Appuntamenti con il mito… la dea in trono
Il sorriso della dea. Domenica 24 novembre, dalle ore 11 alle 12.30 al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, in via Cavour 10, percorso tematico e narrazione su Persefone a cura di Giovanni Guarino, per la rassegna “Appuntamenti con il mito”, inserita nel palinsesto della mostra “Mitomania. Storie ritrovate di uomini ed eroi”, nell’ambito del progetto “Heroes” del Crest. Accesso con l’acquisto del biglietto del museo. A causa del numero limitato di posti (max 50 spettatori), per partecipare alla visita teatralizzata, è necessaria la prenotazione a 099.4538639 o prenotazioni@novaapulia.it
Un viaggio alla scoperta del mito di Persefone, figlia di Zeus e Demetra, che Ade, il terribile dio delle tenebre, rapì per farne la propria sposa, e quello di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, regina dei cuori, di quelli degli dei e, non di meno, di quelli degli uomini. Le vicende mitologiche delle due dee si intrecciano alla storia della famosa statua raffigurante una divinità femminile seduta in trono (si tratta di Persefone, dea degli inferi?, o piuttosto di Afrodite, signora del talamo e dea della fecondità?, come hanno dimostrato analisi recenti), un capolavoro assoluto della scultura magnogreca del V secolo a.C., conteso da Taranto e Locri, trafugato dall’Italia e acquistato in Svizzera sul mercato antiquario dalla Germania nel 1914. Nella hall del secondo piano del MArTA, area aperta al pubblico lo scorso 29 luglio 2016, è esposta una copia ottenuta attraverso tecnologie laser scanner e successiva realizzazione plastica della scultura, il cui originale è oggi vanto dell’Altes Museum di Berlino, dopo essere stato a lungo custodito al celebre Pergamonmuseum, fiore all’occhiello della cosiddetta Museumsinsel, l’isola dei musei della capitale tedesca.
Persefone, divinità degli antichi Greci, già nota nei poemi omerici come la dea dell’Ade. Laggiù, nell’oltretomba, essa regna sui morti insieme col suo consorte, il terribile Plutone, infesto alla vita e alle sue gioie, odioso agli dei e agli uomini; anch’essa funerea e spaventosa nel volto e nell’aspetto (immaginato spesso come quello stesso di Medusa), nemica di ogni gioia, minacciosa persino nel nome, annunziante morte e distruzione. Ma, se questo è – come sembra – l’aspetto e il significato originario di Persefone, quasi altrettanto antica e diffusa del pari nel mito e nel culto è un’altra concezione della dea: Persefone è la figlia di Demetra, e la dea madre e la dea figlia costituiscono, nel mito e nel culto, una coppia indivisibile, che si usava designare, con una denominazione comune, come “le due Dee”; e, in questo suo particolare aspetto di “dea figlia di Demetra”, Persefone veniva di preferenza chiamata Kore, cioè “la figlia”. [Fonte: Giulio Giannelli – Goffredo Bendinelli- – Enciclopedia Italiana, 1935)
La rassegna “Appuntamenti con il mito” è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 del Crest, in ATS con l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” di Ruvo di Puglia (BA), in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.
crediti fotografici Armando Fonseca