TRAC, Giulia Odetto/Collettivo EFFE in residenza artistica al TaTÀ

Voler essere una montagna. Ospite del Crest, polo di Taranto del TRAC – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, dal 4 ottobre al 16 ottobre all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, Giulia Odetto/Collettivo EFFE sono in residenza artistica per lavorare al progetto “Il mio corpo è come un monte” di Giulia Odetto, con Daniele Giacometti, Lidia Luciani, Giulia Odetto, aiuto regia e drammaturgia Antonio Careddu, ambientazione sonora Lorenzo Abattoir, disegno luci Daniele Giacometti e Elena Vastano, tutor Filippo Andreatta, vincitore Powered by REf 2021, progetto targato Romaeuropa Festival. In sinergia con le richieste e i bisogni della compagnia, la residenza potrà avvalersi della collaborazione di tutor per approfondire alcuni dei tanti aspetti della produzione (drammaturgia, costumi, scenografia, comunicazione). 

 
 

Il tuo è un desiderio impossibile.
Non è impossibile, è irrazionale.
Non capisco.
Non capisci come.
Non capisco come.
Non pensarci.

“Il mio corpo è come un monte” è un lavoro di accostamento fisico e visivo per contemplare la possibilità di un desiderio razionalmente irrealizzabile: voler essere una montagna.
La potenza del desiderio può togliere forza alle regole della razionalità, le quali non permetterebbero di esaudirlo. Ma affidandosi ad altri livelli di percezione, abbandonando una fruizione logica degli elementi scenici e puntando su un immaginario vivido e stimolato, un essere umano può essere una montagna. Sfruttando la componente ipnotica della performance e dell’installazione visiva e sonora, avvicina lo spettatore ad un diverso stato di percezione, non affidato alla comprensione logica di quanto accade in scena: un percorso di accettazione dell’irrazionale.

Giulia Odetto
Regista e autrice. Nel 2018 si diploma al corso attori del Teatro Stabile di Torino. Interessata ai processi di creazione sia dal punto di vista performativo sia registico, ancora studentessa dirige “Romei e Giuliette” e “Avesta”. È candidata come miglior attrice emergente a Le Maschere del Teatro Italiano 2018 e Premio Virginia Reiter 2019. Collabora dal 2015 con il Mirabilia Festival. Dal 2018 è parte del Collettivo EFFE, studiando l’interazione tra performance, suoni, video e design. Nel 2020 presenta “Onirica” alla Biennale di Venezia – sezione registi under 30 – e segue come assistente Leonardo Lidi, Filippo Dini e Valerio Binasco in produzioni del Teatro Stabile di Torino. Nel 2021 è assistente di Antonio Latella ne “Chi ha paura di Virginia Woolf?” e partecipa alla Scuola d’estate al Centro Teatrale Santacristina. Lo stesso anno vince il bando Powered by REf.

Collettivo EFFE
Nasce nel 2018 con l’intento di approfondire l’uso di applicazioni tecnologiche in ambito performativo, fuori e dentro gli spazi teatrali sviluppando anche progetti comunitari. Tra i membri stabili: Giulia Odetto (regista/autrice), Antonio Careddu (dramaturg/autore), Daniele Giacometti (video/performer) e Lorenzo Abattoir (sound artist), Lidia Luciani (performer).
Esploriamo la percezione e sfidiamo quella del pubblico. Studiando il metodo di inclusione dei diversi linguaggi performativi con i nuovi media, cerchiamo di aprire alternative in cui la tecnica sia naturale estensione del corpo umano, sperimentando differenti modalità di approccio alla scena. Per farlo cerchiamo di emanciparci dalla supremazia della razionalità.
Disegniamo utopie nello spazio, per mostrarne la possibilità.

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Il mio corpo è come un monte

di Giulia Odetto
con Daniele Giacometti, Lidia Luciani, Giulia Odetto
aiuto regia e drammaturgia Antonio Careddu
ambientazione sonora Lorenzo Abattoir
disegno luci Daniele Giacometti e Elena Vastano
con il tutoraggio di Filippo Andreatta
progetto vincitore di Powered by REf 2021
coprodotto da Romaeuropa Festival e Mirabilia – International Circus & Performing Arts Festival
in partnership con Romaeuropa Festival nell’ambito di ANNI LUCE osservatorio di futuri possibili
in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t
co-realizzazione residenze Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio In network con ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini con il supporto di KOMM TANZ/PASSO NORD progetto residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto ospitato in residenza da Officine CAOS, Residenza ArteTransitiva
con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese – Crest/Auditorium TaTÀ di Taranto
in collaborazione con OHT – Office for a Human Theatre

 
TRAC
Acronimo di Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, nato nel 2018 in risposta all’Intesa Stato/Regioni del 21 settembre 2017 e naturale erede della preziosa storia regionale delle residenze teatrali (Teatri Abitati), è il primo Centro di residenza teatrale pugliese, un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e dal Mibac che coinvolge quattro teatri e uno spazio studio, per accogliere ogni anno artisti e compagnie in cerca di una casa per la loro ricerca artistica: Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro – Teatro comunale di Novoli (Lecce); Crest – Auditorium TaTÀ di Taranto; La luna nel letto/Tra il dire e il fare – Teatro comunale di Ruvo di Puglia e Spazio Artinscena di Castellana Grotte (Bari); Bottega degli Apocrifi – Teatro comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia (Foggia).
 

 
crediti immagine: Piero Tauro

 

 

 

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responsabile ufficio stampa CREST