L’«urgenza vitale» di cento ragazzi in scena con gli «Uccelli» della Bottega degli Apocrifi
Il 12 e 13 ottobre all’auditorium Tatà per le attività della compagnia Crest
Arriva a Taranto il fortunato progetto di comunità ispirato ad Aristofane
Tra le commedie del teatro greco più rappresentate in assoluto, «Uccelli» di Aristofane si propone ancora oggi, a quasi duemilacinquecento anni di distanza, come un’allegoria del potere repressivo e l’utopistica ricerca di un mondo puro da parte degli uomini. Un titolo perfetto per realizzare un progetto teatrale di comunità, come sta facendo in questi giorni a Taranto la Bottega degli Apocrifi, che sabato 12 ottobre (ore 20.30) e domenica 13 ottobre (ore 17.30), all’auditorium TaTà, porta in scena «Uccelli» al termine di un laboratorio gratuito organizzato dalla compagnia Crest nel quale, con gli attori e i musicisti professionisti della Bottega degli Apocrifi, sono stati coinvolti 100 giovani, tra bambini e adolescenti, per la realizzazione di una rappresentazione collettiva di grande impatto visivo ed emotivo.
Un’esperienza di «teatro diffuso» e partecipativo che dal 2019 ad oggi ha attraversato l’Italia e travalicato le Alpi e che ora arriva a Taranto per coinvolgere direttamente gli abitanti del territorio. Con l’allestimento di «Uccelli», commedia risalente al 414 a. C., Stefania Marrone e Cosimo Severo della Bottega degli Apocrifi presentano, infatti, un’idea di teatro come «esercizio collettivo di libertà», sviluppato a Taranto nell’ambito dell’iniziativa del Crest «Un teatro sotto le ciminiere», parte delle sei azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse dal dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese, il Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo della Regione Puglia.
«L’urgenza vitale di 100 bambini e adolescenti è più forte di qualsiasi logica di mercato», spiegano Marrone e Severo, indicando le ragioni del successo di questo progetto che racconta l’oggi attraverso il passato rendendo ogni spettacolo irripetibile, perché fatto con ragazzi diversi in ogni città. I giovani coinvolti danno ogni volta forma al coro degli uccelli e al coro dei nati liberi dopo un’esperienza immersiva di una settimana, che dai ragazzi risale alle loro famiglie e al contesto di riferimento, rendendo un prodotto artistico spettacolare un progetto inedito di avvicinamento e formazione del pubblico.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2019 a Manfredonia, città dove ha sede la Bottega degli Apocrifi, che si è subito meritata la segnalazione dal magazine di settore Pac (Paneacqua e cultura) al Premio Rete Critica, sempre nel 2019, anno in cui «Uccelli» è stato riallestito a Saragozza, al Teatro de la Estacion, permettendo alla compagnia di esportare non solo un prodotto artistico, ma un processo creativo, attivando oltreconfine il concetto di «teatro diffuso», una pratica di laboratorio teatrale e musicale che la compagnia Bottega degli Apocrifi ha sperimentato per la prima volta nel 2013.
Dopo l’esperienza all’estero, «Uccelli» ha attraversato l’Italia, creando nuove giovani comunità teatrali che, quando è possibile, raggiungono le città dove lo spettacolo fa tappa, per unirsi ai cori degli adolescenti del luogo. Così un gruppo di ragazzi da Manfredonia è volato in Spagna, così da Corato un gruppo ha raggiunto Manfredonia, per poi darsi appuntamento a Napoli e a Matera, per una migrazione naturale e collettiva verso la bellezza che adesso si trasferisce a Taranto, dove la doppia rappresentazione viene accompagnata da una grande attesa.
L’ingresso è libero con prenotazione al numero 333.2694897.
addetto stampa
Francesco Mazzotta
328.6296956
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