Per grazia ricevuta, terzo episodio del podcast Historiando su Spreaker

«Ma Rosina non volle rientrare in casa. “Li piccìnne, li piccìnne”, continuava a ripetere. E si sedette con il marito sul pianerottolo ad aspettare che l’acqua si ritirasse. Aspettarono, aspettarono tutta la notte, aspettarono…». Domenica 9 maggio alle ore 11 sull’app Spreaker, Giovanni Guarino racconta “Per grazia ricevuta. L’alluvione del 1883”, terzo episodio del podcast “Historiando” a cura del Crest, registrato a Palazzo Amati, sede riconosciuta di Kētos, ovvero del Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, nella Città vecchia di Taranto.

Nella Taranto di fine ‘800, attanagliata dalla miseria, giunge a dare  nuova speranza la notizia che il Governo italiano vuol dare il via alla costruzione di un canale navigabile e di un arsenale militare che, grazie alla dura lotta del senatore Cataldo Nitti, si decise di fare a Taranto. Una notizia questa che rinfrancò le speranze della popolazione, il lavoro sarebbe tornato anche se il prezzo da pagare era la distruzione di pezzi di storia della città. Ma la provvidenza così benevola fino a quel momento, decise di voltare le spalle. La narrazione teatrale racconta quei giorni attraverso le vicissitudini di una famiglia di pescatori.

Il 14 settembre 1883, a seguito dello sbarramento con una diga del fossato del Castello Aragonese per la costruzione del canale navigabile ed a causa di una fitta e copiosa pioggia, il Mare Piccolo arrivò ad inondare vicoli, stretti e case, provocando danni e morti. Anche nella “nostra” famiglia uno dei sei figli risultò disperso, ed alla disperazione si diede risposta con la fede, mettendo in campo tutte le risorse offerte dalla religiosità popolare: preghiere e litanie, pane benedetto e beneficienza, voti ed ex-voti invocando l’aiuto dell’Addolorata. Aiuto che non tardò ad arrivare…

Da ascoltare e scaricare gratuitamente senza registrazione, i contenuti sono disponibili online sulla piattaforma per desktop di Spreaker al’indirizzo https://www.spreaker.com/show/historiando-narrazioni-dalla-citta-vecchia e sull’app per smartphone e tablet di Spreaker (e Spotify) digitando nella barra di ricerca “Crest Coop Teatrale”. Già pubblicati gli episodi “… e venne Falanto” e “Skiuma, la sposa sirena”, il successivo e ultimo file audio “Mocha Dick, la vera storia di Moby Dick” sarà caricato domenica 16 maggio alle ore 11.

Realizzato dal Crest, il format audio “Historiando” è parte del progetto “Kētos-Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei” promosso dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation nell’ambito del bando storico-artistico e culturale “Il bene torna comune”, promosso dalla Fondazione Con il Sud per valorizzare gli immobili inutilizzati o usati in modo parziale al Sud, in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività attraverso attività socio-culturali e sostenibili. Altri partner per lo svolgimento delle attività di in/formazione sono Associazione Comunità Emmanuel Onlus, Associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare, Associazione Marco Motolese e Associazione Terra, con il patrocinio del Comune.

Giovanni Guarino
Attore e operatore culturale, socio e vicepresidente della cooperativa Crest, è il responsabile del settore progettazione e animazione del territorio, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando negli anni come narratore una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile.

crediti immagine: archivio CREST coop teatrale