Nonno Didino, un vecchio baule e la sicurezza sui luoghi di lavoro

Il passato torna (utile) sempre. Venerdì 2 giugno, dalle ore 11 alle 13 nel piazzale antistante la Chiesa Santi Angeli Custodi, al quartiere Tamburi di Taranto, il Crest propone la narrazione teatrale “Il baule di nonno Didino” di e con Giovanni Guarino, all’interno della piccola rassegna “Lavoratori Protagonisti” della Cgil Taranto, riprogrammata sul territorio dopo le condizioni meteo avverse dello scorso primo maggio, in cui era inizialmente prevista. Partecipazione libera.

La storia racconta del rapporto tra un nonno e un nipote il quale incontra grosse difficoltà per una ricerca scolastica sulla sicurezza nei luoghi del lavoro. Tutto può pensare il giovane Didino tranne che suo nonno possa aiutarlo e invece, sorpresa delle sorprese, deve ricredersi. L’anziano Didino, prima di fare il fruttivendolo, era stato operaio in una fabbrica in Francia e al suo ritorno a Taranto portò con sè il suo vecchio baule pieno delle attrezzature per la sicurezza sul lavoro. E proprio attraverso la presentazione di questi oggetti (scarpe antinfortunistiche, un casco, un otoprotettore, maschere antipolvere, …) nonno Didino parlerà al nipote del rischio e dell’importanza della prevenzione sui luoghi di lavoro e nella vita in generale…
Dopo la narrazione, la storia sarà riadattata dai ragazzi attraverso un micro laboratorio teatrale.

 
 

nota bio

Giovanni Guarino. Attore e operatore culturale, responsabile progetti educativi e attività animazione territoriale del Crest, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile. Per le attività culturali e sociali, lo scorso 9 maggio riceve il Cataldus d’argento 2023, riconoscimento conferitogli da comitato festeggiamenti San Cataldo e Camera di Commercio di Taranto.

ph_Carmine La Fratta

 
 

 
 
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