«Taras Teatro Festival», apertura con Peter Stein

da Giovedì 26 settembre nell'auditorium TaTÀ

Teatro antico a Taranto

Gigante del teatro contemporaneo, Peter Stein è anche noto per essersi dedicato alle tragedie dell’antichità classica. Memorabile la trilogia dell’Orestea rappresentata dal tramonto all’alba ad Ostia antica. E il 26 settembre sarà proprio il regista tedesco protagonista dell’appuntamento inaugurale del Taras Teatro Festival, manifestazione alla seconda edizione che l’attore Massimo Cimaglia, specialista di teatro antico, ha creato per la «sua» Taranto, dove tornerà a crearsi un rapporto osmotico con il Convegno Internazionale di Studi sulla Magna Grecia, in svolgimento negli stessi giorni. Promosso da Terra Magica col sostegno dell’amministrazione comunale, il festival sarà preceduto dal 23 settembre da un corso di alta formazione teatrale e sino al 29 settembre ospiterà nell’auditorium TaTà, in collaborazione con la compagnia Crest, alcuni nomi illustri del teatro classico.

Elena Arvigo è attesa il 27 settembre con il monologo lirico «Elena» con cui il poeta greco Ghiannis Ritsos ribaltò l’immagine della donna icona dell’eterno femminino, mentre il 28 settembre Elisabetta Pozzi, signora del teatro italiano, porterà in scena «Cassandra o dell’inganno» sulla storia dell’inascoltata veggente. Ci sarà anche Maddalena Crippa, altra specialista di rappresentazioni classiche: il 26 settembre l’attrice impreziosirà la conferenza del marito Peter Stein con una serie di inseriti da «Medea». Sarà un’introduzione alla tragedia di Euripide della quale sarà protagonista Valeria Cimaglia il 29 settembre.

Inoltre, dal 27 al 29 settembre il festival comprende altri tre incontri: uno dedicato all’«Atleta di Taranto» e altri grandi sportivi dell’antichità con l’archeologo Francesco D’Andria e il giornalista Giuseppe Mazzarino, un altro sulla pubblicazione «Gli Spartani» di Barbara Gizzi con cui Scorpione Editrice avvia una collana sul teatro antico e l’ultimo dedicato a Eleonora Duse e la scena delle donne con lo scrittore Pierfranco Bruni e l’esperta di società antica Eva Cantarella, invitata a presentare il suo libro «Contro Antigone, o dell’egoismo sociale» edito da Einaudi (29 settembre).

Info 333.2694897.

addetto stampa
Francesco Mazzotta
328.6296956

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Il «Pinocchio» di Burambò un burattino allo specchio

Mercoledì 4 settembre si chiude a Taranto la rassegna del Crest «In CORTILE al TaTÀ»

Nell’arena del TaTÀ di Taranto con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli

Si chiude la rassegna estiva «In CORTILE al TaTÀ», otto spettacoli «tout public» programmati dal teatro Crest di Taranto nella ristrutturata arena nella sede della compagnia, in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi. L’appuntamento è per mercoledì 4 settembre (ore 19) con «Secondo Pinocchio», spettacolo scritto, diretto e interpretato da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli della celebrata compagnia dauna Burambò

Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle, il burattinaio lo libera ricordandogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata. Questo permetterà al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori.

Pinocchio decide, infatti, di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, usando come controfigura una marionetta di legno, che nascerà in una delle prime scene, quando il falegname Geppetto creerà il suo straordinario figliuolo, già dispettoso e pieno di vita. Per andare incontro al babbo, Pinocchio affronterà il mare in tempesta scampando alle fauci del pescecane, per poi approdare naufrago sull’isola delle api industriose, dove incontrerà il suo doppio, con il quale parlerà in segreto, come davanti ad uno specchio.

Presto, gli affanni di Geppetto diventeranno simili a quelli dei due animatori che si ritrovano a inseguire il monello di legno per fargli mille raccomandazioni, puntualmente trasgredite. Ma ci sono anche altri personaggi interpretati dai due animatori, il gatto e la volpe, il guidatore del carro e la fatina che prepara la medicina, creature con le quali, in questa particolare versione, si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale, utilizzando una serie di espedienti teatrali attraverso i quali le emozioni e i sentimenti della bella storia narrata da Collodi verranno attraversati col fine di farne affiorare non solo gli aspetti realistici, quelli maggiormente capaci di commuovere, ma anche i risvolti più paradossali, che di volta in volta susciteranno negli spettatori un’inevitabile ilarità. Ma per sapere come Pinocchio diventerà un bambino in carne ed ossa, bisogna vederlo questo spettacolo pieno di sorprese, dall’inizio alla fine.

«In CORTILE al TaTÀ» è parte del progetto «Un teatro sotto le ciminiere» avviato dal Crest nell’ambito delle azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo – P.A.C.T.

Biglietti 3 euro. Info e prenotazione al numero 333.2694897 (anche tramite WhatsApp).

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Francesco Mazzotta
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OPEN CALL

La compagnia C.R.E.S.T. apre un’audizione, per il ruolo di Hansel nello spettacolo “La storia di Hansel e Gretel” con la regia di Michelangelo Campanale, rivolta a giovani attori pugliesi.

 

Quando: Sabato 14 settembre, dalle ore 10,30 alle 17,30

Dove: Taranto, Teatro TaTÀ, in via Grazia Deledda s.n.c.

 

Desideri candidarti? Invia una mail allegando un curriculum breve all’indirizzo: carlamolinari@teatrocrest.it.

 

Ai fini della selezione, sarà richiesto conoscere la fiaba e preparare un breve testo che sarà fornito in risposta alla mail di candidatura.

 

Deadline candidature: ore 17.00 di venerdì 13 settembre.

Per informazioni: 333 2694897

 

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Circo Pacco, funambolismi e clownerie «fuori schema»

Venerdì 30 agosto con «100% Paccottiglia» nell’arena del TaTà di Taranto

Riprende la rassegna del Crest per famiglie «In CORTILE al TaTÀ» dedicata alla fantasia

Dopo una lunga pausa riprende la rassegna «In CORTILE al TaTÀ», otto spettacoli «tout public» programmati dal teatro Crest di Taranto nella ristrutturata arena estiva nella sede della compagnia, in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi. L’appuntamento è per venerdì 30 agosto (ore 19) con il «100% paccottiglia» di Circo Pacco, vale a dire Alessandro Galletti e Francesco Garuti, che fanno rivivere il mondo del circo in chiave parodistica nei panni di due eccentrici figuri e autentici cialtroni, che tutti conoscono come Frank Duro e Gustavo Leumann.

Rifiutati dal «nouveau cirque» e radiati dal circo classico, ai due giovani artisti, un diploma in tasca alla Performing Art University di Torino, all’Atelier di Teatro Fisico di Philip Radice, non restava che creare il proprio circo. Il Circo Pacco, per l’appunto, all’interno del quale, nel tentativo di allestire il proprio spettacolo, Galletti e Garuti cercano di guadagnarsi la scena e accattivarsi il pubblico. E per farlo, a costo di prevaricare l’uno sull’altro, si sfidano a colpi di numeri al limite della cialtroneria, tra piogge di pop-corn, magia comica, sequenze di giocoleria e una bizzarra acrobatica, mentre ogni tentativo di stupire il pubblico si rivela un fallimento.

La visual comedy, il non verbale e il teatro fisico, tipici dell’approccio lecoquiano, caratterizzano il linguaggio espressivo della compagnia Circo Pacco, che fa rivivere le figure clownesche archetipiche del Bianco e dell’Augusto con giochi e conflitti conditi da magia comica, slap-stick, improvvisazione, giocoleria e singolari funambolismi, essenza stessa di «100% Paccottiglia», con il quale Alessandro Galletti e Francesco Garuti hanno girato le maggiori piazze italiane, i festival internazionali di teatro di strada e partecipato al progetto Zelig Street.

La rassegna si chiuderà mercoledì 4 settembre (ore 19) con lo spettacolo di burattini, pupazzi e attori della compagnia Burambò di Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che con «Secondo Pinocchio» presentano un’originale trasposizione della fiaba di Collodi svelando, nel finale a sorpresa, come avviene la trasformazione in un bambino in carne ed ossa del celebre burattino.

«In CORTILE al TaTÀ» è parte del progetto «Un teatro sotto le ciminiere» avviato dal Crest nell’ambito delle azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo – P.A.C.T.

Biglietti 3 euro. Info e prenotazione al numero 333.2694897 (anche tramite WhatsApp).

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