Cinema di periferia

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laboratorio di recitazione cinematografica
condotto da Andrea Simonetti

Il mondo del cinema, i movimenti di macchina, il set, gli attori, tutti questi elementi hanno sempre reso questo ambiente affascinante e affabulatorio. Con questo laboratorio si “riveleranno” tutti i trucchi e i segreti di questo microcosmo attraente, rendendo gli allievi consapevoli e pronti a “vivere il set”. Non solo, ma l’obiettivo sarà quello di creare un continuum logico, artistico e tecnico con i laboratori precedentemente svolti, ponendo al centro di questo specifico lavoro, le differenze di “tecnica recitativa” fra attori di teatro e attori di cinema. Perché si tende a fare, in Italia, sempre questa distinzione? Quali sono le differenze sostanziali? Perché un attore che fa cinema non può fare teatro o viceversa? A queste e altre domande cercheremo di rispondere durante gli incontri. Il laboratorio sarà finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio, ideato e scritto dal docente insieme agli allievi. Si prenderà spunto dal cinema moderno e da quello muto, con un occhio rivolto anche al lavoro delle maestranze, a tutto quello che c’è dietro la macchina da presa, ma si cercherà anche di “rubare” qualcosa dal teatro per poi renderla cinematografica.
Il percorso prevederà esercizi mirati davanti alla macchina da presa (primi piani, piani d’ascolto, recitazione muta e dialoghi), volti a rendere gli allievi consapevoli dello strumento “telecamera” senza però sentirne l’ingombrante presenza che spesso rende rigidi e innaturali. Anche in questo caso, ambienti interni a parte, il set principale sarà costituito dal quartiere.

Sede: teatro TaTÀ
Durata: 50 ore
Periodo: febbraio/maggio 2013 – due incontri settimanali
Adesioni: il laboratorio è rivolto a ragazzi appartenenti a fasce d’età differenti che abbiano avuto esperienze precedenti (anche piccole) in campo teatrale.
Costo: 90 euro, comprensivo di quota iscrizione, da pagarsi anche in tre quote  di 30 euro ciascuna.