favole&TAmburi 2019_20

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la stagione 2019_20 all’Auditorium Ta
rassegna domenicale di teatro ragazzi

 
 
 
 
 
 
 
 

10 novembre 2019, ore 18
Crest
CELESTINA E LA LUNA
drammaturgia Damiano Nirchio | regia Damiano Nirchio e Anna de Giorgio | con Anna Moscatelli/Maristella Tanzi e Anna de Giorgio/Amalia Franco | scene Bruno Soriato | costumi Maria Martinese | maschere Amalia Franco | elaborazioni audio video Gianluigi Strafella | illustrazioni video Peppe Frisino | tecnico di scena Nico Pisani | tecnico luci Walter Mirabile | coproduzione Teatri di Bari | in collaborazione con Progetto Senza Piume
 

Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è… la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi… da ragazze!
Celestina compie veramente il suo viaggio verso la città e l’Accademia delle Scienze? Incontra veramente quegli strani personaggi che ostacolano il suo cammino? Oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Di certo, le qualità, gli strumenti, le “armi” che la piccola protagonista deve affilare per vincere le difficoltà, sono reali e la costringono ad una evidente crisi e ad un necessario sviluppo che al risveglio-ritorno la troverà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità. Il sogno è uno strumento necessario alla crescita.

dai 5 anni | teatro d’attore, danza, maschere, ombre | durata 55 min

 
Damiano Nirchio

Attore, autore e regista, ha radicato in Puglia il suo lavoro di teatrante (Diaghilev, Crest, La luna nel letto, Teatri di Bari). “Il Principino”, sottotitolato “breve cronaca familiare da un trivani vista ciminiere” e ispirato al “Piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, è il suo ultimo lavoro di drammaturgo e regista, dopo “Senza Piume” (premio Eolo Awards 2010 come migliore novità dell’anno), “Come Pollicino”, “Dalla parte del lupo” e “Ahia!” (premio Eolo Awards 2017 come migliore spettacolo dell’anno, migliore drammaturgia e miglior attore non protagonista) e “Don Chisciotte”. Nel 2011 fonda, insieme ad Anna de Giorgio, la compagnia Senza Piume, che vuole essere una bottega artigiana dove continuare a studiare e a interrogarsi sui significati più “grandi” partendo da coloro che sono più “piccoli”.
 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Da subito, sceglie quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È finalista per il premio Eti-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si aggiudica tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Vince l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 2009 dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

 


 

24 novembre 2019, ore 18
Associazione Sosta Palmizi / I Nuovi Scalzi
COSTELLAZIONI. PRONTI, PARTENZA… SPAZIO!

una creazione di Savino Italiano, Olga Mascolo, Anna Moscatelli e Giorgio Rossi | ideazione coreografica e direzione artistica Giorgio Rossi | interpreti Savino Italiano, Olga Mascolo e Anna Moscatelli | disegno luci Andrea Margarolo | esecuzione tecnica Piermarco Lunghi e Tea Primiterra | con il sostegno di Armunia (Castiglioncello – LI), sistemaGaribaldi (Bisceglie – BAT), Azioni in Danza (Barletta – BAT) | spettacolo vincitore Premio speciale giuria Festival international de Théâtre de Mont-Laurie – Canada 2019

Dopo anni e anni di studi e osservazioni dello spazio, il professor Radar si sveglia in quel sogno tanto desiderato: assieme alle professoresse Bussola e Calamita, mettono finalmente in azione l’invenzione del secolo: la Carrozzina Spaziale. Una straordinaria invenzione per mettersi alla ricerca di un luogo simile alla terra.
Attraverso questo viaggio fra pianeti e corpi celesti potremo vivere la danza delle Costellazioni: punti luminosi nel cielo, apparentemente vicini fra loro ma realmente distanti milioni e milioni di anni luce. Punti di vista differenti uniti nello sguardo di chi li osserva: la prospettiva, la relatività, le dimensioni del tempo e dello spazio, le qualità della materia, i movimenti dei corpi, la luce, tutto è presente attraverso il gioco, la danza e l’immaginazione di chi è capace di vedere oltre i limiti dello sguardo.
E così professor Radar, Bussola e Calamita continueranno il loro viaggio nello spazio interstellare e chissà quante altre avventure vivranno, quali mondi nuovi e stelle e galassie scopriranno! E mentre li vediamo sparire, diventando piccolissimi punti luminosi, noi siamo qua, sapendo che la Terra e tutti noi facciamo parte del grande Spettacolo dell’Universo. E per continuare a danzare insieme al nostro piccolo Mondo, è importante averne cura.
Ma ora è tutto pronto per intraprendere questo speciale viaggio. Basta solo cominciare: Pronti, partenza… Spazio!

dai 4 anni | teatro danza | durata 47 min

 
Sosta Palmizi
Fondata nel 1984, la Compagnia Sosta Palmizi si scioglie nel 1990 e parte del suo patrimonio artistico si trasforma dando vita‚ con Raffaella Giordano e Giorgio Rossi in qualità di direttori artistici‚ all’Associazione Sosta Palmizi‚ con sede prima a Torino e dal 1995 a Cortona (AR). L’Associazione promuove e sostiene l’attività coreografica dei due direttori, che, nel corso degli anni, hanno coinvolto‚ in maniera organica e autentica‚ numerose persone provenienti da diverse esperienze‚ maturando un nucleo stabile‚ affine per storia e poetica‚ di Artisti Associati alla struttura. Interpreti‚ autori e collaboratori‚ coinvolti nelle produzioni e sostenuti nel loro percorso individuale‚ che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo e alla crescita dell’arte coreutica nel panorama artistico del Paese. L’attività di Sosta Palmizi è sostenuta da MiBAC/Direzione generale spettacolo dal vivo, Regione Toscana/Settore spettacolo, Comune di Arezzo e Comune di Cortona.
 
I Nuovi Scalzi
Costituita a Barletta nel 2011, la Compagnia annovera giovani attori, musicisti e danzatori professionisti. Gioca un teatro fisico e d’immagine attraverso il linguaggio espressivo della maschera, del nuovo circo e delle performing arts.
 

 


 

8 dicembre 2019, ore 18
Kuziba
NEL CASTELLO DI BARBABLÚ

regia e drammaturgia Raffaella Giancipoli | con Livio Berardi, Rossana Farinati, Annabella Tedone | video animazioni Beatrice Mazzone | disegno luci Tea Primiterra | scene Bruno Soriato | Consapevolezza Attraverso il Movimento – metodo Feldenkrais Rossana Farinati | con il sostegno di sistemaGaribaldi, Regione Puglia | residenze artistiche Straligut Teatro, Trac_Centro di residenza teatrale pugliese Crest – TaTÀ di Taranto | si ringrazia MAT Teatro, Teatri di Bari, Biancheria Artistica Primiterra

Dentro questa storia c’è un castello, dentro al castello c’è un uomo dalla lunga barba blu, e poi ci sono una giovane sposa, una sorella, una madre, due fratelli e un labirinto di corridoi, porte e scale tutto da scoprire. Dentro questa storia ci sono i giochi che si fanno al buio, i segreti sotto i tavoli, i divieti che i genitori impongono ai figli e c’è una piccola chiave che apre la porta di una stanza proibita. Proibita fino a quando lei, la giovane sposa di Barbablù, non decide di ascoltare il suo istinto e aprirla. E dietro questa porta troverà….
“Nel castello di Barbablù” è un viaggio avventuroso dentro ciò che non conosciamo ancora di noi e del mondo che ci circonda, è un percorso dentro la curiosità che ci permette di sfidare le nostre paure e che ci racconta di come a volte la disobbedienza può essere un passaggio importante per diventare grandi.

dai 5 anni | teatro d’attore e video animazione | durata 55 min

 
Kuziba
È un diavoletto che vive nelle crepe tra le rocce, nelle fenditure della terra. Nato dalla fantasia yiddish, si materializza nel 2010 dall’incontro di Annabella Tedone, Raffaella Giancipoli e Bruno Soriato e si costituisce come Compagnia nel 2011 (con sede a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari), vincendo il Bando Principi Attivi della Regione Puglia. Accanto alla produzione di spettacoli, si dedica al percorso “Il teatro che non c’è”: una continua ricerca delle condizioni per dare vita ad azioni teatrali partecipate, scegliendo e trasformando luoghi dove sia possibile incontrare persone e sperimentare insieme la potenza di un piccolo cambiamento. Nel percorso sono nati e continuano a germogliare diversi progetti, ognuno dei quali parte da laboratori specifici aperti alla popolazione e culmina in un evento spettacolare partecipato, che è insieme festa e saluto. In repertorio gli spettacoli “Rita” (finalista Premio Scenario 2007) e “Vassilissa e la Babaracca” (vincitore Premio Padova 2018 – Amici di Emanuele Luzzati) e la nuova produzione “Nel castello di Barbablù”, che, nell’ambito del progetto Trac – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, è stata ospite del Crest in residenza al TaTÀ nel suo percorso di creazione.
 

 


 

5 gennaio 2020, ore 18
Baccalà (Svizzera)
PSS PSS

di e con Camilla Pessi e Simone Fassari | regia Louis Spagna | collaborazione artistica e coordinamento tecnico Valerio Fassari | disegno luci Christoph Siegenthaler | spettacolo vincitore di 15 premi internazionali (incluso il Premio del Cirque du Soleil alla trentesima edizione del Festival Mondial du Cirque de Demain, Parigi 2009) | rappresentato più di 600 volte, in oltre 50 paesi e in tutti e 5 i continenti

Ispirato all’era del cinema muto, che evoca Charlie Chaplin e Jacques Tati, due personaggi salgono sul palcoscenico vuoto in uno show senza tempo, di coinvolgente fisicità e di squisito umorismo. Uno straordinario spettacolo di circo contemporaneo che vede l’incontro tra la poesia del gesto e del mimo con la tecnica circense della micro-acrobazia, sconfinando nelle sapienti gag clownesche dei due protagonisti che, con sottile ironia, parlano di vita e di amore.
Senza precauzioni, senza rete, “Pss Pss” è poesia, emozione, tenerezza. Una tenerezza sconfinante, che contempla lo sbalordimento, la malinconia e la felicità.

tout public | teatro circo | durata 65 min

 
Compagnia Baccalà
Nata dall’incontro nel 2004 fra il catanese Simone Fassari e la ticinese Camilla Pessi, entrambi provenienti dall’Accademia Teatro Dimitri di Verscio in Svizzera. Dopo aver lavorato separatamente per anni in diversi circhi e cabaret internazionali, i due artisti (di base a Locarno, nella Svizzera italiana del Canton Ticino) perfezionano insieme le caratteristiche e le tecniche dei loro personaggi, creando il repertorio artistico con cui girano il mondo. Fra i numerosi riconoscimenti quelli ottenuti al Festival del Circo di Mosca e a quello di Wuqiao in Cina, al Festival du Cirque de Demain di Parigi e al Festival des Arts Burlesques di Saint-Étienne in Francia. Nel 2010 Louis Spagna firma la regia di “Pss Pss”, show che conquista critica e pubblico (tutto esaurito a tre edizioni del Festival di Avignone e al Fringe Festival di Edimburgo). “Oh Oh” è il titolo della nuova produzione, diretta da Valerio Fassari, artista di teatro e musicista unitosi nel 2008 ai ticinesi Baccalà, che sotto il suo occhio esterno approfondiscono la dimensione del clown teatrale e del gioco. Quando non sono in giro per il mondo, n Locarno, Svizzera
 
Louis Spagna
Vive in Belgio. Musicista, costruttore e insegnante di organetto diatonico, attore-clown, è laureato in Filologia romana. Dal 1980 al 1989 si esibisce con il Cirque du Trottoire, poi con i Corvi e il Petit Putsch. Nel 1994 firma la regia di “La Toison d’Orgue”, la prima creazione della compagnia belga Les Argonautes. Interprete e regista di molti progetti di nouveau cirque, che combinano tecniche circensi e teatro, per numerose compagnie internazionali, tra cui “Zouff!” e “Le Principe d’Incertitude” per Les Argonautes, “Ha Ha Ha” per Okidok, “Fin de Sieste” per Dujoli Circus, “Pss Pss” per Baccalà, “Les Filles du 2ème” per Lady Cocktail Cirque. L’arte della semplicità e del buon gusto sono gli elementi primari del suo lavoro.
 

 


 

19 gennaio 2020, ore 18
Scena Verticale
IL DIARIO DI ADAMO ED EVA

di Dario De Luca | liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Mark Twain | spazio scenico, disegno luci e regia Dario De Luca | con Elisabetta Raimondi Lucchetti e Davide Fasano | costumi e oggetti di scena Rita Zangari | elementi scenografici e puppet Angelo Gallo – Teatro della Maruca | assistenza alla regia Gianluca Vetromilo | audio e luci Vincenzo Parisi

 

La guerra dei sessi è antica quanto l’umanità. Ed è quello che scopre Mark Twain traducendo il manoscritto originale – come lui racconta con il suo consueto senso dell’umorismo – dei diari di Adamo ed Eva.
Partendo da questa “storica” traduzione, racconteremo le inquietudini ed il modo di pensare dei primi due abitanti del pianeta, Adamo ed Eva, che cercheranno di intendersi nonostante le loro evidenti diversità. Trasformeremo una storia di costole, serpenti e mele in una dissertazione sulle relazioni tra uomo e donna usando le armi dello humor e del nonsense.
Avremo accesso ai pensieri segreti del primo uomo e della prima donna, e constateremo con allegria che le relazioni tra i due sessi non sono poi così cambiate da quando Dio ha creato il nostro mondo. Sì, perché scopriremo che questa coppia dell’Eden non è molto diversa da qualsiasi altra coppia di oggi, che essa viva a New York, Parigi o Castrovillari.
Tra mille discussioni e punti di vista agli antipodi, la coppia imparerà ad accettare e infine amare le diversità dell’altro e dopo 40 anni di vita in comune ci sarà spazio anche per la tenerezza e, di fronte alla tomba di Eva, Adamo confesserà: «Ovunque Lei fosse, quello era l’Eden».

dai 5 anni | teatro d’attore | durata 55 min

 
Dario De Luca
Regista, autore e attore, nel 1992 fonda con Saverio La Ruina la compagnia Scena Verticale e dal 1999 dirige il festival Primavera dei Teatri. Dal 2013 è titolare della residenza teatrale “Progetto More” al teatro Morelli di Cosenza. Tra gli spettacoli: “La Stanza della memoria” (1996), “de-viados” (1998), “Kitsch Hamlet” (2006), “U Tingiutu. un Aiace di Calabria” (2009). Nel 2012 intraprende, insieme a Giuseppe Vincenzi, un percorso di teatro-canzone che lo vede impegnato come autore e interprete. Firma nel 2016 “Il Vangelo secondo Antonio” (vincitore Premio per il Teatro e la Drammaturgia Tragos come migliore regia e segnalazione Premio Fersen alla Drammaturgia 2017) e nel 2018 “Lo Psicopompo” (vincitore Premio Sipario Centro Attori). Nello stesso anno, al Maggio all’Infanzia di Matera, debutta “Il diario di Adamo ed Eva”, dopo una lunga pausa nella produzione di spettacoli per ragazzi della compagnia calabrese.
 
Scena Verticale
Attiva dal 1992 con sede a Castrovillari (CS), è diretta artisticamente da Saverio La Ruina e Dario De Luca e organizzativamente da Settimio Pisano. Riconosciuta dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Regione Calabria, ha ricevuto molti dei principali riconoscimenti nazionali e i suoi spettacoli sono rappresentati in diversi teatri e festival in Italia e all’estero dedicati alla scena contemporanea. Dirige e organizza il festival Primavera dei Teatri, nel 2019 alla XX edizione, una rassegna che ha trasformato il borgo ai piedi del Pollino in un vero e proprio cantiere laboratoriale, punto focale a Sud, luogo d’incontro e confronto tra artisti, operatori e critici.
 

 


 

2 febbraio 2020, ore 18
Tib Teatro
LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO

da “Pierino e il Lupo” di Sergej Prokofiev | drammaturgia e regia Daniela Nicosia | con Massimiliano Di Corato e Caterina Pilon | coreografie Clara Libertini | musiche Sergej Prokofiev | elementi scenografici Gianni Volpe | luci e suono Paolo

 
 

La partitura di Prokofiev, eseguita nello spettacolo per intero nella versione diretta da Claudio Abbado, diviene essa stessa drammaturgia e consente ai ragazzi di ascoltare la musica dentro la storia e di “leggere la storia nella musica”, sollecitandoli a riconoscere i personaggi dalle diverse sonorità, dai differenti strumenti e ritmi di esecuzione. Recitazione, musica, danza e immagine compongono così un armonico tessuto, ricco, peraltro, di notevoli spunti comici e di riflessione.
Mediata dalla figura di un cantastorie, l’opera viene contestualizzata in una realtà di emigrazione. Pierino, bambino “solo” in un paese popolato da soli vecchi ha come “amici del cuore”: l’uccellino, l’anitra e il gatto. Una grande fame accomuna Pierino, gli abitanti di quel paese e il lupo che per mangiare, proprio come loro, deve “migrare”… Ma i lupi a questo mondo sono tanti e hanno tanti volti, bisogna imparare a riconoscerli e a difendersi.

dai 3 anni | teatro d’attore e musica | durata 60 min

 
Daniela Nicosia
Regista e autrice teatrale, si occupa di drammaturgia contemporanea e da alcuni anni sviluppa una sua linea di ricerca che mette in relazione architettura e teatro, come nello spettacolo “Polvere” (Biennale Teatro di Venezia 2006). La poetica che percorre i differenti testi e spettacoli si nutre di un pensiero che, nel perseguire un teatro dell’emozione, individua in differenti fonti drammaturgiche (dalla letteratura alla musica, alle strutture architettoniche dei luoghi) sempre nuove possibilità di scritture per la scena. Laureata in Semiologia dello spettacolo al Dams di Bologna e formatasi con Yoshi Oida – attore di Peter Brook al CIRT (Centre International des recherches théâtrales) di Parigi -, ha firmato regie per il Teatro Stabile dell’Aquila, gli Stabili di Innovazione di Bologna, di Verona e di Vicenza, Tib Teatro, Arca Azzurra Teatro, il Festival di Madrid. Dal 1995 è direttore artistico di Tib Teatro.
 
Tib Teatro
Dal 1994 elabora e realizza – nello spazio di residenza Teatro comunale di Belluno – progetti artistici di teatro dedicato alle nuove generazioni, di drammaturgia contemporanea, di educazione e formazione teatrale, di integrazione tra le arti sceniche e la configurazione storica ed architettonica dei luoghi. Progetti di respiro nazionale, seppur fortemente radicati e maturati nel territorio. Il percorso artistico è volto alla promozione e alla diffusione della cultura teatrale, sia attraverso progetti di produzione, che di formazione e programmazione (stagioni teatrali, attività di laboratorio, convegni, mostre), di integrazione delle arti sceniche e l’ambiente (Filo d’Arianna Festival), e di riqualificazione urbana di aree dismesse (Casa delle Arti).
 

 


 

16 febbraio 2020, ore 18
La Piccionaia / Babilonia Teatri
HO UN LUPO NELLA PANCIA

testo e regia Valeria Raimondi e Enrico Castellani | parole Enrico Castellani | con Carlo Presotto, Matteo Balbo e Stefano Capasso | scene, costumi e registrazioni audio Babilonia Teatri

 
 

Una fiaba moderna che porta all’estremo e oltre il limite del verosimile atteggiamenti, situazioni e tensioni proprie della relazione col cibo per arrivare a trattare metaforicamente di questioni che ci riguardano da vicino. La storia di Bianco – un bambino come tanti se non per il fatto che non mangia mai… beve soltanto – si fa così archetipo del bisogno di ogni bambino di trovare nel cibo non solo la possibilità di nutrirsi, ma un’occasione per ricevere cura e attenzione: amore. L’impianto scenico dell’allestimento ricrea i luoghi di una quotidianità familiare al cui interno il piano del racconto e il piano dell’azione trovano una sintesi che li lega assieme come gli ingredienti di una ricetta ben riuscita.
Lo spettacolo si inserisce all’interno del più ampio progetto “Favole da Mangiare” – promosso da “Prodigi Educational” in collaborazione con La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale -, che presenta un nuovo approccio al delicato tema dell’educazione alimentare ponendo al centro il punto di vista e la voce dei bambini per indagare se e come parlano di cibo, e quali gusti/rifiuto in particolare manifestino.

dai 5 anni | teatro d’attore | durata 55 min

 
Carlo Presotto
Direttore artistico de La Piccionaia, è anche regista, autore, attore e formatore. La sua curiosità lo ha spesso portato a muoversi cercando le sottili linee d’ombra che separano i territori conosciuti, ad esplorare i luoghi di confine tra teatro e video, tra performance e rappresentazione, tra infanzia ed età adulta, tra educazione e teatro. Lungo questo percorso ha compiuto incontri significativi come quello con Enrico Castellani e Valeria Raimondi di Babilonia Teatri, da cui è nata una riflessione sui temi delle relazioni tra adulti e bambini attraverso il cibo e un lavoro di ricerca sul tema della sostenibilità ambientale che lo ha visto collaborare in questi anni con numerosi enti e festival italiani.
 
La Piccionaia
Con sede a Vicenza, è una struttura riconosciuta dal Mibact come Centro di Produzione Teatrale. È socia della sezione italiana di Assitej – Associazione Mondiale di Teatro per le Nuove Generazioni. È da sempre impegnata nella produzione artistica con particolare riferimento alle generazioni più giovani. Riunisce oggi una rete di differenti identità artistiche accomunate dallo stesso denominatore: l’attenzione allo spettatore.
 

 


 

1 marzo 2020, ore 18 | ANNULLATO
Quintoequilibrio
(UNA) REGINA

da un’idea di Stefania Ventura | di e con Stefania Ventura e Gisella Vitrano | scena e luci Petra Trombini | suoni Francesco Vitaliti | spettacolo finalista Premio Scenario Infanzia 2017

 
 

In un giorno di pioggia non si può uscire, meglio restare a casa, la parata della banda è annullata. Due sorelle, con gli strumenti luccicanti ancora in mano, guardano fuori dalla finestra. Una è tristissima, l’altra assorta. Per combattere la noia si inventeranno una fiaba che le trasporterà indietro nel tempo, quando c’erano vecchie governanti stanche di regnare e fanciulle obbedienti, il cui destino era scritto nel nome con cui nascevano.
“Cosa vuoi fare da grande?” La domanda può sembrare inutile per una giovane principessa chiamata Regina! E se invece la nostra Regina coltivasse in segreto un desiderio diverso, lontano dal futuro che si prospetta per lei? Quanto coraggio ci vuole per ribellarsi a un destino che ci sta stretto e dare ascolto al nostro talento più profondo? E cosa succederebbe se, per amore di chi ha scelto per noi, non riuscissimo a dire di no? Quanto influiscono le proiezioni che i genitori fanno sui propri figli, a volte inconsapevolmente, spesso con nobilissime intenzioni, pensando di garantire la miglior direzione per la loro crescita? Tra litigi, risate e danze sfrenate, le due sorelle metteranno alla prova la potenza della loro libertà, forse per esorcizzare la paura di diventare grandi nel modo più grigio, o forse per ritrovarsi alla fine, un po’ più unite.

dai 5 anni | teatro d’attore | durata 47 min

 
Quintoequilibrio
Nasce nel gennaio 2016 dall’incontro tra artisti provenienti da diverse parti d’Italia con esperienze professionali eterogenee, che vanno dal teatro per le nuove generazioni, alla danza, al teatro circo. Diretta da Stefania Ventura, l’Associazione (con sede a Cavagnolo, in provincia di Torino) vuole essere un contenitore flessibile in grado di sostenere il desiderio di indipendenza dei suoi associati e di accoglierne i progetti artistici che, pur avendo linguaggi diversi tra loro, restituiscono nel processo come nel risultato una qualità condivisa. La contaminazione tra gli stili personali e le culture di provenienza, avviene grazie a uno scambio continuo di informazioni, contatti, viaggi, collaborazioni incrociate, che, unite al racconto delle esperienze pregresse e delle visioni future, offrono una possibilità di apertura a nuove espressioni artistiche e creative per ciascun artista.
 

 


 
biancaneve-la-vera-storia-ph-tea-primiterra-068 marzo 2020, ore 18 | ANNULLATO
Crest
BIANCANEVE, LA VERA STORIA

scene luci testo e regia Michelangelo Campanale | con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente | costumi Maria Pascale | assistente alla regia Serena Tondo | assistente di produzione Sandra Novellino | tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo | spettacolo vincitore premio Eolo Award 2018 e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi)

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.

dai 5 anni | teatro d’attore | durata 60 min

 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Da subito, sceglie quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È finalista per il premio Eti-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si aggiudica tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Vince l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 2009 dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

 


 
15 marzo 2020, ore 18 | ANNULLATO
Burambò
… ALTRIMENTI ARRIVA L’UOMO NERO!

di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli

 
 
 

La storia di Bill, un bimbo vivace e fantasioso che nella sua cameretta ne combina di tutti i colori, così che la mamma quando perde la pazienza lo ammonisce: “Vedrai che un giorno o l’altro verrà a prenderti l’Uomo Nero!”.
Figurarsi Bill, che in verità è più incuriosito che spaventato, tanto che appena rimane solo ogni volta si trova a chiedersi: “Ma come sarà quest’Uomo Nero?”. Ecco che un bel giorno – toc-toc – qualcuno bussa alla sua porta. Ed entrano in scena personaggi strambi e curiosi, come Caterina l’amica terribile, il Topo Lino, il Procione Assaggiatore, l’Astronave Supersonica, Jack il Ragno Peloso, tutti pronti a coinvolgere grandi e piccini in un divertimento assicurato.
Le musiche, scelte con accurata attenzione, sottolineano momenti onirici e fantastici.

dai 4 anni | marionette da tavolo in baracca | durata 50 min

 
Compagnia Burambò
Fondata a Foggia nel 1996 da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, due artisti che dopo una lunga esperienza di teatro per ragazzi si sono specializzati nel teatro di figura. Il gruppo inizia a utilizzare burattini in baracca tradizionale, approfondendo sempre più la sua ricerca di materiali e tecniche sperimentali: dall’uso della cartapesta fino alla costruzione di marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di varie dimensioni, tali da affiancare l’attore sulla scena e con lui interagire. Un percorso di crescita tecnica e artistica che è stato accompagnato da incontri con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore Cristian Pepino e altri ancora tra i più riconosciuti del settore. Vince tre Eolo Awards, i premi del teatro ragazzi italiano assegnati dalla rivista Eolo: nel 2012 con “Secondo Pinocchio” come migliore spettacolo di teatro di figura (anche premio Festebà 2012), nel 2014 con “Amore e Psiche” come miglior spettacolo di teatro di narrazione e nel 2017 per la migliore interpretazione al… Topo dello spettacolo “Ahia!” (Teatri di Bari) “a cui Raffaele Scarimboli dà una credibilità assolutamente perfetta, di incantevole resa”.
 

 


 

29 marzo 2020, ore 18 | ANNULLATO
Giallo Mare Minimal Teatro
LA REGINA DELLE NEVI. BATTAGLIA FINALE

liberamente tratto da “La Regina delle Nevi” di H.C. Andersen | di Renzo Boldrini e Michelangelo Campanale | regia, scene, luci, disegni di scena e scelte musicali Michelangelo Campanale | con Alice Bachi | costumi e voce della Nonna Maria Pascale | assistente alla regia Annarita De Michele | registrazioni audio Michelangelo Volpe/Roberto Bonfanti | video Studio Leandro Summo | esecuzione video Ines Cattabriga | direzione tecnica Roberto Bonfanti | lavori scenotecnica Simone Gasparri

“La Regina delle nevi” ha come protagoniste la Regina, che strega gli umani togliendo loro memoria e sentimenti, e Gerda, una bambina che affronta mille peripezie per liberare il suo amico Kay, prigioniero della sovrana. In questo sfondo s’innesta la storia di Margherita, una ragazza che da bambina, con il suo amico Giacomo, ascoltava la favola della Regina dalla voce della nonna. Grazie ad un sogno, ormai grande, torna nella casa della nonna dove affronta e supera le sue paure e, sconfiggendo la Regina delle Nevi, diventa finalmente davvero “grande”. Dal punto di vista scenico Margherita compie un grande viaggio pur restando all’interno di una stanza che, grazie agli artifici scenotecnici ed illuminotecnici e le proiezioni di immagini in 3D, si trasforma concretamente, poeticamente, in differenti scenari: steppa sconfinata, notti misteriose, serre fiorite ed infine nel campo di battaglia per lo scontro finale fra Margherita e la Regina delle Nevi. Lo spettacolo moltiplica i piani narrativi e simbolici ed offre allo spettatore una prospettiva inusuale, poetica del tempo.

dai 5 anni | teatro d’attore e immagini | durata 55 min

 
Michelangelo Campanale
Artigiano, regista, light-designer, direttore artistico, tecnico di scena e della fotografia, scenografo, formatore e insegnante. Dopo la maturità all’Istituto statale d’arte applicata, consegue con il massimo dei voti. il diploma all’Accademia di Belle Arti (sezione scenografia) di Bari. Dedica particolare attenzione al teatro per le nuove generazioni, consapevole che non esistono confini netti tra i generi e meno tra i “pubblici possibili”. Un’innata curiosità e la continua e minuziosa ricerca di “contaminazione dei generi” hanno portato a spettacoli nei quali confluiscono molteplici e diversi linguaggi. Innumerevoli le sue collaborazioni in Italia e all’estero. È regista de La luna nel letto, compagnia da lui fondata nel 2002, e direttore artistico del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia.
 
Giallo Mare Minimal Teatro
Fin dalla sua costituzione nel 1983 ha realizzato un costante percorso di ricerca artistica mirata a molteplici destinatari con attenzione agli spettatori più giovani. Le creazioni sperimentano pratiche drammaturgiche e di ricerca rispetto ai linguaggi della scena. Il laboratorio produttivo conta sul lavoro del nucleo artistico storico e di qualificati operatori di differente generazione e formazione artistica. Fondata e diretta da Renzo Boldrini e Vania Pucci, la Compagnia è riuscita ad ottenere uno spazio di attenzione di critica e di pubblico per ciò che attiene alla ricerca di modelli drammaturgici e soluzioni sceniche che esplorano un potenziamento espressivo del corpo dell’attore facendolo interagire con alfabeti e tecnologie riproduttive del suono e dell’immagine. Una modalità compositiva che indaga la lingua multicodice del teatro innestando, reinventando scenicamente, gli strumenti e le mutazioni linguistiche che rivoluzionano costantemente il nostro vivere quotidiano. Gestisce e dirige teatri e spazi polivalenti toscani (Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno, Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Minimal Teatro di Empoli, Sala didattica del Museo Leonardiano di Vinci).
 

 

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favole&TAmburi 2019_20

abbonamento 50 euro (10 spettacoli)
biglietto 6 euro
famiglie al TaTÀ: biglietti a 5 euro per nuclei familiari composti da almeno quattro persone (*)
 
(*) La promozione è riservata ad uno stesso nucleo familiare.
Pertanto, al fine di evitare disguidi, al momento della prenotazione e/o dell’acquisto,
occorre specificare che si tratta di nucleo familiare avente diritto alla riduzione.

info e prenotazioni 099.4725780 – 366.3473430

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Il cartellone favole&TAmburi – dodicesima stagione – è realizzato con il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.

 


 

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  Crest News | redazione web