini, spille, rilievi raccontano la Storia. Storia di civiltà sepolte, storia di imperatori, eroi, condottieri, generali, ricche matrone e nobili fanciulle. Ma anche Storia spesso disconosciuta o, peggio, trafugata. Nella hall del secondo piano del MArTA, è esposta la copia della “Persefone Gaia” o “dea in trono”: Dopo essere stato posto in vendita (pare con carte false) a mezzo asta pubblica sul mercato clandestino in Svizzera, il manufatto magnogreco è finito in Germania grazie alla cospicua offerta dall’imperatore Kaiser Guglielmo II, alla vigilia della prima guerra mondiale.

 


La dea in trono – crediti fotografici Armando Fonseca