Le strutture religiose e Chiaroscuro

Il tesoro di Cataldo il santo patrono e gli amori di Gennaro il marmoraio. Martedì 23 luglio 2013, doppio appuntamento per Città nascosta, progetto di turismo culturale del Crest: alle ore 19, “Le strutture religiose”, visita guidata al Museo Diocesano di Arte sacra, nel centro storico, a cura della coop. Custodes Artis; alle 21, alla Cattedrale di san Cataldo, in piazza Duomo, narrazione teatrale “Chiaroscuro” di e con Giovanni Guarino. La storia di Gennaro, valido marmoraio del suo tempo, che da Napoli venne a Taranto per ultimare la grandiosa opera di intarsi marmorei nel Cappellone di san Cataldo. Il cuore  di Gennaro è intriso d’amore per Concettina e Palmina, le sue donne, e per le statue e i decori della Cattedrale, passioni che lo incoraggiano nel suo massacrante lavoro, pur segnandolo nella salute e mettendo a dura prova le sue forze e la sua tenacia. Percorso tematico (visita guidata + narrazione teatrale) 7 euro: numero limitato (max 80 spettatori) e prenotazione obbligatoria (099.4707948 – 366.3473430).

● Il Museo Diocesano di arte sacra (MuDi) è una delle strutture museali più grandi d’Italia. Tre piani di esposizione per 305 opere che accompagnano nella storia religiosa ed ecclesiastica della provincia di Taranto dal VII al XX secolo, fra arredi sacri, reliquie, quadri e sculture di eccezionale valore culturale. Inaugurato il 6 maggio 2011, è un museo a cominciare dal suo stesso contenitore, un bellissimo edificio cinquecentesco di due piani dotato di un chiostro, una chiesa oggi trasformata in funzionale auditorium da 100 posti e una bellissima cappella minore in cui è stato ricostruito l’altare barocco. Il MuDi è allestito nella rinnovata struttura dell’ex seminario arcivescovile, nel centro storico accanto la Cattedrale di san Cataldo, costruita ad opera dei Bizantini nella seconda metà del X secolo. Sul vecchio impianto bizantino, negli ultimi anni del XI secolo, si edificò l’attuale Cattedrale a pianta basilicale. Il Cappellone è oggi il vanto più grande della città, considerato massima espressione del barocco pugliese, ammirato da grandi ed importanti critici d’arte, che lo hanno definito “la Cappella Sistina del sud”.

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