Pollicino. Nella versione originale di Perrault

Piccolo piccolo ma molto, molto furbo. Per il cartellone “favole&TAmburi”, rassegna di teatro ragazzi, domenica 22 gennaio, alle ore 18 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Pollicino”, da Charles Perrault, adattamento e regia di Giancarlo Luce, con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Salvatore Laghezza, Vito Latorre, scene e costumi di Lisa Serio, pitture di scena Cinzia De Nisco, illustrazione e progetto grafico Francesco Di Dio aka Effe, produzione Teatro delle Forche, in collaborazione con Granteatrino Casa di Pulcinella. Durata 60′. Biglietto 7 euro, ridotto 6 euro (promozione attiva per uno stesso nucleo familiare con almeno quattro componenti). Info e prenotazioni ai numeri 099.4725780 e 366.3473430 (anche whatsapp). 

Nata dalla penna dello scrittore parigino Charles Perrault, avvocato prima di dedicarsi alla scrittura e membro dell’Académie française dal 1671, “Pollicino” è una fiaba nella quale vengono narrate le avventure e le disavventure del suo omonimo protagonista. Ultimogenito di “un taglialegna e sua moglie”, Pollicino ha sei fratelli, dei quali è il più piccolo per età e statura. Ma non sempre ad avere la meglio sono i più grandi e forti. Infatti, lui è piccolo piccolo ma molto, molto furbo. E ciò basta a raggirare un orco malvagio e famelico… Il valore di questo racconto sta nel consentire al bambino, attraverso la vicinanza di un genitore e l’immedesimazione con i personaggi, di vivere emozioni forti in modo protetto.

La produzione letteraria di Charles Perrault non è stata particolarmente originale, ma è a lui che si deve, ben 200 anni prima dei fratelli Grimm, la prima e più importante raccolta di fiabe in poesia e prosa tratte dalla tradizione orale europea. Infatti, nel 1697, scrisse la raccolta “Storie e racconti dei tempi passati, con la morale”, più nota col titolo di “Racconti di Mamma Oca”, una serie di racconti morali progettati per indurre il lettore a riflettere sui dilemmi presentati ai protagonisti delle fiabe (tra le undici, le più famose: “Barbablu”, “La bella addormentata nel bosco”, “Cappuccetto rosso”, “Il gatto con gli stivali”, “Cenerentola”, “Pollicino”, “Pelle d’asino”).

La raccolta (titolo originale “Contes de ma mère l’Oye”) ebbe un enorme successo, facendo sbocciare in Francia nelle corti settecentesche e poi espandersi in una meravigliosa fioritura un genere letterario del tutto nuovo, “Le Cabinet des fées” (Lo Scrigno delle Fate). Ma non tutte le fiabe, così come le conosciamo (in Italia tradotte da Carlo Collodi, tra gli altri), sono quelle “originali” di Perrault. La versione di “Pollicino” scelta dal Teatro delle Forche per questo adattamento (consigliato dai 4 anni) è quella dell’accademico e uomo di lettere francese, ricca di finezze fortemente simboliche.

nota bio

Teatro delle Forche. Nasce nel 1994 a Massafra (Taranto) e nel 2000 si costituisce in società cooperativa. All’origine del sodalizio artistico la convinzione di restare al sud, impegnandosi a creare e ospitare spettacoli dal vivo e artisti capaci di incidere nel tessuto sociale. All’attivo circa trenta allestimenti teatrali, per le regie di Giancarlo Luce (anche attore e direttore artistico della compagnia), Carlo Formigoni, Enzo Toma, Ettore Toscano, Annalisa Santambrogio, Gianluigi Gherzi, Fabrizio Saccomanno, Nicola Borghesi, Enrico Baraldi ed Erika Grillo. Da segnalare, tra i suoi progetti più importanti, “Clessidra – Teatro dei luoghi”, ideato e diretto da Erika Grillo (nel 2019 chiude l’Open Culture Festival dir Matera Capitale Europea della Cultura e nel 2021 rappresenta la Puglia al Festival “Welcome to Socotra” della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano) e il Premio Teatro Scuola Cultura “Palma Cito”, curato da Ermelinda Nasuto.

Il progetto “favole&TAmburi” – quattordicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.

 

 
 
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