In scena «Quando gli dèi erano tanti». Marco Baliani celebra Roberto Calasso
Domenica 19 ottobre a Taranto per la chiusura del Taras Teatro Festival
Con uno spettacolo di narrazione molto evocativo, il mito incontra il presente
È dedicato alle scritture di Roberto Calasso, tra i più grandi editori italiani e tra i protagonisti della nascita di Adelphi, lo spettacolo «Quando gli dèi erano tanti» scritto e interpretato da Marco Baliani, il mattatore di Kohlhaas e tra le figure di punta del teatro di narrazione. Baliani è atteso domenica 19 ottobre (ore 19), all’auditorium TaTÀ di Taranto, per l’appuntamento di chiusura della terza edizione del «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee» diretto da Massimo Cimaglia, che sotto il titolo «L’ombra della guerra» ha voluto rileggere i conflitti di oggi dentro le radici del teatro e i miti del passato.
Oltre ad essere stato l’editore che pubblicò per la prima volta in Italia Borges, Simenon, Roth e molti altri scrittori, Calasso fu anche saggista, traduttore e scrittore fecondo. E proprio intorno ai suoi scritti è stato pensato questo spettacolo diretto da Maria Maglietta e prodotto da Casa degli Algieri. In particolare, la drammaturgia prende spunto da «Le nozze di Cadmo e Armonia», libro appartenente al genere della mitografia in cui si racconta l’ultima occasione in cui gli dèi dell’Olimpo si sedettero a tavola con gli uomini. Ma poi lo spettacolo spazia dalla Bibbia a Kafka, passando il cinema, la filosofia e i miti dell’antica Grecia.
«Come Ismaele nell’incipit del “Moby Dick” di Melville, quando l’orizzonte si incupisce e la percezione del mondo mi si offusca, è tempo di salpare, di uscire dalla gabbia dei giorni per aprirsi verso l’ignoto. E se il mare oceano non è lì a portata di corpo, le pagine di Roberto Calasso mi fanno viaggiare lo stesso, salpando in altri lidi», dice Baliani, che si è fatto ispirare dal desiderio di intrecciare le narrazioni mitiche affiorate nel tempo sulla superficie del suo mare, per diventare delle isole sulle quali è sempre possibile tornare, abbeverarsi e nutrirsi.
Ma l’oralità del narrare di Baliani non si esaurisce nell’offrire la visione, o meglio, l’ascolto di quei territori numinosi e misteriosi. «Ognuno di quei miti – spiega l’artista – racchiude altre strade, un susseguirsi di rimandi, di crocicchio in crocicchio, verso altre mappe immaginative, mappe che si possono percorrere. E ognuna di quelle strade illumina anche esperienze del mio vivere, i crocicchi della mia esistenza, quelle “linee d’ombra” che segnano i passaggi generazionali».
Così il racconto apre a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, ad incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere.
Grotte, boschi, mari, scogli: la natura tutta parla con le voci potenti degli dèi che l’hanno abitata, e che sono ancora lì, nascosti alla nostra vista assetata solo di merci e votata al consumo della natura stessa. Sono ancora lì anche quando ai boschi si sostituisce l’intrico di una metropoli, o di strade brulicanti di esistenze in corsa. Anche lì, a saperle ascoltare, ci sono voci antiche che ci parlano. E sono ancora lì a ricordarci del tempo in cui lo stormire delle foglie aveva una voce, un ascolto e una necessità. E «Quando gli dèi erano tanti» si propone di ritrovare proprio quell’ascolto.
Il Taras Teatro Festival è realizzato con l’organizzazione di Terra Magica Arte e Cultura e la collaborazione della compagnia Crest, il contributo di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e Puglia Culture, il prezioso sostegno di Itsmobilità academy, TP Italia, Fondazione Taranto 25, Banca Patrimoni Sella e Erredi Consulenze assicurative e i patrocini di Inda, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Università di Bari, Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA, Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, Marina Militare Italiana e Istituto e per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.
Biglietti per l’Auditorium TaTÀ: 10 euro (5 euro studenti)
I biglietti sono acquistabili su vivaticket.com o all’Auditorium TaTÀ
Info 333.2694897
addetto stampa
Francesco Mazzotta
328.6296956
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